Pattinaggio Artistico

Pattinaggio artistico: dalla naturalizzata Joos alle novità della danza. I giovani azzurri da seguire agli Europei

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La squadra italiana di pattinaggio artistico che parteciperà ai prossimi Campionati Europei 2024, in programma a Kaunas dall’8 al 14 gennaio, sarà una delle più competitive della storia recente. A scendere sul ghiaccio lituano sarà infatti un team molto variegato, dove l’esperienza dei più esperti è contro bilanciato da altri profili vicini al debutto o con poche gare di prima fascia alle spalle.

La curiosità più grande è rivolta verso Sarina Joos, pattinatrice svizzera da quest’anno naturalizzata italiana che in pochi mesi si è presa la leadership del movimento nostrano femminile, comportandosi molto bene in tutte le competizioni a cui ha partecipato, Assoluti di Pinerolo compresi. Sognare un piazzamento sul podio è proibitivo, ma l’allieva seguita da Lorenzo Magri ha già dimostrato di avere i 180 punti nelle mani, score che in ambito continentale ti può permettere di raggiungere un piazzamento nelle prime sei posizioni e che, se combinato a una buona prestazione anche di Lara Naki Gutmann, potrebbe davvero fare uscire dal tunnel una specialità per troppi anni in ombra.

Altro spunto d’interesse sarà la prova della danza, non tanto per Victoria Manni-Carlo Roethisberger –  due pattinatori che si sono già ben distinti e che al momento si trovano nel pieno della “gavetta” con l’obiettivo di scalare lentamente le gerarchie – bensì per Leia Dozzi-Pietro Papetti, terza coppia in lizza che si ritroverà a debuttare ufficialmente in un Campionato Continentale.

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Si tratta di due atleti estremamente interessanti che, da parte loro, possono vantare una formazione d’eccellenza, in quanto in forza alla famigerata Accademia di Montréal, scuola che negli ultimi anni ha regalato team eccezionali come Tessa Virtue-Scott Moir, Gabriella Papadakis-Guillaume Cizerone, Madison Hubbell-Zachary Donohue, Madison Chock-Evan Bates e tanti altri. Seguiti non a caso da Scott Moir, Adrian Diaz, Madison Hubbell, gli azzurri in primis dovranno pensare di passare il taglio, per poi gettare le fondamenta di un percorso che, dato i presupposti, poterebbe davvero portare nuove soddisfazioni al nostro Paese.

Non sono dei debuttanti ma sono comunque molto giovani infine Gabriele Frangipani e Nikolaj Memola, due pattinatori che porteranno in gara due caratteristiche diverse ma essenziali. Il primo ha fatto parlare di sé per potenza, follia, e per aver raggiunto una buona stabilità dal punto di vista realizzativo. Il secondo ha già incantato in ambito Junior sfoderando tanta eleganza e pregevole qualità tecnica, malgrado un’altezza elevata (194 cm) che nel pattinaggio è tutto fuorché d’aiuto.

Foto: IPA Agency/ Igor Kral PIXSELL

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