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Perché Arnaldi-Safiullin è uno scontro diretto importante per la classifica ATP

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Obiettivo top-40 per Matteo Arnaldi? Complicato. Il ligure domani sarà di scena a Brisbane (Australia), dove affronterà nei quarti di finale il russo Roman Safiullin (n.36 del ranking ATP). Una sfida difficile perché quest’ultimo sembra essere in una delle settimane “buone”, come si suol dire. Le condizioni rapide del campo, infatti, paiono piacere al russo, capace di battere nel proprio percorso Ben Shelton e in rimonta Alexei Popyrin.

Due successi non banali contro due tennisti dalle caratteristiche particolarmente simili, ovvero due big server. Arnaldi, in tutto questo, si è imposto al termine di due lunghe “battaglie” contro l’ungherese Marton Fucsovics e lo slovacco Lukas Klein. Non brillantissimo l’allievo di Alessandro Petrone, ma di sicuro determinato a centrare il successo.

La sfida contro Safiullin assume tutti i crismi dello scontro diretto. Perché? Il russo, come detto, è n.36, mentre Arnaldi stando all’ultimo aggiornamento è n.41 ATP. Di conseguenza, se dovesse piegare il suo avversario e qualificarsi per le semifinali, sarebbe n.37 virtuale, proprio alle spalle del citato Safiullin. Qualora l’avventura nel torneo australiano proseguisse, allora vi potrebbero essere chance per superarlo nella classifica mondiale.

Se invece ci dovesse essere una sconfitta dell’italiano, altri giocatori potrebbero impedire l’ascesa in top-4o di Matteo, ovvero l’australiano Jordan Thompson (qualificato ai quarti di finale a Brisbane), Sebastian Ofner e Roberto Bautista Agut (qualificati entrambi per i quarti di finale a Hong Kong, dove si incroceranno).

Foto: LaPresse

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