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Quando gioca Sinner con Khachanov agli Australian Open: data sicura, le ipotesi tra notte e mattina
Jannik Sinner affronterà Karen Khachanov agli ottavi di finale degli Australian Open 2024. L’appuntamento è per domenica 21 gennaio, ma l’orario verrà comunicato soltanto il giorno precedente l’evento. La data del confronto sul cemento di Melbourne è dunque sicura, ma gli organizzatori del primo Slam della stagione devono ancora decidere in che sessione collocare la sfida tra il tennista italiano (numero 4 al mondo) e il giocatore russo (numero 15 del ranking ATP).
Ricordiamo che Jannik Sinner ha disputato i primi tre turni alle ore 12.00 locali (le ore 02.00 italiane), giocando il primo incontro di giornata tra Rod Lover Arena (contro l’olandese Botic van de Zandschulp) e Margaret Court Arena (contro l’olandese Peter de Jong e l’argentino Sebastian Baez). L’azzurro potrebbe ancora giocare di notte, magari come seconda sfida a partire dalle ore 02.00 dopo il confronto tra il greco Stefanos Tsitsipas e lo statunitense Taylor Fritz.
La sessione serale (quella che inizia alle ore 09.00 italiane, ovvero le 19.00 locali) potrebbe infatti essere riservata al serbo Novak Djokovic (il numero 1 al mondo deve ancora passare dal terzo turno contro l’argentino Etcheverry) e all’idolo di casa Alex de Minaur (che stamattina sfiderà Flavio Cobolli al terzo turno). Il balcanico gioca sempre di sera agli Australian Open (nella fattispecie dovrebbe incrociare l’americano Ben Shelton, ampiamente favorito contro il francese Mannarino) e l’altro slot sarebbe chiaramente in favore dell’australiano (che affronterebbe o il russo Andrey Rublev o lo statunitense Korda).
Gli scenari potrebbero cambiare per Jannik Sinner nel caso in cui uno tra Djokovic e de Minaur non riesca a raggiungere gli ottavi di finale. In quel caso, infatti, quei match potrebbero essere spostati alla sessione notturna e così l’italiano potrebbe trovare spazio nel turno serale, permettendo così al pubblico del Bel Paese di assistere a un match del proprio beniamino senza dover puntare la sveglia a notte fonda.
Foto: LaPresse