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Sci Alpino
Sci alpino, i precedenti di Federica Brignone a Cortina: pista sempre indigesta
Finalmente la Coppa del Mondo 2023-2024 di sci alpino femminile sbarca in Italia, e lo fa in un tempio del Circo Bianco. È arrivata la settimana di Cortina d’Ampezzo, che quest’anno ospita un trittico interamente dedicato alla velocità: venerdì 26 e sabato 27 gennaio sono in calendario due discese, mentre per l’ultimo giorno di gare nella rinomata località veneta si passerà al superG.
Il feeling e la scintilla d’amore tra Federica Brignone e l’Olympia delle Tofane non è proprio mai nato. La valdostana non è mai riuscita ad entrare in sintonia con la pista, e in questa località ha sempre dannatamente faticato. La vincitrice della Sfera di Cristallo del 2020 non sta vivendo un gennaio straripante, al contrario di un dicembre fantasmagorico, e prova a tornare sulla cresta dell’onda sfatando un tabù storico.
Brignone viene dall’uscita dopo pochissime porte del gigante di Jasna, ha perso il pettorale rosso di leader di specialità e quel, piccolissimo, spiraglio di lottare per la generale si sta riducendo sempre di più. Federica a Cortina poi non è mai riuscita a salire sul podio, vantando come miglior risultato il quarto posto nel superG di due anni fa, ma che è un unicum in mezzo a tante gare non all’altezza della campionessa azzurra. Sappiamo però il carattere da tigre, proprio come disegnato sul suo casco, dell’azzurra: basta un clic per accendersi e tornare quella di un mese fa.
Il debutto della classe 1990 sulle Tofane è avvenuto nell’ormai lontano 2010, con un 43° posto in superG e un’uscita nella prima manche di uno dei rari giganti che si sono disputati a Cortina. Brignone poi non ha mai gareggiato più di tanto all’inizio della sua carriera in questa località, saltando in toto le tappe del 2013 e del 2014, raccogliendo fino al 2016 quale miglior risultato la ventesima posizione, sempre in superG, del 23 gennaio 2011.
L’italiana fa breccia in top-10 a Cortina per la prima volta nel superG di otto anni fa, una gara con podio regale formato dalla statunitense Lindsey Vonn, dalla lussemburghese Tina Weirather e dalla tedesca Vikotria Rebensburg. Brignone ha poi tantissima difficoltà a tornare nelle dieci sulle Tofane, non riuscendoci più fino al 2022, con l’11°e il 12° posto, rispettivamente in superG e discesa del 2022 come “picchi”. Le cose non vanno certo meglio al Mondiale, con l’azzurra che arrivava carica di aspettative. Il sesto posto nel parallelo e il decimo del superG non possono certo soddisfare, con le uscite in gigante, in combinata e in slalom che fanno ancora male.
Si accende una piccola luce nel 2022, quando Brignone sfiora il primo podio in carriera nel superG sull’Olimpia delle Tofane, chiudendo quarta ad appena otto centesimi dal podio e a 24 dalla vittoria. Quella gara di due anni fa fu vinta da Elena Curtoni davanti a Tamara Tippler, con la svizzera Michelle Gisin a completare la top-3. Venendo al passato recentissimo, ossia all’ultima volta che si è corso qui, nel 2023 la valdostana ha navigato a ridosso della top-10, 11ma in superG e 18ma in discesa. Insomma, la cabala non suggerisce buone cose, ma Brignone è una campionessa di primo rango e le basta un attimo per ribaltare tutte le statistiche del mondo.
Foto: LaPresse