Sci Alpino

Sci alpino, Petra Vlhova sfrutta l’inforcata di Shiffrin e vince a Kranjska Gora: scavalcata Brignone in classifica

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Quando il gatto non c’è, i topi ballano. Mikaela Shiffrin esce di scena dopo poche porte nel corso della prima manche e lo slalom di Kranjska Gora (Slovenia), valevole per la Coppa del Mondo di sci alpino femminile 2024, ci regala grandi emozioni. Non arriva, quindi, l’ennesimo monologo della fuoriclasse nativa di Vail. Sulla pista denominata “Podkoren”, invece, il successo è andato a Petra Vlhova, in una gara resa complicata da una neve morbida per colpa delle temperature non rigide.

A questo punto in classifica generale la slovacca si porta in seconda posizione superando Federica Brignone. Al comando rimane Mikaela Shiffrin con 929 punti, con 207 di vantaggio su Petra Vlhova e 232 proprio sulla valdostana.

La 28enne nativa di Liptovský Mikuláš centra la 31ma vittoria in Coppa del Mondo (e il 72° podio) con due manche impeccabili. 51.30 nella prima (era al comando a metà gara) e 56.32 nella seconda, rifilando 72 centesimi alla tedesca Lena Duerr al 13° podio della carriera, mentre è terza la statunitense AJ Hurt a 87, dopo aver risalito ben 13 posizioni nella seconda manche.

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Quarta la svizzera Camille Rast a 1.17 (a sua volta 7 gradini risaliti nella seconda discesa), quinta la statunitense Paula Moltzan a 1.23, mentre è sesta la svedese Sara Hector a 1.38. Settima l’austriaca Katharina Liensberger a 1.53, quindi ottava la francese Chiara Pogneaux a 1.68, dopo aver chiuso al 24° posto la prima manche. Nona l’austriaca Katharina Huber a 1.76, mentre completa la top-10 la svizzera Michelle Gisin a 1.96. Chiude in 13ma posizione Lara Colturi (che corre sotto i colori dell’Albania). Distacco di 2.36 per lei, ma 15 posizioni rimontate nella seconda metà di gara.

E le italiane? Ancora una volta, ci si lecca le ferite quando si parla di slalomNessuna delle nostre portacolori ha raggiunto la seconda manche. Tra inforcate, errori grossolani e prestazioni opache, il bilancio non può che definirsi disastroso. Urge un cambio di marcia tra i rapid gates, ma lo diciamo ormai da tempo…

Foto: LaPresse

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