Atletica

Simonelli: “Entrato nell’atletica mondiale”. Dosso: “Volevo battere Swoboda”. Iapichino: “Rincorsa da riguardare”

Pubblicato

il

Splendido pomeriggio per l’atletica tricolore, che festeggia ben tre record italiano. Zaynab Dosso si è esaltata sui 60 metri, correndo uno strepitoso 7.05 . La velocista emiliana ha chiuso in seconda posizione a Lodz, a un centesimo da Ewa Swoboda che con 7.04 ha siglato la miglior prestazione mondiale stagionale. Nella medesima località polacca è arrivata la stoccata di Lorenzo Simonelli, che ha trionfato sui 60 ostacoli con uno spettacolare 7.50. Pietro Arese ha invece strabiliato sui 1500 metri a Padova, timbrando un valido 3:37.03 e togliendo 26 centesimi al precedendo record di Ossama Meslek datato 2022.

Leonardo Fabbri e Larissa Iapichino hanno vinto le rispettive gare: il pesista si è imposto con un interessante lancio da 21.26 metri a Lodz, la lunghista ha piazzato il sorpasso risolutore all’ultimo assalto a Sabadell (6.62 metri). I due toscani sono ancora lontani dai propri riscontri migliori (rispettivamente 22.34 con l’argento iridato ai Mondiali e 6.97 del record italiano agli Europei in sala), ma i primi passi sono parsi decisamente confortanti. Gli azzurri hanno analizzato le proprie prove attraverso i canali federali.

LORENZO SIMONELLI:Sentivo che potevo arrivare vicino a 7.50. Finalmente questo risultato ufficializza il mio ingresso nell’atletica mondiale. Non penso sia stata una gara perfetta, ero scattato meglio nella prima partenza, quando è stata rilevata una ‘falsa’. Nella seconda, invece, i primi due appoggi sono migliorabili. Ai Mondiali sceglierò gli ostacoli, nessun dubbio: l’anno scorso ho mancato il bronzo per cinque millesimi agli Europei, quest’anno chissà! Ma quell’episodio mi ha fatto capire che potevo ambire alle medaglie internazionali. Il mio amico Paolo Dal Molin ha sempre detto che prima o poi sarei riuscito a togliergli questo record, sono certo che ne sia contento. Oggi è una giornata speciale per coach Giorgio Frinolli: il mio primato e quello di Zaynab sono merito del grandissimo lavoro che sta facendo con noi, ha le capacità per portarci veramente in alto”.

ZAYNAB DOSSO:Peccato perché volevo arrivare davanti alla Swoboda, ma sarà per la prossima, magari al Mondiale di Glasgow. Adesso ho la consapevolezza che non andrò in Scozia soltanto per partecipare. Già l’anno scorso sentivo di avere questi tempi nelle corde ma ho dovuto interrompere il mio percorso a causa dell’infortunio muscolare. Ora so che posso fare ancora meglio, specialmente nelle fasi della partenza. Su coach Giorgio Frinolli, che dire: mi ha fatto crescere come persona prima ancora che come atleta. Lo ringrazio infinitamente”.

PIETRO ARESE:Mi sono sentito davvero bene, in una gara condotta in progressione, per metà da solo, ma sono riuscito a gestirla in controllo fino alla fine. Significa che le premesse sono ottime, se penso che ho chiuso la passata stagione indoor con 3:38.91, ed è il frutto del lavoro svolto con il coach Silvano Danzi anche nelle ultime settimane in raduno a Potchefstroom, in Sudafrica. Adesso guardo avanti: 3000 a Metz nel prossimo weekend, Assoluti ad Ancona e spero di qualificarmi per i Mondiali indoor di Glasgow tramite il ranking anche se la stagione all’aperto sarà ancora più importante. Dopo essere arrivato a 12 centesimi dalla medaglia piazzandomi quarto agli Europei di Monaco, e a 14 dalla finale mondiale, forse mi sono tolto la fama di quello che arriva a un soffio dal risultato…”.

LARISSA IAPICHINO:Sicuramente è un buon punto di partenza. Devo ancora riguardare l’ultima parte della rincorsa, ho un po’ pasticciato con diversi nulli, ma sono contenta di essere tornata a gareggiare e mi preparo alla prossima”.

LEONARDO FABBRI:Bell’inizio, considerato che sono arrivato in Polonia dopo un trasferimento durato 40 ore dal Sudafrica, anche a causa del volo cancellato a Francoforte. Ma le sensazioni in pedana erano buone, vincere fa sempre bene e ora corro a prendere l’altro volo verso la Germania”.

Foto: Grana/FIDAL

Exit mobile version