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Sinner guarda oltre: “Rublev intuiva dove battevo, devo capire perché. Djokovic di sicuro cambierà qualcosa”

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Jannik Sinner

Jannik Sinner ha sconfitto Andrey Rublev in tre set e si è qualificato alle semifinali degli Australian Open 2024. Il tennista italiano ha vinto la quinta partita consecutiva senza concedere set all’avversario di turno e si è così guadagnato il diritto di proseguire la propria avventura sul cemento di Melbourne. Il nostro portacolori si è imposto con il punteggio di 6-4, 7-6(5), 6-3 e ora si lancia verso l’attesissima sfida contro Novak Djokovic.

Jannik Sinner si è soffermato sul dolore agli addominali con cui ha dovuto fare i conti nel secondo set: “Non mi preoccupa, perché poi è andato via. Non so se era questione di respirazione, perché oggi era un po’ più umido visto che era sera. Onestamente non è arrivata una fitta, se fosse arrivata una fitta sarebbe stato più preoccupante. Non sento tanto, sto bene. Fisicamente mi sono sentito bene in campo, mi sono mosso bene. Questa era la prima partita che giocavo di notte, era anche importante in vista della stagione perché normalmente di notte faccio un po’ più fatica. Sono contento della prestazione perché non era per nulla facile“.

Jannik Sinner ha poi analizzato la partita da un punto di vista tecnico: “Al servizio sicuramente meglio (rispetto all’ottavo di finale contro Karen Khachanov, n.d.r.), ieri abbiamo lavorato tecnicamente. Ogni partita ha un po’ i suoi problemi, come può essere a volte il diritto e il rovescio, l’altra volta era il servizio e invece oggi mi ha salvato nei punti più importanti sulle palle break, su 40-40 e 30-30 ho servito molto bene. Lui oggi ha risposto bene, forse capiva dove servivo e devo capire perché lo ho capito“.

Jannik Sinner si è proiettato verso la semifinale contro Novak Djokovic, negli ultimi tre precedenti ne ha vinti due (fase a gironi ATP Finals e semifinale di Coppa Davis) e perso uno (l’atto conclusivo alle ATP Finals): “La partita più importante l’ha vinta lui perché era la finale. Sarà una partita difficile, ma è proprio per queste partite qua che mi alleno. Sono contento di essere qui e sono contento di affrontarlo in un momento finale di uno Slam“.

Qualche dettaglio in più sulla sfida al numero 1 del mondo: “Lui cambierà qualcosa come lo farò anche io, se si giocano tre set non puoi giocare sempre uguale. Devo prepararmi per tante situazioni mentalmente e soprattutto fisicamente. Giocheremo probabilmente di giorno, quindi sarà diverso ma mi piacciono queste sfide. L’unica cosa che posso fare è controllare quello che posso controllare, dare il massimo, giocare punto dopo punto, correre per qualsiasi palla e poi vediamo“.

(dichiarazioni raccolte da Vanni Gibertini)

Foto: Lapresse

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