Tennis

Sinner sfida Djokovic nel suo feudo a Melbourne. Tante incognite e il ricordo della Davis che può incidere

Pubblicato

il

Fin dal momento del sorteggio il mondo del tennis italiano aveva segnato con un circoletto rosso la data di venerdì 26. In quel giorno erano infatti in programma le semifinali degli Australian Open 2024, con la possibilità di una nuova sfida tra Jannik Sinner e Novak Djokovic. L’altoatesino ed il serbo non hanno mancato le attese e tra due giorni ci sarà l’attesissimo scontro, in un match che una valenza davvero speciale per entrambi i giocatori.

Per Sinner si potrebbe aprire la porta della prima finale Slam della carriera, mentre Djokovic vuole assolutamente confermare le gerarchie, che erano state messe un po’ in discussione nel finale della scorsa stagione, soprattutto dopo la straordinaria vittoria del nativo di San Candido nella semifinale di Coppa Davis, quando l’azzurro riuscì nell’impresa di annullare tre match point consecutivi al serbo e di imporsi in un memorabile terzo set.

Sicuramente la semifinale fra tre giorni sarà in un contesto diverso, anche perchè si giocherà al meglio dei cinque set e soprattutto nel “feudo” di Novak Djokovic. Il serbo ha vinto per dieci volte lo Slam australiano e Melbourne è davvero la seconda casa del nativo di Belgrado. Djokovic ha mostrato in questi anni una superiorità davvero schiacciante sul cemento australiano ed anche per questo la sfida per Sinner assume i contorni dell’impresa.

La partita di venerdì, però, ha un sapore speciale per Djokovic, che sicuramente non ha dimenticato la sfida di Coppa Davis, una delle grandi delusioni negli ultimi anni per il campione serbo. Nole ha sicuramente il desiderio di ribadire chi è il più forte e di dimostrare ancora una volta che non è assolutamente arrivato il tempo del tanto atteso passaggio di consegne con la nuova generazione.

Dall’altra parte c’è ovviamente un Sinner che si prepara ad un match che può anche segnare ulteriormente la carriera dell’altoatesino. A 22 anni sicuramente le occasioni non mancheranno in futuro, ma questa è una partita che può ribadire nuovamente che Jannik ha raggiunto la dimensione del campionissimo. Appuntamento tra settantadue ore per un match che può davvero cambiare la storia del mondo attuale del tennis.

FOTO: LaPresse

Exit mobile version