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Tennis
SINNER SPODESTA IL RE! Capolavoro indelebile agli Australian Open: l’azzurro domina Djokovic e vola in finale!
La missione “impossibile” è stata compiuta. Jannik Sinner ha vestito i panni di Ethan Hunt nella notte italiana ed è riuscito in qualcosa che sembrava irrealizzabile: battere Novak Djokovic (n.1 del mondo) in semifinale degli Australian Open 2024. Il serbo, 10 volte vincitore di questo torneo, si è dovuto inchinare alla classe del tennista italiano che si è imposto con il punteggio di 6-1 6-2 6-7 (6) 6-3 in 3 ore e 22 minuti.
Jannik ha giocato un match straordinario, costruendosi una palla match anche nel tie-break, dove il campione serbo ha avuto un sussulto. Bravissimo però l’altoatesino a non lasciarsi condizionare da quanto accaduto e continuare a spingere senza soluzioni di continuità. Nole ha dovuto alzare bandiera bianca. Sinner, dunque, per la prima volta si giocherà la Finale di uno Slam e lo farà a Melbourne contro il vincente del match tra il russo Daniil Medvedev ed il tedesco Alexander Zverev.
Nel primo set c’è solo un giocatore in campo. Il nostro portacolori trova una profondità incredibile con i suoi colpi da fondo e Djokovic viene letteralmente investito, sbagliando come conseguenza tantissimo. In questo modo si giustifica un 6-1 netto, quasi da non credere.
Nel secondo set la musica non cambia. Jannik fa una differenza imbarazzante lungo la diagonale di dritto e Djokovic fatica tantissimo a trovare il campo. Da fondo è un’egemonia dell’italiano che strappa il servizio al suo avversario nel terzo e settimo game con irrisoria facilità, facendo calare il sipario sul 6-2.
Nel terzo set Sinner si costruisce una chance break in apertura, ma Nole tiene botta da campione. Entrambi sono strepitosi nei turni alla battuta, con l’eccezione del decimo game dove l’azzurro va sullo 0-30 in risposta e non piazza il colpo che gli poteva dare un break. Si va al tie-break ed entrambi sono più convincenti in risposta. Il tennista tricolore si trova nelle condizioni di poter chiudere, ma nel match-point il dritto lo tradisce e finisce in rete. Il serbo ha uno scatto d’orgoglio e sull’8-6 chiude.
Nel quarto set ci si aspetta un Djokovic on fire e invece è sempre Sinner a fare gioco, prima non sfruttando tre palle break nel secondo game e poi concretizzando con grandi accelerazioni nel quarto (nonostante fosse sotto 40-0). Il n.1 del mondo tenta di rientrare immediatamente, ma al servizio l’italiano non trema e con un dritto fulminante chiude sul 6-3.
Leggendo le statistiche da sottolineare i 9 ace messi a segno da Jannik, con l’83% dei punti vinti con la prima di servizio e il 63% con la seconda. Nel rapporto vincenti/gratuiti c’è la grande differenza tra i due: l’azzurro ha concluso con 31/28, il serbo con 32/54. Incredibile come il classe 2001 non abbia concesso alcuna palla break al n.1 del mondo.
Foto: LaPresse