Seguici su

Speed Skating

Speed skating, Italia con tre podi a Salt Lake City: Ghiotto meglio di Fabris nei 5000 metri

Pubblicato

il

Davide Ghiotto

Finito nell’album dei ricordi il quinto appuntamento della Coppa del Mondo di speed skating. Sull’anello di ghiaccio dello Utah Olympic Oval di Salt Lake City, l’Italia può annotare tre podi: il terzo posto del Team Pursuit maschile e di David Bosa nei 1000 metri (con il nuovo record italiano di 1:07.06) e la piazza d’onore di Davide Ghiotto nei 5000 metri, con l’atleta veneto a dare il suo contributo nella prova dell’inseguimento a squadre citata.

Ghiotto che fa meglio di Enrico Fabris. No, non è un titolo a effetto. Il pattinatore nostrano, infatti, ha migliorato dopo oltre 14 anni il primato nazionale della distanza di 6:06.06 e portato il limite a 6:04.23. Un crono eccellente alle spalle solo del fenomenale olandese Patrick Roest (6:02.98), anch’egli al primato nazionale, mettendo in soffitta il riferimento di un certo Sven Kramer. 5000 metri in cui Michele Malfatti, con il quinto posto ottenuto, ha sbriciolato il suo personal best di oltre quattro secondi (6:10.97) a conferma della buona profondità della squadra tricolore.

Una considerazione avvalorata anche da quanto fatto da Alessio Trentini. Il settimo posto nel chilometro e mezzo è stato, infatti, suggellato dal record italiano di 1:43.48, eguagliando il crono ottenuto da Fabris proprio a Salt Lake City nel 2009. Una storia comune a quanto fatto nei 5000 metri, in riferimento a Ghiotto. Una crescita notevole dell’atleta nostrano, da tenere d’occhio nelle prossime uscite.

Una compagine italiana in salute, considerando anche i primati personali di Daniele Di Stefano e di Francesco Betti nella Division B dei 1500 metri e di Serena Pergher nelle Division B della velocità, senza sottovalutare una Francesca Lollobrigida piazzata più che bene nei 1500 e nei 3000 metri delle Division B (prima e seconda) e sesta nella Mass Start, nonché trascinatrice del Team Pursuit femminile, al record nazionale di 2:58.90 (quinto). Da considerare la velocità del ghiaccio statunitense, da sempre ideale per massimizzare le proprie prestazioni.

Foto: IPA Sport

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità