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Tennis, Zverev e la convivenza con il diabete: “Per me è normale, l’ho scoperto a 4 anni”

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Alexander Zverev

Un compagno di viaggio sgradito nel percorso. Alexander Zverev sta risalendo la corrente, dopo il brutto infortunio nelle semifinali del Roland Garros 2022. La lesione importante alla caviglia l’ha costretto a stare lontano dai campi per diverso tempo, ma nel 2023 la sua ascesa è stata rilevante, portandolo alle ATP Finals e al n.7 della classifica mondiale.

Tuttavia, Sascha sta affrontando da diverso tempo altre difficoltà. Il riferimento è al diabete. Una problematica importante per chi fa sport di alto livello, che il tedesco non ha da subito rivelato. Nell’intervista concessa ai colleghi di Tennis Magazin, Zverev ne ha parlato in maniera specifica, ponendo l’accento su particolari interessanti.

Ero molto giovane, ricordo solo i racconti della mia famiglia quando ero malato. Poi ho dovuto vaccinarmi, come ogni bambino a quell’età, ma avevo ancora problemi, ovvero il diabete. Avevo solo 4 anni, non mangiavo nulla, bevevo e basta. Il mio livello di zucchero era sempre incredibilmente alto, ma non lo sapevamo, finché i miei genitori non tornarono dal medico e lì fu confermato. Non conosco una vita senza diabete, per me è normale“, le parole del teutonico.

Alla fine, ho dovuto crescere più velocemente e assumermi la responsabilità di me stesso. Il diabete è una criticità per tutta la vita, penso che questa situazione mi abbia aiutato. Quando mi dicono che non posso fare una cosa, cerco sempre di dimostrare il contrario. Questo mi succede nello sport ma anche nella vita, sono molto testardo. Ecco perché il diabete potrebbe avermi dato quella motivazione in più“, ha aggiunto Zverev.

A conclusione, gli obiettivi del tedesco sono chiari: “Nello sport voglio ottenere due cose: vincere uno Slam ed essere il numero uno al mondo. Queste sono le uniche due cose che non ho ancora realizzato. Sono stato infortunato per molto tempo, quindi è stato complicato. Adesso non sono più così giovane, ma sono ancora abbastanza per farlo. Al di fuori dello sport, sono molto entusiasta della mia Fondazione, voglio che tutte le persone con diabete possano condurre una vita piena, possano invecchiare con questo. A livello privato mi piacerebbe avere una famiglia, costruire qualcosa di mio, voglio quella tranquillità“.

Foto: LaPresse

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