Tennis
Vagnozzi presenta la semifinale Sinner-Djokovic: “In questi anni abbiamo provato a mettere qualcosa di Novak dentro Jannik”
Prosegue il conto alla rovescia in vista della partita tra Jannik Sinner e Novak Djokovic, prima semifinale del tabellone di singolare maschile agli Australian Open 2024. Si preannuncia una sfida tra titani, con l’azzurro che proverà a battere il numero 1 al mondo nel suo “giardino di casa” (il serbo ha vinto 10 titoli a Melbourne) per approdare per la prima volta in carriera alla finale di uno Slam.
Il coach del 22enne altoatesino Simone Vagnozzi ha concesso una lunga intervista ai microfoni di Supertennis, presentando il match di domani (previsto non prima delle ore 4.30 italiane sulla Rod Laver Arena): “Ci siamo preparati in inverno per arrivare a Melbourne nella forma migliore. Comunque vada sarà una bellissima partita e una bellissima esperienza: se Jannik dovesse vincere saremmo contentissimi di disputare la prima finale Slam, se invece dovesse perdere, proveremo ad imparare qualcosa da un campione come Novak. Il serbo è più abituato a gestire la settimana e le energie in un torneo del genere, mentre Jannik è arrivato in finale un po’ stanco. Penso che Torino gli sia servito per andare in campo domani e poterci credere. Sappiamo che affrontare Djokovic 3 su 5 non è la più facile delle situazioni, ma credo che Jannik entrerà in campo con fiducia, sia alla luce di quanto fatto lo scorso anno, sia per come sta giocando qui”.
Sul percorso australiano di Sinner sin qui: “Quello che mi è piaciuto di più è stato il suo atteggiamento in campo. Jannik è sempre stato sempre tranquillo e positivo, e questo lo ha aiutato anche nei momenti complicati, nelle situazioni di 0-30 o quando c’era da riprendere i game e le partite. Poi mi ha colpito il fatto che per la prima volta abbiamo affrontato questo Slam senza prima disputare altri tornei. Era una novità assoluta, ma Jannik l’ha digerita bene e non era facile. Poi arrivare in semifinale senza perdere un set significa essere stato davvero bravo”.
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Sul confronto con il fuoriclasse di Belgrado: “Noi tante volte prendiamo Novak come esempio sulla base di quello che fa in campo e in questi due anni abbiamo cercato di mettere qualcosa di Novak dentro Jannik, come il fatto di essere più tattico dentro la partita… Tante volte Djokovic in campo gioca a scacchi, sa dove tirare ogni colpo e sa in anticipo dove arriverà la prossima palla. Penso che Jannik si stia avvicinando a Nole sotto questo aspetto, ma d’altra parte penso che già adesso Sinner faccia andare più la palla, abbia un po’ più di potenza”.
Su cosa è cambiato rispetto alla semifinale persa a Wimbledon 2023 con Djokovic: “Penso che la differenza tra quella e questa partita la facciano soprattutto i risultati maturati nel frattempo, il fatto che Sinner abbia vinto 8 delle ultime 9 partite giocate contro i top 5. Quindi da Pechino in poi si porta dietro tutte queste vittorie che gli danno tanta fiducia. Sappiamo che per battere Novak bisogna andare dentro, tirare e andarsi a prendere i punti quando possibile. Ma non ci sono segreti. Quanto alla preparazione… sai che i giocatori sono scaramantici, per adesso andremo in campo e faremo le stesse cose che abbiamo fatto in settimana”.
Foto: Lapresse