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Volley, Zaytsev e Nikolov trascinano Civitanova: battuta Padova in Superlega. Recine super, Piacenza stende Milano

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Sabato dell’Epifania con due partite valide per la tredicesima giornata della Superlega, il massimo campionato italiano di volley maschile. Civitanova si è ripresa dopo l’eliminazione patita in Coppa Italia contro Monza e ha liquidato Padova con un secco 3-0 (25-19; 25-17; 25-23) di fronte al proprio pubblico dell’Eurosuole Forum.

La Lube ha infilato la seconda vittoria di fila nel torneo e si è così portata in quarta posizione, trascinata dalla verve dei martelli Aleksandar Nikolov (17 punti, 2 ace) e Ivan Zaytsev (15 punti, 3 muri e 2 ace), affiancati dall’opposto Adis Lagumdzija (9 punti) sotto la regia di Luciano De Cecco. Ai veneti, incappati nel quarto ko di fila e noni in graduatoria, non sono bastati Fabian Plak (9 punti), Mathijs Desmet (7) e Davide Gardini (6).

Dopo lo scoppiettante quarto di finale di Coppa Italia giocato mercoledì sera, al PalaBanca è andato in scena un nuovo Piacenza-Milano. Tre giorni fa erano stati i meneghini a spuntarla e qualificarsi alla Final Four eliminando i detentori del trofeo, questa volta sono stati i Lupi a imporsi per 3-2 (25-23; 21-25; 19-25; 25-19; 15-13). Bella rimonta da 1-2 per gli emiliani, al terzo successo consecutivo in campionato e issatisi provvisoriamente al secondo posto in classifica, a -2 da Trento e a +1 su Perugia (entrambe impegnate domani).

L’Allianz si ferma invece dopo tre sigilli di fila e resta in quinta piazza, ma con il rischio di subire il sorpasso da parte di Monza se i brianzoli riusciranno a espugnare la tana di Perugia. Prestazione di grande impatto da parte dello schiacciatore Francesco Recine (22 punti), affiancato di banda da Ricardo Lucarelli (19). In doppia cifra anche il centrale Robertlandy Simon (14 punti, 3 muri) e il bomber Fabrizio Gironi (13), che ha sostituito Yuri Romanò (7) dopo due set. A Milano non sono bastate Petar Dirlic (22 punti, 3 muri) e Osniel Mergarejo (13), 11 punti per Matey Kaziyski.

Foto: Photo LiveMedia/Valerio Origo

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