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Atletica, il fermento azzurro nei 1500 metri. Record italiano migliorato in successione, ma il mondo è ancora distante

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Pietro Arese
Arese / Fidal Colombo

Dal 27 gennaio al 3 febbraio il record italiano assoluto indoor dei 1500 metri è stato aggiornato tre volte e da tre atleti diversi. Una settimana a dir poco scoppiettante dunque per il movimento azzurro su questa distanza (e non solo), che conferma la crescita degli ultimi anni e fa ben sperare in vista dei prossimi grandi eventi con in palio le medaglie.

Pietro Arese aveva inaugurato la sequenza dei primati correndo a Padova in 3:37.03, ma nell’ultimo fine settimana il suo riscontro è stato migliorato prima da Federico Riva (3:36.74 a Miramas) e poi nella giornata di sabato da Ossama Meslek (3:36.04 a Metz). Questo crono vale al momento la settima posizione nelle liste mondiali stagionali, ma l’elite globale della specialità è ancora distante.

In ogni caso queste prestazioni rappresentano un viatico interessante verso la rassegna iridata in sala di Glasgow (1-3 marzo) e soprattutto gli Europei outdoor casalinghi di Roma (7-12 giugno), con all’orizzonte la concreta possibilità di riuscire a portare tre rappresentanti italiani ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 sui 1500 metri.

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Arese inoltre ha dato segnali questo fine settimana anche sulla distanza doppia, battendo di oltre due secondi il record italiano indoor dei 3000 che resisteva da 27 anni (Gennaro Di Napoli 7:41.05 nel 1997 a Parigi) e arrivando secondo a Metz con un notevole 7:38.42 valevole per la sesta piazza nelle liste mondiali stagionali.

 

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