Atletica
Atletica, la speranza del salto con l’asta Simone Bertelli: “Ci provo per Parigi, ma la mia Olimpiade sarà nel 2028”
Simone Bertelli è stato l’ospite dell’ultima puntata di Sprint2u, trasmissione condotta da Ferdinando Savarese andata in onda sul canale Youtube di OA Sport. Il neo-campione italiano assoluto indoor di salto con l’asta rappresenta uno dei giovani talenti più interessanti per il futuro dell’atletica azzurra, vantando a soli 19 anni un personale di 5.55 dopo un’impressionante crescita prestazionale nelle ultime due stagioni.
“Sicuramente l’inizio di stagione non è stato dei migliori, almeno con le prime due gare. Ho lavorato molto quest’inverno, quindi dovevo carburare un attimo e aggiustare un po’ la rincorsa e le aste da usare. In base a quanto corri veloce e quanta potenza hai, devi cambiare asta. Avevo tanta potenza e non capivo bene quale asta utilizzare, poi alla fine ho trovato la quadra ai Campionati Italiani Promesse in cui ho fatto 5.55″, racconta il torinese classe 2004.
“Sono molto contento, perché finalmente dopo due gare ho fatto il salto di qualità. Agli Assoluti abbiamo avuto qualche problemino nei primi salti, anche perché si gareggiava al mattino e per noi astisti è un po’ un problema così presto. Alle 7:30 eravamo già al campo, quindi eravamo tutti un po’ addormentati. È cambiato molto dal riscaldamento all’entrata in gara, infatti i primi due salti sono stati nulli a 5.15, poi sono riuscito a rimettermi in sesto fino a 5.50“, spiega Bertelli.
Sul suo primo approccio allo sport: “Io ho sempre fatto atletica e nuoto. Da piccolo ero iperattivo, quindi mia mamma voleva che io scaricassi un po’ tutta questa energia e mi ha portato a fare atletica al Parco Ruffini. Lì è nata questa passione, anche grazie al gruppo di amici che si è creato. Non è solo uno sport, è anche un modo per fare nuove amicizie e per socializzare con altre persone. Da lì, ad un certo punto verso i 13 anni, il mio allenatore Riccardo Frati mi ha chiesto se volessi provare a fare asta e io l’ho fatto volentieri. In realtà all’inizio non mi è piaciuto moltissimo, poi però è nata questa passione e ho continuato arrivando a questo livello“.
Sulla sua progressione a livello giovanile: “Io ho iniziato salto con l’asta da primo anno cadetto e non è andato benissimo, perché stavo ancora imparando e avevo provato a fare gli Italiani Cadetti facendo circa 2.60/2.80 credo. La stagione successiva è andata molto meglio e ho fatto 4.10, arrivando secondo ai Campionati Italiani di categoria dietro a Federico Bonanni, che continua a gareggiare con me e siamo molto amici conoscendoci da tanto. Poi nel primo anno allievo avevo fatto 4.45/4.50 mi sembra e nel secondo anno avevo fatto 4.95 non riuscendo ad abbattere la barriera dei 5 metri ma ottenendo il minimo per gli Assoluti, così ho potuto provare la mia prima vera esperienza tra i grandi. Il primo anno junior è stato quello della mia esplosione, perché alle indoor ho fatto 5 metri e poi outdoor 5.35, che mi ha permesso di andare ai Mondiali U20 di Cali e di arrivare secondo agli Assoluti outdoor. È stata la stagione in cui mi sono fatto un nome. Nel 2023, da junior, ho fatto il record italiano indoor con 5.51 e poi ho saltato 5.45 outdoor vincendo gli Europei U20 e gli Italiani Assoluti, che sono due belle tappe“.
Sugli obiettivi principali della stagione, che comprendono la qualificazione agli Europei e magari anche alle Olimpiadi: “Nel ranking in questo momento sarei dentro per gli Europei di Roma, perché sono 27° e ne prendono 30. Per le Olimpiadi invece sono ancora fuori, però ho dei risultati bruttini dentro e io vorrei rifarli tutti quest’estate. Vorrei saltare tanto. Comunque per le Olimpiadi ho ancora tanto tempo, ho quelle del 2028 a Los Angeles e quelle successive“.
Questo e tanto altro nella video intervista integrale a Simone Bertelli, nell’ultima puntata di Sprint2u.