Seguici su

Atletica

Atletica, Mondiali indoor 2024: le speranze di medaglia dell’Italia. Furlani, Dosso e il peso fanno sognare

Pubblicato

il

Leonardo Fabbri e Zane Weir
Weir-Fabbri / Grana/FIDAL

L’Italia si presenterà con grandi ambizioni ai Mondiali Indoor 2024 di atletica leggera, che andranno in scena a Glasgow (Gran Bretagna) dal 1° al 3 marzo. La compagine tricolore sarà formata da ventuno azzurri, tra cui spiccano alcune punte di diamante pronte a battagliare per le medaglie nel massimo contesto internazionale in sala. Mattia Furlani e Catalin Tecuceanu si presenteranno forti della miglior prestazione mondiale stagionale.

Il 19enne laziale ha firmato un salto in lungo da 8.34 metri agli Assoluti di Ancona e sarà tra i favoriti per il podio, pronto a battagliare con una concorrenza stellare guidata dal greco Miltiadis Tentoglou, pronto a difendere il titolo iridato al coperto. Il 24enne veneto ha corso gli 800 metri in 1:45.00 a Madrid e potrebbe stupire, ma molto dipenderà dal tipo di impostazione tattica che verrà data alla gara sui quattro giri di pista.

Zaynab Dosso ha firmato il record italiano dei 60 metri in 7.02, poi si è espressa anche in 7.06 e 7.09 nel corso di questa stagione. La 24enne emiliana si presenterà con il terzo tempo mondiale stagionale, alle spalle esclusivamente di Julien Alfred da Saint Lucia (6.99) e della polacca Ewa Swoboda (7.01), alla pari con la statunitense Aleia Hobbs: ci sono tutte le carte in regola per sognare in grande, con la consapevolezza che non sarà semplice e sperando di scendere sotto i sette secondi.

Riflettori puntati sul getto del peso. Leonardo Fabbri si presenta con il secondo accredito mondiale stagionale, forte della bordata da 22.37 metri piazzata a Lievin. Il toscano, argento agli ultimi Mondiali con una sassata da 22.34, è alle spalle del statunitense Ryan Crouser, dominatore della specialità che ha già scagliato l’attrezzo a 22.80 ai suoi campionati nazionali e che partirà con tutti i favori del pronostico. Zane Weir, Campione d’Europa indoor e in estate autore di un gra 22.44, si è fermato a 21.84 (quinta prestazione al mondo nel 2024) durante l’inverno ed è in piena lotta per le medaglie. Gli avversari di riferimento per entrambi sono il neozelandese Tom Walsh, il giamaicano Rajindra Campbell e il lussemburghese Bob Bertemes.

Larissa Iapichino vanta invece la quarta misura tra le partecipanti ai Mondiali, ovvero i 6.80 metri raggiunti agli Assoluti. La toscana, lo scorso anno argento agli Europei Indoor con il record italiano di 6.97, proverà a salire sul podio sfidando soprattutto tre avversarie di spessore: la statunitense Tara Davis-Woodhall, capace di un superbo 7.18 in stagione; la tedesca Mikaella Assani (6.91) e la nigeriana Ese Brume (6.84, ma 7.17 di personale). Da tenere in considerazione anche la rumena Alina Rotaru, la serba Milica Gardasevic e la spagnola Fatima Diame. La tedesca Malaika Mihambo, Campionessa Olimpica e del Mondo, non sarà della partita, pur avendo vinto a Berlino venerdì sera.

Lorenzo Simonelli non si pone limiti sui 60 ostacoli. Dopo il quarto posto agli scorsi Europei, il giovane laziale si è migliorato progressivamente e per ben tre volte ha ritoccato il record italiano, fino al 7.46 di Madrid. Settimo accredito tra i partecipanti: lo statunitense Grant Holloway è insuperabile (7.27 di record del mondo), ma con i vari Trey Cunningham, Jason Joseph, Just Kwaou-Mathey, Wilhem Belocian, Cameron Murray, Jakub Szymanski, Enrique Llopis se la può giocare.

Sui 60 metri è oggettivamente impossibile sperare in Samuele Ceccarelli, Campione d’Europa in carica ma spentissimo per tutto l’inverno (6.65 di stagionale), mentre Chituru Ali vanta un buon 6.57. Il “problema” è che sono presenti quattro superbi fenomeni come gli statunitensi Noah Lyles, Christian Coleman, Ronnie Baker e il giamaicano Ackeem Blake. Missione complessa per Roberta Bruni (salto con l’asta) ed Emmanuel Ihemeje (salto triplo, Andy Diaz potrà indossare l’azzurro solo dal 1° agosto). Sveva Gerevini ha il quarto accredito nel pentathlon (4.538 punti), servirà un’impresa in un contesto dove la spagnola Maria Vicente sembra la più forte.

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità