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Atletica, Nadia Battocletti spiega il passaggio ai 1500 metri: “Ma non abbandono i 5000”

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Nadia Battocletti
Nadia Battocletti / Grana/FIDAL

Nuovo appuntamento con l’ormai tradizionale rubrica di OA Sport TV, Run2U. Questa volta l’ospite è Nadia Battocletti, mezzofondista azzurra campionessa europea under 23 dei 5.000 metri a Tallinn 2021. Non solo, è anche la detentrice del primato italiano dei 5.000, nonché dei 5 e dei 10 km su strada e dei 3.000 metri piani indoor.

Una carriera ancora ai primi passi vista la sua giovane età (compirà i 24 anni il 12 aprile) che ha una particolarità, come ricordato ad inizio intervista. “Nel 2016 nei miei primi campionati italiani di cross a Gubbio sono giunta seconda dietro a Marta Zenoni (classe 1999, ndr). A quell’età un anno fa parecchio la differenza. Marta era, ed è ancora, una delle più forti e ha avuto il merito di battermi. Statisticamente è l’unica volta in cui ho perso contro una connazionale”.

La stagione 2024 per la nativa di Cles inizia con una importante novità, ovvero il passaggio ai 1.500 metri. “Non penso di sbarcare sui 1.500 per fare il primato. Sono cresciuta con mentalità che i record italiani vengono se vengono, non se li vai a cercare. Provo questa distanza perché a livello mondiale forse c’è meno competizione contando le atlete africane rispetto a distanze più lunghe. L’anno scorso, per esempio, alla Diamond League o in finale a Budapest, su 15 partenti, 10 erano africane”.

A proposito dei Mondiali in terra magiara, la sensazione è che la nostra portacolori si sia spremuta troppo nella semifinale, pagando poi dazio nell’atto conclusivo. “Con il senno di poi in finale ero arrivata stanca. Non so se per la fatica della semifinale o per tutte le condizioni che c’erano. Dentro allo stadio faceva caldissimo e c’era forte umidità. Ho avuto la sfortuna di una batteria tirata sin da subito a differenza dell’altra. Dovevo andare al ritmo di record italiano e, dopotutto, ho chiuso al settimo posto, con l’atleta alle mie spalle che ha fatto segnare un crono ampiamente sotto i 15 minuti”.

In un periodo nel quale si sono segnalati tanti divorzi tra genitori e atleti, prosegue invece il sodalizio con il padre Giuliano, ex maratoneta.Il nostro segreto? Non abbiamo segreti, semplicemente abbiamo un obiettivo ben fisso, ovvero correre più forte possibile e, di pari passo, crescere come atleta e come persona. Di conseguenza, dato che io voglio il meglio e mio padre mi appoggia, i rapporti sono fluidi”.

Nadia Battocletti prosegue nella sua carriera con la caratteristica di preferire un allenamento in solitaria. “Questa decisione penso che abbia aspetti positivi e negativi. Io sono sempre abituata ad allenarmi da sola, con mio padre vicino che può rimanere a bordo pista, oppure mi precede in bicicletta. Un modo per darmi un notevole supporto. Dal mio punto di vista ho i miei orari e mi gestisco in base agli impegni. Dall’altro lato, però, se vivessi un allenamento in gruppo le cose cambierebbero. Forse in alcune occasioni sarebbe più stressante, ma in alcune occasioni potrebbe regalarmi spunti importanti o permettermi di mettermi in competizione”.

A questo punto quali saranno i prossimi impegni per la nostra portacolori?In questa prima parte avremo un rientro alla gare nel cross, poi inizierà il periodo di preparazione vero e proprio. Il 5 aprile correremo i 5 km a Parigi, poi i 1.500 in tre località: Milano, Modena e Doha in occasione della Diamond League. Gli allenamenti saranno mirati verso gli Europei di Roma, passando per Marrakech, a sua volta con i 5.000. Poi, a Parigi, prima sarà la volta dei 5.000, poi dei 1.500. La nuova distanza, dopotutto, non farà venire meno quella dei 5.000″.

L’INTERVISTA COMPLETA A NADIA BATTOCLETTI

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