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ATP Acapulco, Matteo Arnaldi cede in tre set a Shelton dopo un match alla pari

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Matteo Arnaldi
Arnaldi / LaPresse

Si ferma negli ottavi di finale il cammino di Matteo Arnaldi nel torneo ATP 500 di Acapulco: sul cemento messicano l’azzurro cede allo statunitense Ben Shelton, il quale si impone con lo score di 7-6 (1) 3-6 6-3 in due ore e 33 minuti ed ai quarti se la vedrà con uno tra il norvegese Casper Ruud, numero 6 del seeding, ed il serbo Dusan Lajovic.

Nel primo set Arnaldi strappa la battuta a Shelton ai vantaggi del terzo game, ma nel quarto si fa rimontare dal 40-15, manca quattro occasioni per il 3-1, ed alla fine dopo 18 punti giocati, alla quarta opportunità, concede il controbreak allo statunitense. Senza ulteriori sussulti si va al tie-break: Shelton domina scappando immediatamente sul 5-0, per poi chiudere agevolmente sul 7-1 dopo 70 minuti.

Nella seconda partita Arnaldi inizia con un parziale di 12 punti a 3 che gli permette di volare sul 3-0 non pesante grazie al break a quindici ottenuto nel secondo game. L’azzurro non concede mai occasione di rientro all’avversario, perdendo appena sei punti in cinque turni al servizio, ed al secondo set point va a conquistare il parziale sul 6-3 dopo 37 minuti di gioco.

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Il canovaccio, purtroppo, si inverte nella frazione decisiva: Shelton piazza un parziale di 12 punti a 4 e scappa subito sul 3-0 non pesante, con break a quindici nel secondo game. Arnaldi cancella la palla dello 0-4 ed accorcia, ma Shelton poi vince 7 punti consecutivi e vola sul 5-1 pesante. Lo statunitense va a servire una prima volta per il match ma cede la battuta, con l’azzurro che poi accorcia fino al 3-5. Shelton, però, non si lascia sfuggire la seconda occasione al servizio, scappa sul 40-0 ed al terzo match point vince per 6-3 in 46 minuti.

Le statistiche premiano lo statunitense, che vince 101 punti contro i 91 di Arnaldi: Shelton mette a segno più vincenti, 33 contro 27, e concede meno gratuiti, 5 contro 15. Poche prime in campo per l’azzurro, che si ferma al 49% (53/109) contro il 75% dell’avversario, conquistando il punto nel 72% dei casi (38/53), scendendo però al 48% con la seconda (27/56).

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