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ATP Buenos Aires 2024: clamoroso Diaz Acosta, batte Jarry e vince l’Argentina Open

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Facundo Diaz Acosta
Diaz Acosta / LaPresse

Epilogo a dir poco incredibile dell’ATP 250 di Buenos Aires. A trionfare sul campo intitolato a Guillermo Vilas è un nativo della capitale argentina, Facundo Diaz Acosta, che sovverte in maniera fragorosa il pronostico contro il cileno Nicolas Jarry. Finisce 6-3 6-4 in un’ora e 44 minuti, nella festa dei presenti e con Jarry che qualche riflessione dovrà farla circa il modo in cui ha disputato questo ultimo atto.

Comprensibilmente, all’inizio Diaz Acosta trema, e non potrebbe essere altrimenti vista la sua situazione. Le tre palle break per Jarry, però, se ne vanno subito ed è l’uomo di casa a procurarsi una chance di fuga. Gli riesce, ed è 3-1. Di fatto, per lui i problemi non esistono più, perché al servizio fila in maniera piacevolissima e va a chiudere per 6-3.

Nel secondo set l’argentino mette subito a segno il break, e ha per le mani in tre occasioni spalmate su due game, il terzo e il quinto, anche l’opportunità di raddoppiarlo. Il cileno comincia a dare segnali di vita sul 4-3 per il suo avversario, ma le due occasioni che ha di rientrare non gli funzionano. L’ultimo game assume i contorni, se non di un piccolo dramma, quantomeno di un thriller: Diaz Acosta perde tutti e tre i match point di fila che ha e poi un quarto, anche perché Jarry (che nel frattempo spreca una palla break) riprende a spingere con profitto. Finisce che alla sesta chance l’argentino vede finalmente una palla andare oltre il suo naso e la riga di fondo: comincia la più inattesa delle feste.

Conta il giusto, per Diaz Acosta, che vinca con il 74% di prime in campo e 73% di punti vinti con esse rispetto al 69% e 70% di Jarry. Conta relativamente anche il 61%-47% con la seconda. Per certi versi conta relativamente anche l’incredibile balzo di 28 posizioni (sarà numero 59 da domani). Conta, soprattutto, che questo sia il suo primo trionfo a livello ATP. Nella sua terra, davanti alla sua gente.

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