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Tennis
ATP Delray Beach, Flavio Cobolli prosegue la scalata e batte il qualificato Svajda in 3 set!
Missione compiuta per Flavio Cobolli. Il giovane tennis romano prosegue nella sua avventura nell‘ATP250 di Delray Beach (USA), vittorioso negli ottavi di finale contro lo statunitense Zachary Svajda (n.146 del ranking). Una partita non semplice che il tennista romano ha per larghi tratti fatto lui come impostazione tattica, al cospetto di un avversario che giocava “di rimessa”, per cercare di provocare gli errori di Flavio.
Ne è venuto fuori un match lottato, vinto dal nostro portacolori con il punteggio di 6-4 6-7 (1) 6-1. Con questo risultato il giocatore tricolore ha raggiunto virtualmente la posizione n.68 del ranking ATP. Nei quarti di finale Cobolli affronterà la testa di serie n.2 del torneo, Frances Tiafoe, a segno contro il moldavo Radu Albot con lo score di 7-6 (5) 7-6 (5).
Nel primo set si comprende da subito l’impostazione diversa dei due tennisti: la grande aggressività di Cobolli opposta alla difesa di Svajda. L’azzurra strappa il servizio al rivale nel terzo game, ma poi anche per qualche errore di troppo subisce il contro-break. Lo spartito si replica nel settimo e ottavo game: ottime accelerazioni del romano che lo portano sul 4-3 (break) e ingenuità nella gestione del turno al servizio poco dopo (contro-break). In questa specie di valzer, Cobolli trova il modo per far propria la frazione. Il fondamentale del servizio non è così efficace per l’americano e Flavio per la terza volta va avanti di un break e stavolta lo conferma con autorevolezza sul 6-4.
Nel secondo set si gioca punto a punto. Grandi scambi da fondo caratterizzano il confronto e Svajda riesce a porre l’accento sulle criticità del tennis dell’italiano dal lato del rovescio. Nel sesto game c’è una chance per andare avanti di un break in favore del padrone di casa, ma Cobolli la cancella. La cosa si ripete al contrario nel nono game, quando è lo statunitense a cancellare una pericolosa (per lui) palla break. Cobolli è chiamato agli straordinari nel dodicesimo gioco, visto il 15-40 (due set-point per l’avversario). Il tennista nostrano si salva ancora una volta, ma il tie-break è interpretato alla perfezione dall’americano, che sul 7-1 può sorridere.
Nel terzo set Cobolli è bravissimo a resettare quanto fatto, esprimendo il suo miglior tennis. La palla break costruita e non concretizzata nel secondo game è un segnale. Ogni turno al servizio di Svajda, da quel momento, è una specie di calvario. Il n.146 del ranking si trova con le spalle al muro nel quarto gioco (due palle break annullate) e non può nulla nel sesto e nell’ottavo. La differenza è palpabile e il 6-2 la rappresenta.
Leggendo le statistiche si notano in Cobolli i tanti doppi falli (6), al cospetto di 4 ace, come il suo avversario. A fare la differenza sono stati i punti ottenuti con la prima di servizio (72% per Cobolli rispetto al 63% di Svajda) e la risposta alla prima in battuta (37% dei punti vinti dall’italiano rispetto al 28% dello statunitense).