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ATP Doha 2024, Jakub Mensik non smette di incantare: finale contro Karen Khachanov

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Mensik / Lapresse

Sarà tra Karen Khachanov e Jakub Mensik la finale dell’ATP 250 di Doha: un giocatore ormai navigato nel circuito e un giovane brillante e rampante si giocheranno il titolo nel ricco e prestigioso torneo qatariota.

La prima semifinale è estremamente combattuta e vede vincitore Karen Khachanov su Alexei Popyrin con il punteggio di 7-6(12) 6-2. Un primo set molto equilibrato, che vede l’australiano prendere subito un break di vantaggio con un paio di dritti devastanti, ma farsi successivamente riprendere da 4-2 a 4-5. Si arriva quindi al tiebreak e tutto sembra deciso in favore del russo che da 4-0 dilapida il vantaggio: comincia una serie di set point, uno per parte in risposta, Khachanov sul 12-11 non sfrutta quello al servizio, ma riesce ad essere aggressivo per guadagnarsi il tiebreak 14-12.

Un tiebreak che segna inevitabilmente una spaccatura nel match: Popyrin accusa qualche problemino fisico nel secondo set legato soprattutto alla fatica accumulata nella prima parte di match e il maratoneta Khachanov prende il largo, trovando il break nel terzo gioco, annullando tre palle del contro-break sul 3-2 e chiudendo poi sul 6-2, assicurandosi così la prima finale stagionale.

In un altro match tirato è Jakub Mensik a continuare la sua corsa incredibile. Il ceco batte in un match generazionale Gael Monfils con il punteggio di 6-4 1-6 6-3. Esattamente 19 anni separano i due all’anagrafe (1° settembre 1986 Monfils, 1° settembre 2005 Mensik) e a vincere è stato un giovane che rappresenta già il presente del tennis: finale ATP al terzo torneo professionistico della carriera. In questo momento è già al numero 86 del ranking virtuale.

Mensik ha giocato un gran primo set, resistendo all’inizio nel primo turno di battuta e prendendo poi il vantaggio di un break, portandolo fino in fondo al parziale. Nel secondo set c’è stato un evidente calo e l’inerzia sembrava passata dalla parte di Monfils. Il ceco si è ripreso, brekkando subito a inizio terzo set, ma facendosi riprendere. Nessun problema: un rovescio lungolinea da urlo regala al nativo di Prostejov il break decisivo sul 4-3 e l’ultimo game è chiuso a suon di prime addirittura a quindici. Una personalità invidiabile per un talento destinato a illuminare nei prossimi anni a livello internazionale.

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