Beach Soccer
Beach soccer, Brasile troppo forte: l’Italia si arrende in finale ai Mondiali
L’Italia non è riuscita nell’impresa di vincere i Mondiali 2024 di beach soccer. La nostra Nazionale è stata sconfitta dal Brasile per 6-4 nella finale andata in scena sulla sabbia di Dubai (Emirati Arabi Uniti). Gli azzurri sono rimasti in partita fino al 2-2 (riuscendo a pareggio dopo l’espulsione del portiere), ma poi il ruggito di Rodrigo e l’autogol di Genovali nella parte conclusiva del secondo tempo hanno creato il solco decisivo. I Campioni d’Europa ci hanno provato con grande ardore e caparbietà, commettendo però qualche errore di troppo al cospetto dei maestri assoluti di questo sport, oggi apparsi superiori dal punto di vista tecnico-tattico.
I ragazzi del CT Emiliano Del Duca hanno così chiuso al secondo posto come nel 2008 (sconfitta contro il Brasile per 5-3 a Marsiglia) e nel 2019 (ko contro il Portogallo per 6-4 a Luque). Il Brasile ha invece conquistato il sesto titolo della propria storia nel torneo organizzato dalla FIFA dopo quelli del 2006, 2007, 2008, 2009 e 2017. L’Italia ha perso la terza finale della sua storia, chiudendo con una sconfitta una bella cavalcata culminata con i successi in rimonta da 0-2 contro Tahiti e Bielorussia tra quarti e semifinali. Sul terzo gradino del podio è salito l’Iran (6-1 contro la Bielorussia). Appuntamento tra un paio di anni alle Seychelles.
LA CRONACA DELLA PARTITA
Le due squadre si studiano in avvio del primo tempo, gli azzurri risultano pimpanti e passano in vantaggio dopo quattro minuti: rovesciata di Alessandro Remedi, Tiago Bobo devia il pallone sulla traversa e sulla respinta il più lesto è Gianmarco Genovali, che insacca con un bel tiro al volo. Sulla ripresa del gioco Luca Bertacca si immola sulla linea di porta, salvando con la testa un gol fatto. A seguire è Leandro Casapieri a esaltarsi su un paio di tiri di Rodrigo e Catarino. Il Brasile insiste in fase offensiva, mentre l’Italia si chiude un po’ troppo e a 23 secondi dal termine i sudamericani pareggiano con Rodrigo, che trova un rimbalzo fortunoso sulla sabbia.
In avvio di secondo tempo i verdeoro continuano a spingere e schiacciano la nostra Nazionale. Leandro Casapieri si distingue su due calci piazzati dalla distanza ravvicinata, ma quando mancano sette minuti e mezzo si materializza l’episodio crocevia dell’incontro: Casapieri viene espulso per un fallo su Rodrigo, che lo aveva dribblato a tu per tu. Una decisione forse un po’ troppo eccessiva da parte dell’arbitro e che mette l’Italia in enorme difficoltà. Entra Andrea Carpita, fantastico sulla punizione battuta da Rodrigo. Anche Josep Gentilin si immola sulla riga salvando sul tentativo di Mauricinho. Gli azzurri sono in inferiorità numerica per un paio di minuti, si difendono strenuamente fino a quando Rodrigo firma la doppietta da distanza ravvicinata.
L’Italia trova un guizzo sulla ripresa del gioco, con la sassata di sinistro firmata da Tommaso Fazzini che vale il pareggio (2-2). Gli azzurri sono però oggettivamente in balia del Brasile, che appare oggettivamente più forte. Bruno Xavier palleggia e tira a botta sicura quando mancano tre minuti e mezzo (3-2), poi arriva il clamoroso autogol di Genovali: retropassaggio errato da metà campo, Carpita viene sorpreso e arriva così il 4-2 per i verdeoro quando mancano 80 secondi al termine del secondo parziale. Ormai è fatta il Brasile, che negli ultimi dodici minuti si scatena: rovesciata di Brendo e rete di Rodrigo, intervallati dalla punizione di Fazzini. Genovali accorcia le distanze quando mancano tre minuti e ventuno secondi, ma ormai è troppo tardi e il Brasile vince i Mondiali di beach soccer.