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Chi è Alessandro Ragaini, il giovane su cui costruire la 4×200 sl del futuro. E non è l’unico….

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Alessandro Ragaini
Ragaini/Lapresse

E’ uno dei nomi nuovi del nuoto azzurro che circola negli ambienti natatori già da un po’. Alessandro Ragaini, 17 anni, nato a Castelplanio, paesino della Vallesina, nell’entroterra marchigiano, ha avuto un impatto esplosivo con il Mondiale dei grandi dopo essersi preso belle soddisfazioni a livello giovanile. Una frazioni sotto l’1’47” lanciata, una leggermente sopra, al debutto iridato, con tanto di qualificazione olimpica e quinto posto in finale non sono affatto male per il ragazzo che promette molto bene e sta crescendo a vista d’occhio.

L’estate scorsa ha fatto collezione di medaglie, sia ai Mondiali che agli Europei juniores. Nella rassegna iridata di Netanya ha conquistato due argenti nei 200 e nei 400 stile libero e un bronzo nei 200 farfalla, agli Europei juniores di Belgrado, Ragaini è stato di nuovo secondo (sempre dietro al bulgaro Mitsin che a Doha non ha fatto sfracelli) sia nei 200 che nei 400 ma ha messo l’oro al collo proprio della 4×200 maschile. Un oro che richiama antiche tradizioni, che fa venire in mente i tempi di Brembilla e Rosolino e che potrebbe, si spera, preludere a qualcosa di importante per il futuro, tenuto conto che i “senatori” sono tutt’altro che vecchi e dunque il gruppo potrebbe ingrandirsi.

Alessandro Ragaini portacolori della Team Marche e del gruppo sportivo Carabinieri, frequenta il quarto anno i biotecnologie sanitarie al Galilei di Jesi e questa mattina tutto l’istituto si è riunito per fare il tifo per il ragazzo marchigiano che ha iniziato la sua attività ala piscina di Moie di Maiolati e ora si allena alla piscina da 50 metri di Pesaro sotto la guida del tecnico Andrea Cavalletti. Di lui stupisce la qualità della nuotata e la capacità di distribuire al meglio le energie, oltre che la bravura in caso di arrivo in volata.

Ragaini è la punta dell’iceberg di un movimento giovanile azzurro molto interessante che riguarda lo stile libero veloce e il mezzofondo veloce perchè assieme a lui ha conquistato praticamente tutte le finali dei 200 e 400 (ma anche degli 80o) stile libero Filippo Bertoni, anche lui classe 2006, tesserato Aniene e allievo di Christian Minotti, un nome e una garanzia se si parla di mezzofondo o giù di lì. Bertoni è stato terzo al Mondiale di Netanya nel settembre scorso, ma aveva conquistato anche medaglie pesanti agli EYOF del 2022 ed ha contribuito all’oro europeo della staffetta 4×200 stile libero, composta da altri due ragazzi su cui è bene tenere gli occhi, Carlos D’Ambrosio e Federico Mao. 

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