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F1, cosa hanno detto le prove libere a Sakhir: rivelazione Mercedes, Red Bull più vicina, Ferrari più ombre che luci

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Charles Leclerc
Leclerc / Lapresse

Dopo i test pre-stagionali c’era grande curiosità per vedere in azione le nuove macchine a Sakhir in occasione del primo weekend di gara del Mondiale 2024 di Formula Uno. Quest’oggi si è svolta la prima giornata di prove libere in vista del Gran Premio del Bahrain, che ha fornito delle indicazioni per certi versi sorprendenti e sicuramente molto interessanti verso qualifiche e gara.

Partendo dal presupposto che alcuni team possono nascondersi più di altri nel time-attack, utilizzando delle mappature motore meno aggressive e imbarcando magari un po’ più di benzina, sul giro secco è emersa una Mercedes estremamente competitiva soprattutto con Lewis Hamilton ma anche con un George Russell che sembra aver trovato la quadra dal secondo run in poi dopo alcune modifiche di set-up.

Molto bene nella simulazione di qualifica rispetto alle aspettative della vigilia anche Aston Martin, con Fernando Alonso che si è inserito in terza posizione davanti a tutte le Red Bull, Ferrari e McLaren. Questi tre team hanno evidenziato un livello abbastanza simile, al netto dei vari problemi riscontrati da Charles Leclerc e Lando Norris nei tentativi di time-attack.

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Negli ultimi 20 minuti c’è stata poi la simulazione di gara, ovvero la fase più interessante del giovedì per capire effettivamente i possibili valori in campo del weekend su questo tracciato. I long-run in effetti hanno espresso probabilmente con maggiore chiarezza le gerarchie in griglia, con un Max Verstappen impressionante sulla gestione delle gomme (bene anche Sergio Perez con l’altra RB20, soprattutto a inizio stint) e grande equilibrio tra Mercedes, Ferrari, McLaren e Alonso.

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