Formula 1
F1, Leclerc ormai impegnato “a vita” nella Ferrari! Anche per mancanza di alternative?
Charles Leclerc ha prolungato il contratto che lo lega alla Ferrari sino al 2026. Il monegasco gareggia per la struttura di Maranello dal 2019. Dunque, il 2024 sarà la sua sesta stagione in rosso. Se l’accordo con il team dovesse essere rispettato, si spingerà fino a otto anni consecutivi con il Cavallino Rampante. Una permanenza più lunga l’ha avuta solo Michael Schumacher dal 1996 al 2006.
Insomma, è quasi un impegno “a vita” quello del ventiseienne del Principato, che sembrerebbe essersi votato alla causa ferrarista. D’altronde a Maranello hanno fortemente creduto in lui, propiziandone l’ascesa in F1 e dandogli fiducia dopo una sola annata in Sauber. Fiducia ben riposta, poiché Charles ha subito offuscato l’astro (già declinante) di Sebastian Vettel e perché successivamente è stato più competitivo di Carlos Sainz.
È chiaro come Leclerc voglia “completare la missione”, quella di laurearsi Campione del Mondo con la Ferrari. L’unica, mezza, opportunità l’ha avuta nel 2022. Per il resto si è dovuto arrabattare con monoposto classificabili tra il discreto e il mediocre, ben lontane dall’eccellenza assoluta. Se fosse una canzone, sarebbe “Livin’ on a Prayer” di Bon Jovi. La preghiera di avere una Rossa da titolo, accettando di soffrire per un lungo periodo.
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Non ci sono dubbi in merito al fatto che Charles sia uno dei migliori piloti della F1 contemporanea. Il suo potenziale non è però ancora stato espresso completamente, come testimoniato dal dato di aver vinto “solo” 5 gare a fronte di ben 23 pole position! La domanda è quanto a lungo Leclerc sia disposto a “vivere su una preghiera”.
L’arrivo di Lewis Hamilton, fissato per il 2025, potrebbe cambiare molte cose. Il confronto diretto con il veterano britannico sarà uno dei temi forti della prossima stagione e potrebbe avere conseguenze impreviste, così come nessuno avrebbe mai previsto un trasferimento del trentanovenne inglese a Maranello.
I contratti, in fin dei conti, si possono rompere in anticipo. Hamilton ha scelto di chiudere la carriera in Ferrari, nell’auspicio di trovarla competitiva per fregiarsi di un nuovo titolo. Se dovesse andare male, pazienza. Ha già dimostrato tutto ciò che doveva dimostrare. Leclerc, di 12 anni più giovane e ancora privo di corone iridate, non può però accettare di vivere sperando all’infinito. Anche perché, come diceva Diego Abatantuono nel film Mediterraneo, “chi vive sperando…”
Dunque devozione sì, martirio no. Le alternative alla Ferrari, sinora, sono sempre mancate. Però chi può dire cosa riserverà il domani? Mercedes si guarderà sicuramente attorno, soprattutto se George Russell non dovesse maturare. Uno come Charles potrebbe fare gola a chi è affamato di successi. Come lo è lui, peraltro.