Formula 1
F1, Piola analizza la nuova Ferrari: “Ha un filo logico, riduzione del baricentro. Hamilton lo capisco”
Giorgio Piola ha analizzato nel dettaglio la nuova Ferrari SF24, la monoposto che prenderà parte al Mondiale F1 2024. L’esperto si è soffermato nel dettaglio sulla creatura di Maranello nel corso dell’ultima puntata di Sport2day Speciale Formula Uno, trasmissione del canale YouTube di OA Sport: “Non ci sono state grossissime sorprese, ma la conferma che devono aver fatto un lavoro di affinamento per mettere a punto quelli che erano i problemi della vettura dello scorso anno. In qualifica era competitiva ed era facile da adattare a tutte le piste, c’era il problema del comportamento in gara che era inferiore alla Red Bull“.
Giorgio Piola ha poi proseguito: “Non ci sono stati stravolgimenti, però si è lavorato tantissimo: il telaio è stato rifatto, le sospensioni sono state studiate per poter garantire un minor consumo delle gomme, dal punto di vista aerodinamico non è stato fatto un salto nel buio, ma c’è stato un lavoro di affinamento. Abbiamo sottolineato subito una piccola novità riguardo a un ulteriore soffiaggio nella zona in cui c’è quella presa che parte dalla parte inferiore del telaio, è rimasta una vasca con influssi secondo me di Aston Martin e non di Red Bull. Una monoposto che dovrebbe badare tanto all’efficienza aerodinamica e garantire un compromesso che non sbilanci i vari fattori che determinano poi il successo di una monoposto“.
Giorgio Piola ha poi svelato un paio di importanti novità: “È stato fatto un lavoro di allungamento di telaio e accorciamento del cambio, che ha permesso di abbassare il baricentro del carburante (importante avendo la scocca più lunga) e cambiare la posizione dei vari organi. L’accorciamento del cambio è facile perché c’è un grosso distanziale che separa la parte basica del cambio e l’attacco al motore. Mi aspettavo di vedere un cambio di sospensione posteriore perché mantenere la soluzione attuale crea maggiori ingombri nella zona bassa, dove invece Red Bull sta cercando di stringere. Si è basato tantissimo sulla riduzione pazzesca del baricentro, le masse delle sospensioni sono in basso, il serbatoio ha un baricentro più basso rispetto allo scorso anno: c’è tutto un filo logico e non abbiamo motivi per dubitare che siano andati nella direzione giusta. Nel complesso penso che abbiano imparato tanto dalla scorsa stagione. Come sempre a volte gli errori insegnano. Se non hanno voluto fare rivoluzioni un motivo ci sarà”.
A questo punto il mirino sarà fissato verso Sakhir, dove vivremo la tre-giorni di test pre-stagioni e il via del Mondiale 2024. “Tutti avranno la consapevolezza di non aver potuto sbagliare il progetto anche perché, sostanzialmente, questa vettura la porterai fino al 2025 prima del cambiamento di regolamento tecnico. Quando saremo in Bahrain tutti ingegneri saranno nella stessa situazione, ovvero saranno convinti di avere realizzato un ottimo lavoro, ma tutti avranno il punto di domanda. Solo dopo le prime giornate di prove inizieremo a capire i reali valori, ora è impossibile sbilanciarsi. Ad ogni modo, tre giorni di test sono davvero troppo pochi. Anzi, vedremo i primi correttivi solamente nel Gran Premio d’Australia, secondo appuntamento stagionale”.
Ultima battuta sulla grande notizia di questo primo scorcio di 2024: Lewis Hamilton in Ferrari. “Credo che la notizia potrebbe essere bella. Quando un sette volte campione del mondo decide di sbarcare a Maranello non può che fare piacere. Quello che non mi piace, però, è che si inizierà con una situazione non semplice per tutti dato che la rivoluzione avverrà solo nel 2025. Sarà complicato per tutti. Leclerc, Sainz, lo stesso Hamilton all’interno del team Mercedes. A livello umano dispiace per lo spagnolo che aveva lavorato molto bene sullo sviluppo e, non dimentichiamolo, aveva centrato l’unico successo ferrarista nel 2023. Non è bello annunciare tutto questo con un anno di anticipo. La scelta di Hamilton? Lo capisco. Anche se ha vinto tutto, come capita a molti, il fascino di vestire il rosso di Maranello è unico. Se vincesse anche in Ferrari la leggenda non gliela toglierebbe nessuno”.