Formula 1
F1, regolamento quasi congelato per il 2024-2025. Ma dal 2026 arriverà la rivoluzione…
Non c’è altro modo. Il Mondiale 2024 di F1 è ormai alle porte e di cambiamenti tecnici significativ non ce ne sono e così sarà anche per il 2025. Nell’era moderna del Circus, votata al Budget Cap e al contenimento dei costi, i grossi cambiamenti ormai sono rappresentati in maniera quasi esclusiva dal mutamento delle regole tecniche. Le forti limitazioni economiche e di intervento, infatti, rendono assai arduo per gli ingegneri cambiare “lo spartito” in corso d’opera, tenuto conto anche dell’assenza dei test in-season.
E dunque ci si prepara alla rivoluzione del 2026, ma sarà davvero tale? Ne aveva parlato il direttore tecnico della FIA, Nick Tombazis, che in un’intervista concessa ad AS aveva fissato i punti caratterizzanti delle nuove regole. Il motore avrà un rapporto diverso tra parte elettrica e a combustione (50/50) e peserà 30 kg in più rispetto all’attuale, ma verrà compensato dall’alleggerimento di altre parti della monoposto per arrivare a un peso della vettura inferiore agli 800 kg odierni.
“Avremo minor potenza nel motore a combustione, che passerà da 750 a 540 CV, ma aumenteremo quello elettrico da 200 a 470 CV. Quindi la potenza complessiva aumenterà rispetto all’attuale. Inizialmente si pensava che la gestione energetica della nuova power-unit non avrebbe soddisfatto le esigenze della vettura, ma si trattava di commenti prematuri“, aveva spiegato Tombazis.
Si punterà a un effetto dell’ala mobile “DRS” meno potente: “Ci sarà qualcosa di equivalente all’attuale DRS per permettere a una vettura di seguire quella che la precede e di attaccarla. Ma la forma di questo nuovo meccanismo deve ancora essere ben definita. Vedremo se si tratterà di un cambiamento sulla componente aerodinamica nei rettilinei, nelle curve o nel sistema energetico. Ci sono diverse opzioni sul tavolo e ne stiamo discutendo. Ma non vogliamo macchine che sorpassano senza difficoltà sui rettilinei. Vogliamo che arrivino vicine al punto di frenata“, ha chiarito il direttore tecnico.
Inoltre, in vista del 2026, si pensa di ridurre il carico aerodinamico e la resistenza per evitare che la monoposto che segue riceva aria sporca. Questo perché? Fare in modo che i piloti possano seguire la vettura che precede senza risentirne in termini di prestazione. “Avremo macchine più corte e più leggere di circa 40-50 kg. Per farlo, ridurremo il carico aerodinamico e la resistenza all’aria. Perderemo forse un paio di secondi a giro, ma non è un fattore che teniamo molto in considerazione. Anche se i secondi fossero cinque, non ci preoccuperemmo troppo“, aveva precisato Tombazis.