Atletica

Federico Riva: “La mononucleosi mi ha limitato. Ho scelto bene tra atletica e calcio”

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Federico Riva / Grana FIDAL

Ferdinando Savarese, conduttore della trasmissione Sprint2U, appuntamento settimanale in onda sul canale Youtube di OA Sport, ha avuto come ospite Federico Riva, campione italiano indoor su 1500 e 3000 metri, che ha parlato della sua carriera, dagli inizi al doppio titolo nazionale.

Gli inizi della carriera: “Io vengo dal calcio come tanti atleti, ho giocato per tre anni nelle giovanili della Roma e poi con con le gare scolastiche mi sono avvicinato all’atletica. Ho fatto anche per due anni calcio ed atletica insieme, però poi ho dovuto prendere una strada in quanto non era possibile fare entrambe le cose e quindi ho preso la decisione di intraprendere il percorso sportivo dell’atletica leggera e ad oggi posso dire di aver azzeccato la mia scelta. Nonostante il calcio sia sempre stato una grande passione“.

Sulla crescita del movimento: “Diciamo che negli ultimi anni l’atletica italiana è cresciuta veramente tanto. Lo si è visto tra Olimpiadi, Mondiali e tutte le manifestazioni. E poi l’atletica, a differenza di altri sport come appunto il calcio, essendo uno sport individuale regala emozioni difficili da descrivere. Perché un risultato arrivato dopo tanto sacrificio, dove appunto sei tu contro te stesso, quindi conta solo il lavoro che fai, quello che ti porti a casa poi è splendido dopo un lavoro del genere“.

I primi passi nell’atletica: “Sono cresciuto nel vivaio, nel settore giovanile delle Fiamme Gialle, a dodici anni e mezzo sono entrato a far parte delle giovanili per poi percorrere tutta la trafila e poi arrivare a vestire la maglia delle Fiamme Gialle, nelle quali sono entrato nel novembre 2021. Gli Europei 2021 li ho fatti quando non ero ancora nelle Fiamme Gialle, ma ancora nel settore giovanile“.

I motivi per cui nelle ultime stagioni non è riuscito ad esprimersi al meglio: “Per una serie di motivi all’aperto non ho mai avuto modo di esprimermi al meglio, in quanto due anni fa, dopo la stagione indoor, quando vinsi il titolo italiano sui 3000 metri, non sono riuscito ad allenarmi al meglio e ho corso il mio primo sub 03:40 sui 1500 a settembre, mentre l’anno scorso, dopo una stagione indoor importante, dove avevo gettato le basi per fare una bella stagione, ho preso la mononucleosi, che purtroppo mi ha tenuto ai box per la stagione estiva, però purtroppo io ho scoperto di avere la mononucleosi solo a luglio. Ho iniziato a gareggiare a marzo, le gare non sono andate al meglio, e io però non capivo il perché di questo, e quindi ho insistito, sono andato avanti, ho fatto delle analisi generali ed erano a posto, poi più avanti ho fatto delle analisi più approfondite ed ho scoperto di aver avuto la mononucleosi, che appunto mi ha fatto saltare la stagione all’aperto e anche i Mondiali, che erano un obiettivo alla portata, in quanto io prima della stagione estiva ero 39º nel ranking mondiale, e quindi con una stagione estiva, al netto dei risultati fatti nella stagione indoor, avrei magari potuto partecipare ai Mondiali di Budapest“.

La doppietta ai Campionati Italiani 1500-3000: “I 3000, essendo una gara che non correvo da due anni, erano un po’ un punto di domanda, poi dopo i 1500 non mi aspettavo una gara così anche sui 3000, perché fino ai 1000 è stata una gara molto tattica, e io mi ero preposto di fare una gara simil-1500, nel senso di stare lì e poi giocarmi le mie carte nel finale. Pietro dai 2000 in poi l’ha messa giù dura, perché comunque quel 2000 io l’ho corso in 5’04”, quindi è stata dura, però ho tenuto botta e ho potuto bissare questi due titoli italiani, che sono un bel mattoncino per la stagione estiva“.

IL VIDEO DELLA PUNTATA COMPLETA DI SPRINT2U

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