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Freestyle, i 16 anni di Flora Tabanelli: “La scuola mi aiuta nel mio percorso. Ascolto i consigli di mio fratello”

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Flora Tabanelli/LaPresse

Il freestyle è quasi sempre stata una disciplina invernale che vedeva l’Italia ai margini e con poche ambizioni. Adesso tutto sembra cambiato e gran parte del merito va dato ai due fratelli Tabanelli. In particolare Flora si è messa in luce come un talento cristallino che può davvero portare il nostro paese a raggiungere risultati ed obiettivi difficilmente pensabili solo qualche stagione fa. Il doppio oro alle Olimpiadi Giovanili di Gangwon ne è stata l’ultima conferma, ma anche il primo podio in carriera in Coppa del Mondo, rappresentano delle certezze per il futuro della giovanissima atleta azzurra.

Hai solo 16 anni e per la tua età hai già un ottimo palmarès, sei stata portabandiera e l’atleta italiana di spicco alle Olimpiadi Invernali Giovanili 2024, questo ti dà fiducia per il futuro o ti mette un po’ di pressione?
Questo fatto mi dà più fiducia, anche perché avendo fatto l’esperienza delle Olimpiadi giovanili ho capito meglio in cosa consistono le Olimpiadi, e a proposito delle gare sono contenta di avere mantenuto la concentrazione in una situazione di forte pressione. Questo mi è stato di grande insegnamento anche per i prossimi importanti appuntamenti”.

Ti senti pronta per giocarti una medaglia a Milano-Cortina 2026?
“In questo momento sento che devo migliorare molte cose. Sicuramente un mio obiettivo in questi prossimi anni è consolidare quello che già so fare, imparare nuovi trick ed essere molto più competitiva a livello internazionale”.

Da piccola praticavi altri sport, poi hai seguito tuo fratello Miro nello sci freestyle. Levaci una curiosità: se tuo fratello avesse fatto un’altra disciplina, ti saresti buttata lo stesso nel freestyle?
Ovviamente il fatto di avere seguito sempre da vicino mio fratello Miro è stato un elemento essenziale per la mia scelta. D’altra parte ho trovato nel freestyle lo sport che al meglio riuscisse a mettere insieme tutto ciò che amo, dagli sport sulla neve all’acrobatica, dalla pratica sul ghiaccio con salti e rotazioni al piacere che mi davano sport adrenalinici”.

La presenza di tuo fratello, anche lui atleta di livello internazionale, ti è utile per crescere e migliorare?
Certo! È come un maestro per me, facendo lo stesso sport riusciamo a confrontarci spesso e a capirci a vicenda. I suoi consigli sono sempre preziosi”.

Preferisci il Big Air allo Slopestyle?
“Sicuramente il Big Air è la disciplina nella quale riesco ad esprimermi al meglio essendo un solo salto, lo Slopestyle con più salti e strutture, per me è un po’ più difficile, sto lavorando per migliorare anche in questa disciplina ed essere competitiva”.

Come riesci a conciliare sport e studio?
“In questo mi è di fondamentale aiuto il fatto di essere iscritta allo Ski-College di Pozza di Fassa, una scuola che permette agli atleti di alto livello di conciliare impegni sportivi e attività didattica con tutor e insegnanti sempre disponibili”.

Come vedi in futuro il seguito del freestyle a livello mediatico?
“Il freestyle è uno sport nuovo e fino ad ora non molto seguito e conosciuto in Italia, ma credo che faremo del nostro meglio per riuscire a dare maggiore visibilità e a far conoscere sempre di più questo magnifico sport. Le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 saranno un’importante occasione per far appassionare il pubblico a questo sport e fare in modo che molti giovani possano avvicinarsi in sicurezza ad esso”.

Come programmerai il resto del 2024?
“Principalmente mi sto concentrando sulla preparazione per i Mondiali Junior in programma a Livigno a fine marzo, sono molto felice che siano in Italia e in particolare a Livigno, località che adoro e che come team mi sta supportando

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