Tennis

I migliori tennisti italiani di tutti i tempi

Quali sono i tennisti del nostro Paese più forti in assoluto? Dal passato al presente, ecco i migliori.

Pubblicato

il

Sinner / IPA Sport

Il tennis in Italia è uno sport seguito e praticato, ma nel corso della storia non sono stati tanti i campioni che si sono distinti sulla scena internazionale. Nonostante nel nostro Paese si tengano annualmente gli Internazionali di Roma, uno dei tornei più importanti al mondo, i nostri connazionali non hanno mai raggiunto la posizione numero 1 del ranking ATP.

Oggi tutte le speranze dei tifosi italiani sono riposte su Jannik Sinner, il giovane talento altoatesino che è già entrato nella storia di questo sport con diverse vittorie contro ogni pronostico dei bookmakers e degli esperti di scommesse tennis. Sinner può sicuramente continuare a sognare – e a far sognare – in grande, ma vediamo quali sono tutti i più forti tennisti italiani nella storia del tennis.

Nicola Pietrangeli

Il più grande italiano in assoluto nel tennis è sicuramente Nicola Pietrangeli, che ha giocato parte della sua carriera prima dell’inizio dell’era Open. In questo periodo, più precisamente nel triennio dal 1959 al 1961, ha occupato la più alta posizione di sempre per un italiano nel ranking (relativo ai non professionisti), cioè il numero 3 del mondo.

È l’unico giocatore italiano in grado di vincere due prove del Grande Slam, tra l’altro consecutive, ma anche tre edizioni del torneo di Monte Carlo e due edizioni degli Internazionali d’Italia. Nel singolare Pietrangeli ha vinto 48 tornei internazionali e detiene attualmente il record di incontri disputati e vinti in Coppa Davis tra singolare e doppio (rispettivamente 164 presente e 120 vittorie). In questo torneo, oltre a due argenti, ha conquistato la prima Coppa Davis della storia in qualità di capitano non giocatore nel 1976.

L’elenco dei record di Nicola Pietrangeli non è finito qui. Detiene infatti il primato per quanto riguarda i titoli italiani assoluti, tra singolare e doppio, a quota 22, me è anche l’unico tennista italiano ad aver vinto due edizioni del Roland Garros, di cui una anche in doppio (ulteriore record). La lista è davvero lunga e, a rimarcare il fatto che è l’italiano più forte di sempre, c’è la sua presenza nella International Tennis Hall of Fame (unico connazionale ad essere stato inserito).

Adriano Panatta

Un altro mito del tennis italiano è certamente Panatta, forse uno dei giocatori che più hanno rappresentato questo sport nella nostra cultura di massa. Al di là dei risultati di altissimo livello, Adriano Panatta ha avuto il merito di far avvicinare moltissimi connazionali al tennis, sia come tifosi sia come praticanti, grazie al suo leggendario gioco elegante, oltre che vincente.

Il tennista romano ha conquistato dieci titoli ATP (su un totale di 26 finali giocate), un risultato che lo rende il secondo italiano con più vittorie in assoluto dietro a Jannik Sinner. Nel 1976, il suo anno migliore, ha raggiunto la posizione numero 4 nel ranking, record per un tennista italiano dall’introduzione della classifica computerizzata (eguagliato da Sinner nel 2023). Lo stesso anno vinse agli internazionali d’Italia e al Roland Garros, unico tennista italiano ad esserci riuscito nella stessa stagione. Sempre nel 1976 contribuì alla prima vittoria della Coppa Davis da parte della nazionale italiana.

Il talento cristallino di Panatta si evince anche dal fatto che è stato l’unico atleta al mondo capace di battere sulla terra rossa del Roland Garros il leggendario Björn Borg, sei volte vincitore del torneo. Anche nel caso di Panatta, l’elenco dei record, soprattutto italiani, è davvero lunghissimo.

Jannik Sinner

Se con i primi due tennisti italiani più forti di sempre abbiamo parlato del passato, con Jannik Sinner torniamo al presente. Il tennista di San Candido è già considerato tra i migliori italiani di tutti i tempi, nonostante abbia appena 22 anni. D’altronde il suo palmares lo colloca già ai vertici del tennis nazionale, con undici tornei ATP conquistati che lo rendono l’italiano più vincente nell’era Open.

L’altoatesino, che già si era distinto in anni recenti, ha fatto capire al mondo di che pasta è fatto battendo Djokovik alle ATP Finals di novembre 2023 e arrivando poi in finale sempre con il campione serbo, ma senza riuscire a ripetere l’impresa. Nello stesso anno contribuisce alla conquista anche la seconda Coppa Davis nella storia italiana, dopo 47 anni.

Ma è a inizio 2023 che arriva il primo titolo Slam della sua carriera, agli Australian Open e anche un’altra vittoria contro Djokovic. Attualmente Sinner è alla posizione numero 4 del mondo (record condiviso con Panatta come detto sopra), ma vista la giovane età ci sono le premesse per puntare ancora più in alto. La storia di questo campione nostrano deve ancora essere scritta.

Corrado Barazzurri

Protagonista alla storica Coppa Davis del 1976, Barazzurri è stato un tennista di vertice nel corso degli anni ’70. Durante la sua carriera ha conquistato cinque titoli del circuito maggiore su un totale di tredici finali disputate e ha raggiunto la posizione numero 7 del ranking, quarto miglior piazzamento per un italiano dall’introduzione del calcolo computerizzato. Inoltre, è uno dei soli quattro connazionali ad essersi qualificati almeno una volta alle finali del Masters.

È inoltre l’unico tennista italiano ad aver vinto tre tornei ATP nella stessa stagione su tre superfici diverse, ad aver giocato una semifinale degli US Open su terra verde e ad aver giocato 14 semifinali ATP in una sola stagione (1978). Barazzurri dopo il ritiro è diventato allenatore e tra i suoi allievi c’è anche Fabio Fognini, che è arrivato alla posizione numero nove del ranking.

Exit mobile version