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Il ritorno di Jannik Sinner: “A Rotterdam con un team più ristretto. Le critiche ci saranno sempre”

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Jannik Sinner
Sinner / IPA Agency

Jannik Sinner si appresta a fare il proprio ritorno in campo dopo aver vinto gli Australian Open. Il tennista italiano sarà la testa di serie numero 1 al torneo ATP 500 di Rotterdam, che andrà in scena sul cemento della località olandese dal 12 al 18 febbraio. Il fuoriclasse altoatesino si presenterà da Campione Slam per la prima volta in carriera ed esordirà al primo turno contro il padrone di casa Botic van de Zandschulp, già sconfitto al debutto sul cemento di Melbourne.

Il classe 2001 occupa attualmente il quarto posto nel ranking ATP, ma se dovesse vincere il torneo diventerebbe il numero 3 al mondo operando il sorpasso nei confronti del russo Daniil Medvedev. L’azzurro è intervenuto nella conferenza stampa della vigilia e si è soffermato su un tema molto sentito come quello delle critiche, ricevute soprattutto in occasione della decisione di non prendere parte alla fase a gironi di Coppa Davis a settembre, salvo poi risultare trascinante nella fase conclusiva a novembre.

Il nostro portacolori è stato molto chiaro: “Le critiche ci sono e ci saranno sempre, non puoi fare contenti tutti. Devi affrontarle con la giusta mentalità. Nel 2022 avevo perso contro Carlos Alcaraz allo US Open in cinque set. Avevamo finito tardi poi ero andato in Davis, ma non avevo giocato al 100%. Stavolta la situazione non era uguale, ma simile. Ho pensato che fosse meglio lasciare che giocassero gli altri per arrivare pronto alla fine della stagione. A Malaga ho dato il 100%“.

L’azzurro ha parlato anche del sorteggio a Rotterdam:Non è facile. Botic è un avversario duro. Non guardo oltre in tabellone, mi concentro sul primo turno. Credo che giocherò mercoledì, per cui ho ancora un po’ di tempo per preparare il match“. Un paragone anche con il confronto andato in scena a Melbourne, dove si giocò all’aperto: “Giocare indoor è totalmente diverso. Botic è un ottimo giocatore, lo rispetto molto. Il pubblico chiaramente sarà per lui, ma ci sarà una bella atmosfera e sarà un piacere per me farne parte. Di solito mi piace giocare al coperto, qui il campo è abbastanza veloce. Entrambi proveremo a servire al meglio, poi vedremo come andrà“.

Un passaggio anche sullo staff che lo accompagnerà in questa trasferta: “Ci saranno Simone Vagnozzi e Giacomo Naldi. Poi a Indian Wells, che è un torneo più grande, ci saranno anche Darren Cahill e Umberto Ferrara. Ogni tanto mi piace essere in un torneo con un team più ristretto. Si parla anche di più quando magari sei a tavola o giochi a carte“.

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