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Festival di Sanremo

LIVE Sanremo 2024, serata finale in DIRETTA: trionfa Angelina Mango! Geolier e Annalisa sul podio

Pubblicato

il

Amadeus e Fiorello/Shutterstock

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LE PAGELLE DELLA FINALE MINUTO PER MINUTO

COME FUNZIONANO LE GIURIE E IL TELEVOTO

2.38: La nostra diretta finisce qui. Grazie per averci seguito, appuntamento alla prossima edizione. Grazie! Buonanotte

2.37: Primo posto per Angelina Mango, secondo posto per Geolier, terza Annalisa

2.35: Angelina Mango ricanta La noia! Grande carica della vincitrice del Festival

2.33: Angelina Mango rapresenterà l’Italia all’Eurovin Song Contest in programma a Stoccolma. E’ il momento dei ringraziamenti

2.31: Angelina Mango è una delle più giovani vincitrici di Sanremo, la più giovane resta Gigliola Cinquetti, ospite quesdta sera sul palco dell’Ariston

2.30: il VINCITORE della 64ma edizione del Fesival di Sanremo è ANGELINA MANGO!!!!

2.29: Terzo posto: Annalisa

2.29: Quarto posto Ghali

2.28: Quinto posto: Irama

2.28: Ci siamo, tutto pronto per la classifica finale

2.23: Premio Giancarlo Bigazzi alla composizione musicale: Angelina Mango

2.21: Miglior testo Sergio Bardotti: Fiorella Mannoia

2.20: Premio della Sala Stampa a Loredana Bertè, Premio Sala Stampa ad Angelina Mango

2.19: Stop al televoto. E’ il momento dei premi speciali

2.05: Sul palco dell’Ariston c’è Lazza che canta 100 messaggi

1.59: In onda gli highlights dei 5 finalisti

Si qualificano per la finale: Irama, Ghali, Annalisa, Angelina Mango e Geolier

10) Alfa, 9) Alessandra Amoroso, 8) Il Volo, 7) Loredana Bertè, 6) Mahmood

20) Dargen D’Amico, 19) Negramaro, 18) Santi Francesi, 17) Mr. Rain, 16) The Kolors, 15) Fiorella Mannoia, 14) Emma, 13) Diodato, 12) Il Tre, 11) Gazzelle

30) fred De Palma, 29) Sangiovanni, 28) BNKR 44, 27) La Sad, 26) Maninni, 25) Renga Nek, 24) Clara, 23) Rose Villain, 22) Big Mama, 21) Ricchi e Poveri

1.53: C’è la classifivic a definitiva. I primi 5 si giocheranno la vittoria

1.44: Pippo Balestrieri, direttore di Palco riceve il premio Città di Sanremo

1.42: Stop al televoto

1.36: Rose Villain ha prima di tutto una gran bella voce e il pezzo la mette in risalto, poi si va di tormentone e ci può anche stare. Aspettiamo l’asticella più alta

1.35:  Il “Click boom!” nel titolo rappresenta il suono di un colpo di pistola, poiché è un «amore che è come un proiettile». Il brano inizia quasi come una ballata, ma poi esplode in un ritornello ritmato con effetti “onomatopeici” in cui il cuore fa «boom boom» e un’auto che riunisce due amanti fa «vroom vroom». Una frase da ricordare è: «Ti ho fatto entrare nel mio disordine».

“Click boom!” – Rose Villain – Testo

di D. Petrella – R. Luini – D. Petrella – A. Ferrara

Ed. Universal Music Publishing Ricordi/Garage Days/Sugarmusic/ Me Next/Cash and Carter – Milano – Napoli – Milano

Non riesco più ad essere lucida

Il cuore parla e dice stupida

E ti rincorro per la strada

Anche se è vuota e buia

Se non m’importa di te

Non m’importa di me

Piove sopra una lacrima

Perché ho bisogno di te

Giuro stavolta è l’ultima

Ti ho fatto entrare nel mio disordine

Senza di te non ho niente da perdere

E non ho mai avuto paura del buio

Ma di svegliarmi con accanto qualcuno

Per me l’amore è come un proiettile

Ricordo ancora il

Suono click boom boom boom

Senti il mio cuore fa cosi boom boom boom

Corro da te sopra la mia vroom vroom vroom

Prendi la mira baby click boom boom boom

Boom boom boom

Sai che dentro ho un mare nero che s’illumina?

Sei capace a trasformare il male in musica

E ti ritrovo ovunque vada

Nelle canzoni e in autostrada

Perché sei la mia condanna

E la cura

Se non m’importa di te

Non m’importa di me

Piove sopra una lacrima

Perché ho bisogno di te

Giuro stavolta è l’ultima

Ti ho fatto entrare nel mio disordine

Senza di te non ho niente da perdere

E non ho mai avuto paura del buio

Ma di svegliarmi con accanto qualcuno

Per me l’amore è come un proiettile

Ricordo ancora il

Suono click boom boom boom

Senti il mio cuore fa cosi boom boom boom

Corro da te sopra la mia vroom vroom vroom

Prendi la mira baby click boom boom boom

Boom boom boom

Giuro che se l’universo

Dovesse finire stanotte

Ti seguirei sull’Everest

Con tutte le ossa rotte

E ti ritrovo ovunque vada

Nelle canzoni e in autostrada

Dove c’è elettricità

Ti ho fatto entrare nel mio disordine

Senza di te non ho niente da perdere

E non ho mai avuto paura del buio

Ma di svegliarmi con accanto qualcuno

Per me l’amore è come un proiettile

Ricordo ancora il

Suono click boom boom boom

Senti il mio cuore fa cosi boom boom boom

Corro da te sopra la mia vroom vroom vroom

Prendi la mira baby click boom boom boom

Boom boom boom

1.34:  ROSE VILLAIN

Rose Villain fa il suo debutto come concorrente al Festival di Sanremo nel 2024, dopo aver già calcato il palco dell’Ariston nell’edizione del 2023, dove si è esibita in un memorabile duetto con Rosa Chemical. L’artista milanese, che attualmente risiede negli Stati Uniti, ha lanciato il suo primo album in studio, intitolato “Radio Gotham”, agli inizi del 2023. Nel corso degli anni precedenti, Rose ha consolidato la sua presenza nel panorama musicale attraverso collaborazioni di spicco con artisti del calibro di Salmo, Gué Pequeno, Luchè, Annalisa e Achille Lauro.

1.33: La quota goliardica del festival è ben rappresentata dai Bunker. Attenzione perchè il ritornello è molto orecchiabile

1.31: “Governo punk” è avvolto in un amalgama di pop e rock, e nel testo ricco di accostamenti ironici (ad esempio, «Ti pettini i capelli con una calibro 9»), fa chiari riferimenti a icone del mondo musicale come Blur e i Queen. I Bnkr44 proclamano: «Scrivo dentro un garage, la mia testa è un collage». Attenzione al ritornello martellante con il coro “eh eh eh eh”.

“Governo punk” – Bnkr44 – Testo

di D. Lombardi – D. Caponi – A. Locci – P. Serafini –

M. Vittiglio – J. Ettorre – D. Lombardi – J. Adamo

Ed. Puro/Universal Music Publishing Ricordi/Jet Music Publishing – Milano – Bologna

Dammi una città, un governo punk

Sono un Dio che ha una regina da salvare

(Sotto il temporale)

Dammi la metà di un cachet da star

Un’identità, ma da cui possa scappare

(Fammi vergognare)

Parliamo da soli in una notte di prigione

Con gli occhi spalancati e le labbra di silicone

Dammi un po’ di te, un pezzo dei Blur, un locale da spaccare

(Fammi vergognare)

(Perché) in giro non c’è niente di che

In provincia la nebbia è la stessa dal 2003

Scrivo dentro un garage

La mia testa è un collage

Di canzoni e momenti tristi

Ho finito le chance

Per chiederti se

Mi porti via da me

Via da me

Via da me

Dai miei incubi e dai miei vizi

(Un, due, tre, qua-)

C’è una novità, un governo punk

L’anno che verrà me ne vado un anno al mare

(Sotto il temporale)

Stamattina io mi lavo i denti col gin

Metto i soliti jeans

Sono un nomade in un attico chic

(Ma non abitavi a Beverly Hills?)

Ti pare

Parliamo d’amore in mezzo a una rivoluzione

Ti pettini i capelli con una calibro 9

Metti un altro film, un pezzo dei Queen

Metti che finisce male?

(Ma non ci pensare)

(Perché) in giro non c’è niente di che

In provincia la nebbia è la stessa dal 2003

Scrivo dentro un garage

La mia testa è un collage

Di canzoni e momenti tristi

Ho finito le chance

Per chiederti se

Mi porti via da me

Via da me

Via da me

Dai miei incubi e dai miei vizi

Governo punk

Questa città sembra una maledizione

Restiamo qua, fermi a guardare

Un tramonto in televisione

Governo punk

Questa città sembra una competizione

Restiamo qua, fermi a guardare La nostra generazione

(Un, due, tre, qua-)

Scrivo dentro un garage

La mia testa è un collage

Di canzoni e momenti tristi

Ho finito le chance

Per chiederti se

Mi porti via da me

Via da me

Via da me

1.30: I Bnker44 sono una vivace boyband composta da sei talentuosi cantanti, ognuno con la propria personalità unica e il proprio stile distintivo:

Caph (Marco Vittiglio): 24 anni

Fares (Pietro Serafini): 24 anni

Erin (Dario Lombardi): 23 anni

Faster (Andrea Locci): 22 anni

Piccolo (Duccio Caponi): 21 anni

JnX (Jacopo Adamo): 21 anni

Ghera (Gherardo Stagi): 24 anni

La loro collaborazione artistica si traduce in un mix affascinante di voci e stili che li rendono un gruppo unico nel suo genere. Nel corso dell’anno precedente, hanno calcato il palco dell’Ariston nella serata delle cover, accompagnando Sethu, proveniente da Sanremo Giovani 2022, con una vibrante interpretazione di “Charlie fa surf” dei Baustelle.

Il loro percorso artistico è stato ulteriormente sottolineato durante Sanremo Giovani 2023, quando hanno raggiunto una posizione di rilievo presentando il brano “Effetti Speciali”. La loro presenza tra i migliori tre conferma la loro crescente popolarità e il talento che hanno portato al pubblico italiano. L’energia e l’entusiasmo dei Bnker44 promettono di contribuire in modo significativo alla scena musicale italiana nei prossimi anni.

1.28: Un pezzo già bello e pronto per l’estate, quello di Clara. Non è un capolavoro, sia chiaro. Ma si balla e si canta

1.26: “Diamanti grezzi” si apre con un’introduzione orchestrale coinvolgente, sostenuta dalla brillante voce di Clara, ma si trasforma successivamente in un brano dal ritmo più incalzante, arricchito da sonorità contemporanee. «Cosa siamo noi? Solo diamanti grezzi». Una frase pronta da annotare sul diario: «Perdiamo tutto, l’amore è una sala slot».

“Diamanti grezzi” – Clara – Testo

di A. La Cava – C. Soccini – F. Catitti – A. La Cava – C. Soccini Ed. Universal Music Publishing Ricordi/Starpoint International Milano – Roma

Siamo caduti più in basso come le cascate

Cercando di prendere il volo sopra queste case

Ho visto in amore persone un po’ troppo sfacciate

Ferirsi lasciandosi le ali spezzate

Dimmelo te se ti piace

Ma si spezza la corda

Ci resta poco o nulla

Ma siamo ancora a galla

Chissà perché

Siamo la prima volta

Quella che non si scorda

Quel bacio con la lingua

Che fa paura

Scendo tra 24 ore

Cerco per strada l’amore

Aspetto uno su un milione

Te lo ricordi

Cosa siamo noi

Solo diamanti grezzi

Cadono in mille pezzi

Di una storia sola

Dove andremo poi

Se corriamo a fari spenti

Non siamo più gli stessi

Non sappiamo ancora

Fare a meno di parole che quando si schiantano lasciano il segno

Corrono sopra i 300

In mezzo alle strade del centro

Non saremo mai

Quello che poi ti aspetti

Oro nei fallimenti

Solo diamanti grezzi

Cosa c’è da capire

Che forse tradire non è il modo giusto

Fa solo soffrire

Alla fine

Il mare è più bello quando non sta fermo

E ti fa sentire

Meno solo meno solo meno solo

Meno vuoto meno vuoto ma

Ma si spezza la corda

Ci resta poco o nulla

Ma siamo ancora a galla

Chissà perché

Siamo la prima volta

Quella che non si scorda

Quel bacio con la lingua

Che fa paura

Cosa siamo noi

Solo diamanti grezzi

Cadono in mille pezzi

Di una storia sola

Dove andremo poi

Se corriamo a fari spenti

Non siamo più gli stessi

Non sappiamo ancora

Fare a meno di parole che quando si schiantano lasciano il segno

Corrono sopra i 300

In mezzo alle strade del centro

Non saremo mai

Quello che poi ti aspetti

Oro nei fallimenti

Solo diamanti grezzi

Perdiamo tutto

L’amore è una sala slot

Mi gioco tutto

Da quando non ricordi più

Cosa siamo noi

Solo diamanti grezzi

Cadono in mille pezzi

Di una storia sola

Dove andremo poi

Se corriamo a fari spenti

Non siamo più gli stessi

Non sappiamo ancora

Fare a meno di parole che quando si schiantano lasciano il segno

Corrono sopra i 300

In mezzo alle strade del centro

Non saremo mai

Quello che poi ti aspetti

Oro nei fallimenti

Solo diamanti grezzi

1.24: Clara Soccini ha trionfato a Sanremo Giovani 2023 con il brano intitolato “Boulevard”, un omaggio affettuoso dedicato a sua madre e co-scritto con Daniele Magro, noto ex concorrente di X Factor, attualmente affermato autore di brani per artisti di spicco come Noemi, Emma Marrone e Marco Mengoni. La vittoria a Sanremo Giovani rappresenta un importante passo avanti nella carriera musicale di Clara, evidenziando il suo talento e la sua abilità nel creare significative composizioni.

Oltre alla sua promettente carriera musicale, Clara Soccini si distingue anche come modella e attrice. Ha preso parte alla popolare serie televisiva Rai Mare Fuori, interpretando il carattere di Crazy J. Questa poliedricità artistica conferisce a Clara un profilo eclettico, dimostrando la sua versatilità e capacità di eccellere in diversi ambiti artistici. La sua vittoria a Sanremo Giovani 2023 sottolinea il suo impegno e il suo successo nel perseguire con successo la sua passione per la musica.

1.19: Sarà anche l’ora ma il pezzo di Sangiovanni anche al terzo/quarto ascolta risulta impalpabile. Sangio… riprova, sarai più fortunato

1.17: “Concludimi” rappresenta un brano di Sangiovanni, in cui egli si autografa il testo in modo indipendente. In questa melodia, che si basa su una trama sonora caratteristica dell’r&b, Sangiovanni compone una missiva nella quale riconosce le proprie imperfezioni e gli equivoci commessi: nel ritornello, si legge, «Lascia che percepire quanto sono carente, quanto ho trascurato il rispetto non confessandoti la verità».

“Finiscimi” – Sangiovanni – Testo

di sangiovanni – P. Miano – F. Campedelli – A. Ferrara – F. Vaccari Ed. Sugarmusic/Roof Top/So Much Love Publishing/Me Next/ Cash and Carter – Milano – Burbank – Milano

Ti ho scritto mille lettere e non dirti neanche una parola

Le tue le conservo ancora

Che cosa penserai

Chissà cosa farai

Scarabocchi sui miei libri

Mi leggi tra le righe

Non riesco più a gestirmi

Io non so come si controllano le emozioni

Perciò delle volte ho fatto un po’ il coglione

Non abituarti

Sono soltanto un bugiardo

Con gli errori commessi ci farò una collezione

Negli occhi vedrò solo le allucinazioni

Tu che non mi ami

E io ancora che ti chiamo

Per dirti

Finiscimi

Fammi sentire quanto sono pessimo

Quanto ti ho mancato di rispetto di rispetto

Non dicendoti la verità

Capiscimi

A mia discolpa dico che ero perso

Ho dato comunque tutto me stesso tutto me stesso ancora adesso ancora adesso

Ho scritto mille inizi per non doverti lasciare sola

Non ti vedevo pronta

Non avevo il coraggio

Di fare questo passo

E ora che l’abbiamo fatto

Capisco che ho lasciato

Con cosa son rimasto

Con ‘sta nostalgia del cazzo

Io non so come si controllano le emozioni

Perciò delle volte ho fatto un po’ il coglione

Non abituarti

Sono soltanto un bugiardo

Con gli errori commessi ci farò una collezione

Negli occhi vedrò solo le allucinazioni

Tu che non mi ami

E io ancora che ti chiamo

Per dirti

Finiscimi

Fammi sentire quanto sono pessimo

Quanto ti ho mancato di rispetto di rispetto

Non dicendoti la verità

Capiscimi

A mia discolpa dico che ero perso

Ho dato comunque tutto me stesso tutto me stesso ancora adesso ancora adesso

Non basterà se ti chiederò scusa per riaverti con me

Non basterà se ti scrivo una lettera questa è l’ultima

Capiscimi

A mia discolpa dico che ero perso

Ho dato comunque tutto me stesso tutto me stesso ancora adesso an

1.16: Sangiovanni, nome d’arte di Giovanni Pietro Damian, è un giovane artista nato a Vicenza nel 2003, molto amato dal pubblico. La sua ascesa alla ribalta è iniziata nel 2021 grazie alla sua partecipazione al programma “Amici” di Maria De Filippi, dove ha trionfato nella categoria cantanti e si è classificato secondo nella classifica generale.

Da quel momento, Sangiovanni ha continuato a riscuotere successi in rapida successione, con brani come “Farfalle”, “Scossa”, “Fluo” e “Mon amie freestyle”. Nel corso dell’anno passato, ha collaborato con Mr Rain nel brano “La fine del mondo” e nella riedizione di “Fatti rimandare dalla mamma a prendere il latte” con Gianni Morandi, quest’ultimo presentato come ospite al Festival di Sanremo dello scorso anno.

Dopo essersi piazzato al quinto posto a Sanremo nel 2022 con “Farfalle”, Sangiovanni si prepara a tornare in gara all’Ariston nel 2024. La sua partecipazione rappresenta un altro capitolo importante nella sua carriera in continua ascesa, e il suo ritorno al palco di Sanremo suscita sicuramente grande attesa e interesse da parte del pubblico.

1.09: Non particolarmente originale il pezzo di Fred De Palma, un elettro-pop che non aggiunge granchè all’edizione attuale

1.06: “Il cielo non ci vuole” è un brano velocissimo, che non concede un attimo di tregua e che, nelle sonorità, attinge al mondo del pop latino e, in modo più evidente, alla dance. «E invece di tenerti lontana da me, ti ho fatta solo piangere» canta Fred, ma anche un amore difficile, se è vero, può resistere a tutto. Fate attenzione a un’inattesa citazione di De Andrè.

“Il cielo non ci vuole” – Fred De Palma – Testo

di J. Ettorre – F. Palana – J. Boverod – J. Ettorre

Ed. Universal Music Publishing Ricordi/Jet Music Publishing/ MZ Management/Platinum Squad Independent Label/Hydea Milano – Bologna – Milano

Mi hai dato un bacio sopra la bocca

Come se fosse stata davvero l’ultima volta

Una storia finisce se non c’è nessuno

Che la racconta

Mi guardi come se il futuro fosse alla porta

E tu fossi fuori a gridare e nessuno ti ascolta

Giurami che anche per te non è destino

Vorrei cancellare ogni frase di quello che scrivo

Lasciarmi cadere nel vuoto per sentirmi vivo

Anche solo per un attimo

Rincorrere ancora quel brivido

Sarà fantastico

Morire ancora per te

Ma tu promettimi che

Staremo bene anche all’inferno

Il cielo non ci vuole

Pieni di rimpianti fino all’overdose

E invece di tenerti lontana da me

Ti ho fatta solo piangere, piangere

Dai non essere triste

Che mi fai stare male

Alla fine il dolore sparisce

Come il sole nel mare

A parte tenerci davvero, cosa ci rimane

Più spazio per essere soli,

Senza mai più essere noi

Giurami che anche per te non è destino

Vorrei cancellare ogni frase di quello che scrivo

Lasciarmi cadere nel vuoto per sentirmi vivo

Anche solo per un attimo

Rincorrere ancora quel brivido

Sarà fantastico

Morire ancora per te

Ma tu promettimi che

Staremo bene anche all’inferno

Il cielo non ci vuole

Pieni di rimpianti fino all’overdose

E invece di tenerti lontana da me

Ti ho fatta solo piangere, piangere

Questo amore è una sparatoria

Con le tue armi puntate verso di me

Sparami adesso sparami ora

Ma tu promettimi che

Staremo bene anche all’inferno

Il cielo non ci vuole

Pieni di rimpianti fino all’overdose

E invece di tenerti lontana da me

Ti ho fatta solo piangere, piangere

Il cielo non ci vuole

Pieni di rimpianti fino all’overdose

E anche se ti ho dato tutto di me

Ti ho fatta solo piangere, piangere

1.05: FRED DE PALMA

Fred De Palma, il cui nome anagrafico è Federico Palana, è nato a Ceva il 3 novembre 1989. La sua carriera musicale è stata caratterizzata da sei album da solista e due con il gruppo Royal Rhymes. La sua versatilità artistica si è espressa attraverso numerose collaborazioni con artisti di spicco, tra cui Marracash, Shade, Ana Mena, Takagi & Ketra e Lazza.

Nonostante le numerose esperienze nel panorama musicale italiano, la partecipazione di Fred De Palma a Sanremo segna un momento significativo, rappresentando la sua prima apparizione nel prestigioso festival.

1.01: Un po’ melenso il pezzo di Mr. Rain che con questa formula ha avuto grande successo e dunque perchè cambiare? Perchè non è detto che seguire un filone sia sempre una scelta vincente…

1.00: Mr.Rain dimostra ancora una volta la sua versatilità presentando un altro brano pop di innegabile efficacia. Il brano trae ispirazione dalla storia di un lutto famigliare, come specificato dall’artista in una nota stampa, ma racconta soprattutto di un amore capace di tutto, persino di fermare il mondo, «anche se dura un secondo come le comete». L’artista dipinge un sentimento che sfida persino la gravità, rappresentato dall’immagine del titolo: “Due altalene” sospese nel cielo.

“Due altalene” – Mr.Rain – Testo

di M. Balardi – L. Vizzini

Ed. BMG Rights Management (Italy)/Mr. Rain – Milano

Parlarti di quello che sento mi sembra impossibile

Perché non esistono parole per dirti cosa sei per me

Tu mi hai insegnato a ridere

Tu mi hai insegnato a piangere

L’ho imparato con te che certe volte un fiore cresce anche nelle lacrime

Ma non è facile

Se non sei con me

Io e te fermiamo il mondo quando siamo insieme

Anche se dura un secondo come le comete

Griderò, griderò il tuo nome fino a perdere la voce

Sotto la pioggia sotto la neve

Sospesi in aria come due altalene

Quante volte ci siamo trovati sul fondo

Passando da un incubo a un sogno

Anche un’alba diventa un tramonto a seconda di dove ti trovi nel mondo

Non c’era nessuno intorno

Però c’eri tu lo ricordo

Mi hai curato quelle cicatrici che non può guarire nemmeno l’inchiostro

Ti tengo per mano

Anche se cadiamo vado ovunque vai

Andiamo lontano in un posto che non abbiamo visto mai

In mezzo al temporale abbiamo unito i nostri lividi come due oceani indivisibili

Ma non è facile

Se non sei con me

Io e te fermiamo il mondo quando siamo insieme

Anche se dura un secondo come le comete

Griderò, griderò il tuo nome fino a perdere la voce

Sotto la pioggia sotto la neve

Sospesi in aria come due altalene

È come nelle favole ogni volta tornerò da te

Forse nessuno ci crede

E vincerò solo con te tutte le guerre dentro me

Impareremo a cadere

Io e te fermiamo il mondo quando siamo insieme

Anche se dura un secondo come le comete

Griderò, griderò il tuo nome fino a perdere la voce

Sotto la pioggia sotto la neve

Sospesi in aria come due altalene

0.59: MR. RAIN

Dopo il notevole debutto al Festival di Sanremo nel 2023 con la canzone “Supereroi”, che gli ha valso il terzo posto nella classifica generale, Mr Rain si appresta a ritornare sul palco dell’Ariston anche nell’edizione 2024 della prestigiosa kermesse canora. Il talentuoso 32enne, originario di Desenzano del Garda e con il nome anagrafico Mattia Balardi, ha rilasciato il suo ultimo album, intitolato “Fragile”, nel 2022. Nel corso del 2023, ha collaborato con Sangiovanni, anch’esso partecipante a Sanremo nel 2024, nel brano intitolato “La fine del mondo”. Con il suo stile distintivo e le performance coinvolgenti, Mr Rain si prepara a offrire un’altra memorabile esibizione al pubblico del Festival di Sanremo.

0.50: La quota “alternativa” del Festival è rappresentata da La Sad. Scarse qualità vocali, punk all’acqua di loro, pezzo banalotto. Grida assortite, si pensa? Forse…

0.48:  Nel testo di “Autodistruttivo”, ciò che è autodistruttivo è il destino, ma anche l’amore, descritto come qualcosa che «spacca il cuore a metà». Il gruppo dà voce a chi si sente emarginato dalla massa e a coloro che non riescono a trovare un legame duraturo: «Nessuno resta per sempre tranne i tattoo sulla pelle».

“Autodistruttivo” – La Sad – Testo

di R. Zanotti – F. E. Clemente – M. Botticini – E. Fonte –

R. Zanotti – M. Paganelli – M. Botticini

Ed. BMG Rights Management (Italy)/Tuttomoltobenegrazie Milano – Padova

E sto nella sad!

Questa è la storia di un’altra vita sprecata

Di un figlio triste appena scappato di casa

Lui è cresciuto in fretta dopo un’infanzia bruciata

Con sua madre che urlava, il padre che lo picchiava

Per loro non ha senso credere nei sogni

Ma lui sa che il suo tempo vale molto più dei soldi

E vive sotto effetto per scappare dai ricordi

Di un angelo sui tacchi col diavolo negli occhi

L’amore spacca il cuore a metà

Ti lascia in coma dentro il solito bar

Nessuno resta per sempre tranne i tattoo sulla pelle

Prendo qualcosa se qualcosa non va

E vomito anche l’anima per sentirmi vivo dentro ‘sto casino

Affogo in una lacrima perché il mio destino è autodistruttivo

E prendo a pugni lo specchio io non ci riesco a cambiare chi vedo riflesso

Il tuo cuore è di plastica e starti vicino è autodistruttivo

Questa è la storia di un mare di delusioni

E affoghi fino a quando non provi emozioni

Lui ha imparato come si sopravvive là fuori

Molto più dagli errori che dai suoi professori

L’amore spacca il cuore a metà

Ti lascia in coma dentro il solito bar

Nessuno resta per sempre tranne i tattoo sulla pelle

Prendo qualcosa se qualcosa non va

E vomito anche l’anima per sentirmi vivo dentro ‘sto casino

Affogo in una lacrima perché il mio destino è autodistruttivo

E prendo a pugni lo specchio io non ci riesco a cambiare chi vedo riflesso

Il tuo cuore è di plastica e starti vicino è autodistruttivo

E sono solo uno dei tanti

Col sorriso triste e con gli occhi stanchi

Che non riesce più a fidarsi degli altri

Con una mano mi abbracci e con l’altra mi ammazzi

E sono stato sempre quello solo

Perché non sono mai stato come loro

Che hanno lo sguardo pieno d’odio e il cuore vuoto

Il nostro amore maledetto mi mancherà in eterno

E vomito anche l’anima per sentirmi vivo dentro ‘sto casino

Affogo in una lacrima perché il mio destino è autodistruttivo

E prendo a pugni lo specchio io non ci riesco a cambiare chi vedo riflesso

Il tuo cuore è di plastica e starti vicino è autodistruttivo

 

o e la versatilità di questo gruppo emergente.

0.47: La Sad, un gruppo musicale formato a Milano nel 2020, si appresta a fare il suo debutto al Festival di Sanremo. Questo ensemble è composto da tre membri principali: Theø, originario di Brescia, che svolge il ruolo di cantante e chitarrista; Plant, rapper di origini pugliesi; e Fiks, cantante dal Veneto con una spiccata attitudine emo punk. Durante le loro performance, tutti e tre si alternano nel canto, mentre Theø contribuisce anche con la chitarra. Il gruppo è ulteriormente arricchito dalla presenza di Moka alla chitarra e Andrea “Junior” Bessone alla batteria.

Nonostante la loro giovane formazione, La Sad ha già fatto il suo segno nel panorama musicale, pubblicando due album in studio nel 2022: “Sto nella Sad” e la versione deluxe intitolata “Sto nella Sad Deluxe”. La partecipazione al Festival di Sanremo rappresenta una tappa significativa nella loro crescita artistica e offre al pubblico l’opportunità di scoprire ulteriormente il talento e la versatilità di questo gruppo emergente.

0.44: La quota indie di Sanremo è uno dei cantanti più sanremesi di questa edizione. Elegante nella sua esibnizione. Il pezzo potrebbe funzionare. Maninni raggiunge i genitori in platea, abbraccio toccante con la mamma

0.44: “Spettacolare” è una canzone onesta e romantica, il cui titolo riflette il desiderio di abbracciarsi strettamente per reagire alle «giornate bastarde, quelle che non ce la fai più». Una frase memorabile è: «Tutto il mondo è una gabbia di specchi, una partita a scacchi con la verità».

“Spettacolare” – Maninni – Testo

di A. Mininni – F. Xefteris – W. Guglielmi – G. Pollex

Ed. Warner Chappell Music Italiana/Tadi & Bali Music Publishing/ Starpoint International/Heirloom – Milano – Roma – Milano

Hai imparato a cadere con stile

Come fanno i campioni di muay thai

Hai ragione a non dire per sempre

Tanto per sempre non arriva mai

Hai capito che non è il destino

A tirarti fuori da milioni di guai

Ma abbracciami abbracciami che è normale

Stringerti forte è spettacolare

Come l’amore il primo giorno d’estate

Come i dischi belli che non scordi più

Come l’istante che ti cambia per sempre

Ma in fondo resti ancora e ancora tu

E ci saranno le giornate bastarde

Quelle che non ce la fai più

Ma abbracciami abbracciami che è normale

Stringerti forte è spettacolare

C’è chi cerca soltanto diamanti

O la formula giusta per la felicità

Ma siamo spesso tutti troppo distratti

O troppo convinti per riconoscerla

Tutto il mondo è una gabbia di specchi,

Una partita a scacchi con la verità

Ma abbracciami che è uno spettacolo

Come l’amore il primo giorno d’estate

Come i dischi belli che non scordi più

Come l’istante che ti cambia per sempre

Ma in fondo resti ancora e ancora tu

E ci saranno le giornate bastarde

Quelle che non ce la fai più

Ma abbracciami abbracciami che è normale

Stringerti forte è spettacolare

Ma abbracciami abbracciami che è normale

Stringerti forte è spettacolare

Come l’amore il primo giorno d’estate

Come i dischi belli che non scordi più

Come l’istante che ti cambia per sempre

Ma in fondo resti ancora e ancora tu

E ci saranno le giornate bastarde

Quelle che non ce la fai più

Ma abbracciami abbracciami che è normale

Stringerti forte è spettacolare

Ma abbracciami abbracciami che è normale

Stringerti forte è spettacolare

 

0.43: Nato nel 1997, Alessio Mininni, noto con lo pseudonimo Maninni, è un talentuoso cantautore originario di Bari che si troverà tra i 30 artisti in competizione al Festival di Sanremo 2024. Il giovane artista ha fatto il suo debutto nel 2017 con il singolo “Parlami di te”, intraprendendo poi il suo percorso musicale nel 2019 con la pubblicazione del brano “Peggio di ieri”. Nel 2021, ha siglato un contratto con Sony Music Italy e ha lanciato il singolo “Bari NY”, guadagnandosi il riconoscimento come Miglior Artista Emergente del 2021 da Rai Radio Tutta Italiana. La partecipazione di Maninni al Festival di Sanremo 2024 rappresenta un ulteriore passo avanti nella sua carriera musicale in continua ascesa.

0.41: Claudio Gioé, diplomato al liceo classico a Palermo, si trasferisce a Roma per studiare all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico. Esordisce sul grande schermo nel 1997 con “Qui” e interpreta Telemaco in “Operazione Odissea” nel 2000. Il suo primo ruolo di successo arriva nello stesso anno con “I Cento Passi” di Marco Tullio Giordana, dove interpreta Salvo Vitale. Gioé si afferma come uno dei migliori attori del nuovo cinema italiano, spesso interpretando personaggi siciliani con un forte accento. Nel 2003, ottiene un ruolo memorabile come Vitale Micavi in “La Meglio Gioventù” di Giordana. Continua a recitare in diversi film, inclusi quelli con tematiche sociali come “Mundo Civilizado” e “Paolo Borsellino”. Nel corso degli anni, appare in una serie di produzioni, tra cui “Totò Riina” nella serie TV “Il capo dei capi”, dove riceve complimenti dallo stesso Riina. Nonostante le critiche alla serie per il rischio di rendere seducente il personaggio del boss mafioso, Gioé affronta il ruolo con sensibilità, riconoscendo la complessità della mafia. Continua la sua carriera sia nel cinema che in televisione, distinguendosi in produzioni come “La matassa”, “Henry” e “La mafia uccide solo d’estate”. Nel 2021, è protagonista della serie “Màkari”, basata sui libri di Gaetano Savatteri e ambientata alla Riserva dello Zingaro.

0.38: Si torna agli anni ’80 con un insert funky anni ’70. Il tutto funziona come calamita. E’ un pezzo che attrae e che fa cantare e ballare. Ma cosa dobbiamo chiudere di più?

0.36: “Un ragazzo una ragazza” è una canzone vivace e immediata che fonde elementi di funk e disco music per narrare la prima scintilla di un amore. «Un ragazzo incontra una ragazza, la notte poi non passa»: questa frase, dopo il primo ascolto, diventerà un ritornello che risuonerà in tutta Italia.

“Un ragazzo una ragazza” – The Kolors – Testo

di D. Petrella – An. Fiordispino –

F. Catitti – D. Petrella – An. Fiordispino – Al. Fiordispino Ed. Universal Music Publishing Ricordi/Garage Days/ Baraonda Edizioni Musicali/The Beautiful Ones Milano – Napoli – Bergamo – Milano

Serve un’idea

Continentale

Vorrei parlarti e mi vergogno come un cane

Tu aspetti il treno

Io al cellulare

Non trovo l’asso da giocare

Ma ormai, ai, ai

Lo sai che quando pensi di star bene poi ci rimani sotto

E lo sai, l’amore non si può cantare in una strofa da otto

È uguale, però sento la pelle bruciare, eh

Tanto con te rischio male, eh

Ma se mi guardi così

Se mi guardi così

(Sempre la stessa storia)

Un ragazzo

Incontra una ragazza

La notte poi non passa

La notte se ne va

Un ragazzo

Incontra una ragazza

Le labbra sulle labbra

Poi che succederà

E comprerei per te la luna se c’avessi money

Solo per cantarti ancora un po’

Un ragazzo

Incontra una ragazza

La notte poi non passa

Vedrai non finirà

Serve un’idea

Più del pane

Vorrei parlarti ma ho paura di ghiacciare

Siamo un incrocio

Fondamentale

E avrei bisogno di una chiave

Ma ormai, ai, ai

Lo sai che sei un proiettile nel cuore però avevo il giubbotto

E lo sai, cercarti è un po’ come aspettare ad un semaforo rotto

È uguale però sento la pelle bruciare, eh

Tanto con te rischio male, eh

Ma se mi guardi così

Se mi guardi così

(Sempre la stessa storia)

Un ragazzo

Incontra una ragazza

La notte poi non passa

La notte se ne va

0.35:Dopo un’estate di trionfi grazie al successo del tormentone Italodisco, i The Kolors si uniranno agli altri 29 artisti nel palcoscenico del Festival di Sanremo 2024, segnando così la loro seconda partecipazione ufficiale alla prestigiosa kermesse musicale. Il gruppo, vincitore della 14ª edizione di “Amici di Maria De Filippi” nel 2015, sarà guidato come sempre dal carismatico Antonio “Stash” Fiordispino. La loro prima incursione all’Ariston risale al 2018 con il brano “Frida (mai, mai, mai)”, ottenendo un onorevole nono posto al termine di quell’entusiasmante esperienza.

0,26: I Ricchi e Poveri li canti anche se non lo vuoi, come accadse con Sarà perchè ti amo. E’ un pezzo simpatico, semplice, senza particolare pretese ,a costruito molto bene. Non sarà un capolavoro ma si canta e si balla

0.25: “Ma non tutta la vita” è un brano di genere pop dance, perfetto per scatenarsi senza remore. «Prendi la tua chance, scendi ora in pista» cantano Angelo e Angela, descrivendo il desiderio di cogliere al volo l’opportunità di un amore prima che sia troppo tardi: «Sai bene che sto aspettando, ma non per sempre». Difficile resistere al richiamo del fischio dopo la prima ascoltata.”

“Ma non tutta la vita” – Ricchi e Poveri – Testo

di Cheope – S. Marletta – E. Roberts

Ed. Danilo Mancuso Editore/Music Union/ Universal Music Publishing Ricordi – Milano

Che confusione il sabato

È quasi peggio di quello che dicono, con te però

C’è un non so che di magico

C’è un non so che, c’è un non so che bellissimo

Dimmi quando arrivi così ti tengo il posto

Prendo già da bere, i tuoi gusti li conosco

Entra che ho lasciato il tuo nome all’ingresso

Tanto in giro da sola non resto

Anche la più bella rosa diventa appassita

Va bene, ti aspetto, ma non tutta la vita

Ti giri un momento la notte è finita

Le stelle già stanno cadendo

Dammi retta scendi adesso in pista

Gira, gira, girerà la testa

Non ti vedo, dove sei finita

Tanto lo sai che ti aspetto, ma non tutta la vita

Tanto lo sai che ti aspetto, ma non tutta la vita

Lo sanno tutti che, il tempo vola via

Neanche te ne accorgi, che giorno siamo oggi

Soffriamo tutti un po’ di mal di mare e nostalgia

È tutto un fuggi e mordi, un metti e dopo togli

Vedo nei tuoi occhi quello sguardo che conosco

E sul collo hai l’impronta del mio rossetto rosso

Te l’avevo detto che dovevi fare presto

Perché in giro da sola non resto

Anche la più bella rosa diventa appassita

Va bene, ti aspetto, ma non tutta la vita

Ti giri un momento la notte è finita

Le stelle già stanno cadendo

Dammi retta scendi adesso in pista

Gira, gira, girerà la testa

Non ti vedo, dove sei finita

Tanto lo sai che ti aspetto, ma non tutta la vita

No, no, no, no, non senti un brivido

Non pensarci, no, solo vivilo

Fino a che si può, fino all’ultimo

Tanto lo sai che ti aspetto, ma non tutta la vita

Anche la più bella rosa diventa appassita

Va bene, ti aspetto, ma non tutta la vita

Ti giri un momento la notte è finita

Le stelle già stanno cadendo

Dammi retta scendi adesso in pista

Gira, gira, girerà la testa

Non ti vedo, dove sei finita

Tanto lo sai che ti aspetto, ma non tutta la vita

0.24: RICCHI E POVERI

I Ricchi e Poveri si esibiranno al Festival di Sanremo 2024, segnando la loro tredicesima partecipazione al prestigioso evento musicale. Il gruppo, originario di Genova e fondato nel 1967, vivrà questa edizione come la prima senza il compianto Franco Gatti, scomparso l’anno scorso. Angela Brambati e Angelo Sotgiu, i membri rimasti, saliranno sul palco dell’Ariston con il desiderio di rendere omaggio al loro passato di successi.

La loro storia a Sanremo inizia nel lontano 1970 con “La prima cosa bella”, che si piazzò al 2° posto. L’anno successivo, nel 1971, conquistarono nuovamente il 2° posto con “Che sarà”. Nel corso degli anni, il gruppo ha presentato brani che hanno toccato diverse posizioni nella classifica, tra cui “Un diadema di ciliegie” nel 1972 (11° posto), “Dolce frutto” nel 1973 (4° posto), e “Due storie di musicanti” nel 1976 (13° posto).

La consacrazione arrivò nel 1985 con “Se m’innamoro”, che si aggiudicò il primo posto. Successivamente, nel 1987, presentarono “Canzone d’amore” (7° posto), seguito da “Nascerà Gesù” nel 1988 (9° posto) e “Chi voglio sei tu” nel 1989 (8° posto).

Negli anni successivi, il gruppo ha continuato a partecipare a Sanremo, presentando brani come “Buona giornata” nel 1990 (finalista), e “Così lontani” nel 1992 (non finalista).

Con una storia così ricca e variegata, i Ricchi e Poveri porteranno la loro esperienza e il loro talento sul palco del Festival di Sanremo 2024, pronti a condividere nuove emozioni con il pubblico.

0.21: Funziona il pezzo de Il Tre, che entra in testa e fa cantare. Il pezzo ha qualche somiglianza con “Fatti avanti amore” di Nek ma alla fine è solo una somiglianza. Simpatico Il tre che chiude con un freestyle imbeccato da Fiorello

0.19: La vulnerabilità costituisce il nucleo di questo brano de Il Tre, che si muove con un delicato equilibrio tra sonorità pop e elementi rap: «Siamo fragili come neve, come fessure» proclama il ritornello. L’artista sembra indicare che riconoscere le proprie debolezze di fronte agli altri rappresenti l’unico percorso per liberarsi dal peso della colpa che ci opprime.

“Fragili” – Il Tre – Testo

di G. L. Senia – I. Sinigaglia – G. Di Mario –

P. Zou – F. M. Aprili – G. L. Senia

Ed. Bgg/Sugarmusic/Di Mario Giorgio – Roma – Milano – Roma

Le tue pupille sembrano pallottole se mi guardi mi ferisci

Ho dei pensieri che alzano la voce ma vorrei farli stare zitti

Tu sai che avevo bisogno d’aiuto, potevi pure mandarmi a fanculo

Invece mi hai detto che gli occhi che indosso non sono mai stati più tristi

Ma se un giorno il vento, ti portasse indietro

Dalle mie promesse, come se piovessero

Da un cielo nero lacrime di vetro

Perché ancora sento, il tuo rumore dentro

E siamo fragili

Come la neve

Come due crepe

E so che non è facile

Volersi bene

Stare in catene

Scusami ma può succedere e

Scusami se ti ho fatto del male

Ma siamo fragili

Come la neve

Come due crepe

Odio convivere con i demoni fissi nella mia testa

Il senso di colpa mi fa sentire una bestia

Vorrei dirti resta, si ti prego resta ma grido vattene

Perché sento la tempesta sotto le palpebre

E tu sei libera ah

Sei come un’isola ah

Nessuno ti abita

Mi rubi l’anima

E vorrei tornare indietro nel tempo

Sei la sete nel mio deserto

Sei come le fiamme bruciano nell’inferno

Adesso mi sento come un naufrago in mare aperto

E se potessi scapperei da ricordi che sono vipere

Perché mi fanno male e mi potrebbero uccidere

Voglio averti ancora addosso però non posso

Non voglio lasciarti andare non sono pronto

Ma siamo fragili

Come la neve

Come due crepe

E so che non è facile

Volersi bene

Stare in catene

Scusami ma può succedere e

Scusami se ti ho fatto del male

Ma siamo fragili

Come la neve

Come due crepe

In questo mare nero ci sei solo tu

Sei la mia isola ah, forse mi ucciderai ma

Volevo solo restarci di più

Ma siamo fragili

Come la neve

Come due crepe

E so che non è facile

Volersi bene

Stare in catene

Scusami ma può succedere e

Scusami se ti ho fatto del male

Ma siamo fragili

Come la neve

Come due crepe

0.18: IL TRE

Guido Luigi Senia, noto come Il Tre, è un rapper nato a Roma il 3 settembre 1997. La sua carriera musicale è segnata da due album di successo: “Ali” nel 2021 e “Invisibili” nel 2023, oltre a tre mixtape e l’EP “Real Talk” nel 2019. La sua ascesa nella scena hip-hop è iniziata con i mixtape nel 2015, quando ha trionfato nella competizione One Shot Game, guadagnandosi così una notevole visibilità.

Il Tre ha catturato l’attenzione del pubblico grazie alla serie YouTube intitolata “Real Talk”, contribuendo significativamente alla sua notorietà. Nel 2018, il suo brano “Bella Guido” è diventato virale, segnando un punto di svolta nella sua carriera. Il successo ottenuto gli ha permesso di firmare un contratto con la Warner Music Italy.

Il 2022 ha visto Il Tre ricevere un importante riconoscimento al Premio Lunezia, ottenendo la Menzione Speciale al Festival della Luna di Aulla per il valore musicale e letterario del suo album “Ali”. La sua abilità nel coniugare la dimensione musicale con quella letteraria ha contribuito a consolidare la sua reputazione come artista poliedrico e talentuoso nel panorama musicale italiano.

0.15: Un po’ troppo commerciale la scelta di Emma per Sanremo. Base techno, che non richiama l’eleganza. Pezzo non all’altezza di buona parte di quelli che fanno parte dell’ultimo album della cantante pugliese. Si può dare di più!

0.12: Emma ci stupirà al Teatro Ariston con i toni elettronici e profondi di questa composizione ritmica chiamata “Apnea”. Nel testo, si intende narrare un sentimento che finalmente riconosce la necessità di chiedere scusa («La responsabilità è mia per il nostro attuale stato di instabilità»), ma che al contempo rivela ancora la capacità di togliere il fiato (e Emma riuscirà a trasmettercelo in modo tangibile).

“Apnea” – Emma

di D. Petrella – P. Antonacci – E. Marrone –

D. Petrella – J. Boverod – P. Antonacci

Ed. Universal Music Publishing Ricordi/Garage Days/Eclectic Music Publishing/Brioche Ed. Mus./MZ Management/Platinum Squad Independent Label/Red Music Ed. Mus. – Milano – Napoli – Milano

Ci incontriamo qui nei corridoi

Di un albergo

E mi chiedo

Se alla fine siamo ancora noi

O è diverso

Io non credo

Trovale tu le parole

Nelle onde del televisore

O del mare

Io

Se avessi un telecomando

Non ti cambierei mai

Io non so dove sto andando

Dimmi tu dove vai

Ti lascio un altro messaggio

Ma che te ne farai

Dimmelo quanto ti manco

Tu già lo sai

È colpa mia

Se adesso siamo in bilico

Ma è colpa tua

Hai gli occhi che mi uccidono

Lo sai però

Mi fai sentire il brivido di stare bene

Di stare insieme

E non è una bugia di quelle che si dicono

Per nostalgia

O solo per sputare via il veleno

Che tanto è tutto vero

Non mi piace niente ma tu mi togli il respiro

Apnea

Lasciami stare nel tuo temporale se grandini

Tagliami il cuore se vuoi con un paio di forbici

Chiamo l’avvocato

E gli dico tutto

Che sono cambiata

Che sono distrutta

Da quando sei andato perché

Non ho capito un cazzo di te

Scusami non parliamone più

C’hai ragione tu

È colpa mia se adesso siamo in bilico

Ma è colpa tua

Hai gli occhi che mi uccidono

Lo sai però

Mi fai sentire il brivido di stare bene

Di stare insieme

E non è una bugia di quelle che si dicono

Per nostalgia

O solo per sputare via il veleno

Che tanto è tutto vero

Non mi piace niente ma tu mi togli il respiro

Apnea

Ricordati com’ero

Che tanto è tutto vero

Non mi piace niente ma tu mi togli il respiro

Dimmi dimmi dimmi se ti va di fare tutto con me

Dimmi che rimani tutto quanto il weekend

Senza fare niente

Senza niente di che

Toglimi il respiro

Apnea

Ricordati com’ero

Che tanto è tutto vero

Non mi piace niente ma tu mi togli il respiro

Apnea

0.10: EMMA

Emma Marrone, nota anche semplicemente come Emma, il cui nome completo è Emmanuela, è nata a Firenze il 25 maggio 1984, ma è originaria di Aradeo, un pittoresco paesino nella provincia di Lecce, in Salento. La sua carriera musicale ha avuto inizio nel 2003 quando, ancora giovanissima, ha partecipato al talent show “Superstar Tour”. La sua vittoria in quel contesto avvenne insieme a due compagne, formando il gruppo Lucky Star. Tuttavia, il vero successo è giunto dopo la trionfale partecipazione ad “Amici” nel 2010. Durante quel periodo, Emma ha affrontato gravi problemi di salute, ma la sua determinazione le ha permesso di superarli come una leonessa.

La sua partecipazione a Sanremo è stata notevole, con tre apparizioni. Nel 2011 ha collaborato con i Modà presentando “Arriverà”, raggiungendo il secondo posto. L’anno successivo, nel 2012, ha trionfato con “Non è l’Inferno”. Nel 2022, si è esibita con “Ogni volta è così”, classificandosi al sesto posto.

Emma è una personalità poliedrica nel mondo dello spettacolo. Ha dimostrato le sue abilità anche come attrice, apparendo in film e serie TV di registi come Luca Miniero, Marco Ponti, Gabriele Muccino e Stefano Chiantini. La sua versatilità si estende anche ai talent show, dove ha ricoperto il ruolo di giudice, partecipando sia ad “Amici” che a “X Factor” e “Tu sí que vales”.

Con sette album in studio, uno dal vivo e una raccolta nel 2021, Emma ha dimostrato di essere una forza indiscussa nel panorama musicale italiano. Oltre alla sua carriera di cantante, si è distinta anche come donna di spettacolo a tutto tondo. Nel 2015 ha affiancato Carlo Conti come co-conduttrice. La sua carriera è stata segnata da numerosi premi e sold-out, consolidando la sua posizione di rilievo nell’industria dello spettacolo.

0.08: Dovesse vincere non ruberebbe nulla, questo deve essere chiaro! Il pezzo si fa apprezzare, si canta anche se non si conosce il napoletano. Anche per lui c’è l’applauso fragoroso dell’Ariston

0.07: Geolier fa il suo debutto a Sanremo con “I p’ me, tu p’ te”, un brano interamente cantato e rappato in napoletano. La canzone unisce elementi di elettronica e rap per narrare di un amore ormai concluso, una relazione che sembrava destinata al fallimento sin dall’inizio. Anche chi non comprenderà il testo sarà comunque colpito dalle straordinarie sonorità della canzone.

“I p’ me, tu p’ te” – Geolier – Testo

di D. Simonetta – P. Antonacci – E. Palumbo – M. Zocca –

D. Simonetta – G. Petito – D. Totaro – F. D’Alessio

Ed. Eclectic Music Publishing/Thaurus Publishing/Golden Boys/ Nuova Nassau/Music Union/Management33 Music/ Wonder Manage/Studio Uno Sound – Milano

 

Nuij simm doije stell ca stann precipitann

T stai vestenn consapevole ca tia spuglia

Pur o’mal c fa ben insiem io e te

Ciamm sprat e sta p semp insiem io e te

No no no comm s fa

No no no a t scurda

P mo no, no pozz fa

Si ng stiv t’era nvta

A felicità quant cost si e sord na ponn accatta

Agg sprecat tiemp a parla

Nun less pnzat maij

Ca all’inizij ra storij er gia a fin ra storij p nuij

O ciel c sta uardann

E quant chiov e pcchè

Se dispiaciut p me e p te

Piccio mo sta iniziann a chiovr

Simm duij estranei ca s’incontrano

E stev pnzann a tutte le cose che ho fatto

E tutto quello che ho perso, non posso fare nient’altro

I p’me tu p’te

I p’me tu p’te

I p’me tu pe’te

Tu m’intrappl abbraccianm

Pur o riavl er n’angl

Comm m può ama si nun t’am

Comm può vula senz’al, no

È passat tantu tiemp ra l’ultima vot

Ramm natu poc e tiemp p l’ultima vot

No, no no no comm s fa

No no no a t scurda

P mo no, no pozz fa

Nun less pnzat maij

Ca all’inizij ra storij er gia a fin ra storij p nuij

O ciel c sta uardann

E quant chiov e pcchè

Se dispiaciut p me e p te

Piccio mo sta iniziann a chiovr

Simm duij estranei ca s’incontrano

E stev pnzann a tutte le cose che ho fatto

E tutto quello che ho perso, non posso fare nient’altro

I p’me tu p’te

I p’me tu p’te

I p’me tu p’te

I p’me tu p’te

I p’me tu p’te

I p’me tu p’te

I p’me tu p’te

I p’me tu p’te

Sta nott e sul ra nostr,

Si vuo truann a lun a vac a piglia e ta port,

E pur si o facess tu nun fuss cuntent,

Vuliss te stell, vuless chiu tiemp cu te.

Piccio mo sta iniziann a chiovr

Simm duij estranei ca s’incontrano

E stev pnzann a tutte le cose che ho fatto

E tutto quello che ho perso, non posso fare nient’altro

I p’me tu p’te

I p’me tu p’te

I p’me tu p’te

0.06: GEOLIER

Emanuele Palumbo, noto con il nome d’arte Geolier, è un rapper nato a Napoli il 23 marzo 2000. La sua presenza nell’ambiente musicale italiano è notevole, con due album all’attivo: “Emanuele” pubblicato nel 2019 e “Il coraggio dei bambini” uscito nel 2023.

Geolier ha consolidato la sua posizione nel panorama rap italiano grazie a collaborazioni con rinomati artisti del settore, tra cui Sfera Ebbasta, Rocco Hunt, Emis Killa, Lazza e Marracash. La sua versatilità si è manifestata anche attraverso collaborazioni con artisti di altri generi, come Gigi D’Alessio, Giorgia ed Enzo Avitabile.

La sua presenza nella scena musicale riflette la sua capacità di attraversare generi e collaborare con una vasta gamma di artisti, contribuendo così alla sua affermazione nel panorama musicale italiano.

0.04: Standing ovation per Angelina Mango che è caduta nel finale del pezzo. Nessuna conseguenza per lei, che si è scatenata sul palco

0.03: Una interpretazione di livello di Angelina Mango. Un pezzo che ricorda quelli del miglior Stromae. Sul palco spacca, niente da dietro. Pezzo che funzionerebbe alla grande all’Eurovision

0.01: In “La noia” (che, a proposito, è anche il tema del brano), le sonorità napoletane di Angelina Mango si uniscono alle sfumature più elettroniche di Madame (con il talentuoso Dardust, che funge da produttore e contribuisce alla scrittura delle musiche). Il tutto è caratterizzato da un evidente sapore latino: «È la cumbia della noia» afferma il ritornello. Da annotare è la frase: «Una corona di spine sarà il dress code per la mia festa».

“La noia” – Angelina Mango – Testo

di Madame – A. Mango – D. Faini – Madame – A. Mango Ed. Universal Music Publishing Ricordi/Sugarmusic/ Mariolinga/LaTarma/Sabbia e Nuvole

Milano – Creazzo (VI) – Milano – Lagonegro (PZ)

Quanti disegni ho fatto

Rimango qui e li guardo

Nessuno prende vita

Questa pagina è pigra

Vado di fretta

E mi hanno detto che la vita è preziosa

Io la indosso a testa alta sul collo

La mia collana non ha perle di saggezza

A me hanno dato le perline colorate

Per le bimbe incasinate con i traumi

Da snodare piano piano con l’età

Eppure sto una pasqua guarda zero drammi

Quasi quasi cambio di nuovo città

Che a stare ferma a me mi viene

A me mi viene

La noia

La noia

La noia

La noia

Muoio senza morire

In questi giorni usati

Vivo senza soffrire

Non c’è croce più grande

Non ci resta che ridere in queste notti bruciate

Una corona di spine sarà il dress-code per la mia festa

È la cumbia della noia

È la cumbia della noia

Total

Ah, è la cumbia della noia

La cumbia della noia

Total

Quanta gente nelle cose vede il male

Viene voglia di scappare come iniziano a parlare

E vorrei dirgli che sto bene ma poi mi guardano male

Allora dico che è difficile campare

Business parli di business

Intanto chiudo gli occhi per firmare i contratti

Princess ti chiama princess

Allora adesso smettila di lavare i piatti

Muoio senza morire

In questi giorni usati

Vivo senza soffrire

Non c’è croce più grande

Non ci resta che ridere in queste notti bruciate

Una corona di spine sarà il dress-code per la mia festa

È la cumbia della noia

È la cumbia della noia

Total

Ah, è la cumbia della noia

La cumbia della noia

Total

Allora scrivi canzoni?

Si, le canzoni d’amore

E non ti voglio annoiare

Ma qualcuno le deve cantare

Cumbia, ballo la cumbia

Se rischio di inciampare almeno fermo la noia

Quindi faccio una festa, faccio una festa

Perché è l’unico modo per fermare

Per fermare

Per fermare, ah

La noia

La noia

La noia

La noia

Muoio perché morire

Rende i giorni più umani

Vivo perché soffrire

Fa le gioie più grandi

Non ci resta che ridere in queste notti bruciate

Una corona di spine

Sarà il dress-code per la mia festa

È la cumbia della noia

È la cumbia della noia

Total

Ah, è la cumbia della noia

La cumbia della noia

Total

Total

0.00: ANGELINA MANGO

Angelina Mango, nata a Maratea il 1º aprile 2001, porta con sé un’eredità musicale notevole come figlia del celebre cantautore Mango e di Laura Valente, membro dei Maria Bazar. La giovane artista si appresta a esordire alla 74ª edizione del Festival di Sanremo, segnando un capitolo importante nella sua carriera.

Il 2023 è stato un anno straordinario per Angelina. Dopo aver raggiunto il podio di “Amici”, ha ottenuto un notevole successo con il suo primo album, intitolato “Voglia di vivere”. L’album include il brano record “Ci pensiamo domani”, che ha accumulato oltre 50 milioni di stream, 17 milioni di visualizzazioni ed è stato certificato triplo disco di platino.

Nell’ottobre dello stesso anno, ha rilasciato il singolo “Che t’o dico a fa’”, che ha ricevuto 14 milioni di stream e 18 milioni di visualizzazioni. Il 1º dicembre, è stato pubblicato il brano inedito “Fila indiana”, parte della colonna sonora di “Noi siamo leggenda”, un nuovo teen drama dal tono fantasy diretto da Carmine Elia, in onda su Rai2 e Prime Video.

Il suo primo tour live nei club, intitolato “Voglia di vivere tour”, non solo ha registrato un sold out rapido, ma è diventato anche il primo tour di un’artista italiana a essere trasformato in una serie su TikTok. Il 17 aprile, Angelina Mango si esibirà per la prima volta al club Fabrique di Milano con il suo live “Pare una pazzia”. La sua ascesa nella scena musicale e il suo impatto nell’industria dell’intrattenimento sembrano promettere ulteriori successi per la giovane artista.

23.52:In rapida sequenza i tre candidati al podio. Annalisa, che ha appemna cantato, e ora sono in arrivo Angelina Mango e Geolier

23.51: Acuto finale con tanto di ovazione, un “La di petto” per Annalisa. Anche lei ha portato se stessa, anni di successi, un apparato musicale alle sue spalle di primissimo livello. Molto brava!

23.49: In linea con i suoi ultimi singoli, la cantante ligure Annalisa non porta in gara una ballata, ma un brano elettro-pop veloce e radiofonico, caratterizzato da una metrica avventurosa, che non ha al centro l’amore in sé, ma la voglia di essere liberi e la necessità di essere accettati per la propria personalità.

“Sinceramente” – Annalisa – Testo

di D. Simonetta – P. Antonacci – A. Scarrone –

S. Tognini – D. Simonetta – P. Antonacci – A. Scarrone Ed. Eclectic Music Publishing/Nuova Nassau/ Warner Chappell Music Italiana/ Universal Music Publishing Ricordi/Diana – Milano

 

Mi sveglio ed è passata solo un’ora

Non mi addormenterò

Ancora otto lune nere e tu la nona

E forse me lo merito

La vuoi la verità

Ma quale verità

Ti dico la sincera o quella più poetica

Mi sento scossa ah

Ma quanto male fa

Come morire

Ma non capita

Sinceramente quando quando quando quando piango

Anche se a volte mi nascondo

Non mi sogno di tagliarmi le vene

Sto tremando sto tremando

Sto facendo un passo avanti e uno indietro

Di nuovo sotto un treno

E mi piace quando quando quando quando piango

E anche se poi cadesse il mondo

Non mi sogno di morire di sete

Sto tremando sto tremando

Sto lasciando dei chiari di luna indietro

E tu non sei leggero

Sinceramente

Sinceramente

Sinceramente

Sinceramente

Tua

Solo tu

Tu spegni sigarette su velluto blu

Mi lasci sprofondare prima

E dopo su

Appena mi riprendo

Ti lascio un messaggio

Adesso

Sinceramente quando quando quando quando piango

Anche se a volte mi nascondo

Non mi sogno di tagliarmi le vene

Sto tremando sto tremando

Sto facendo un passo avanti e uno indietro

Di nuovo sotto un treno

E mi piace quando quando quando quando piango

E anche se poi cadesse il mondo

Non mi sogno di morire di sete

Sto tremando sto tremando

Sto lasciando dei chiari di luna indietro

E tu non sei leggero

Sinceramente

Sinceramente

Sinceramente

Sinceramente

Tua

Ma sono solo parole

E dopo il vuoto

Sono bagliori

Non è oro

Sinceramente quando quando quando quando piango

Anche se a volte mi nascondo

Non mi sogno di tagliarmi le vene

Sto tremando sto tremando

Sto facendo un passo avanti e uno indietro

Di nuovo sotto un treno

Sinceramente

Sinceramente

Tua

Sinceramente

Tua

Sinceramente

Tua

E non hai mai capito

Quando quando quando quando

Quando mi sento male

Quando quando quando quando

Sai già che è tanto

Se ti mando mando mando mando solo un messaggio

Due parole

C’è scritto sul finale

Sinceramente

Tua

23.48: Annalisa, acclamata come la regina delle hit estive, ha segnato la sua presenza nel mondo della musica sin dal suo secondo posto ad “Amici di Maria De Filippi” nel 2011. Da allora, è diventata una vera veterana del Festival di Sanremo. Il suo debutto in questa kermesse risale al 2013, quando ha presentato la canzone “Non so ballare”, scritta per lei da Ermal Meta, ottenendo un onorevole nono posto. Nel 2015, ha nuovamente affrontato la sfida di Sanremo con “Una finestra tra le stelle”, composto da Kekko Silvestre, posizionandosi appena fuori dal podio.

La sua partecipazione prosegue con il Festival di Sanremo 2016, dove ha presentato il singolo “Il diluvio universale”, che si è piazzato all’undicesimo posto. Nel 2018, è tornata ancora una volta, raggiungendo un meritato terzo posto con “Il mondo prima di te”. Nel 2021, Annalisa ha nuovamente calcato il palco di Sanremo con il brano “Dieci”, conquistando la settima posizione nella classifica finale.

Nel 2024, Annalisa, nota per i suoi successi come “Bellissima”, “Mon Amour”, “Ragazza sola” e “Disco Paradise” insieme a Fedez e agli Articolo 31, farà il suo ritorno in gara a Sanremo per la sesta volta. Con la sua consolidata carriera e il suo talento indiscusso, promette di offrire un’altra emozionante esibizione sulla prestigiosa scena del Festival.

23.44: Luca Argentero, noto per la sua partecipazione al Grande Fratello, ha fatto il suo ingresso nel mondo dello spettacolo con una carriera che si è distinta principalmente nel cinema italiano. Dopo aver ottenuto una laurea in Economia e Commercio, ha iniziato a lavorare come barman prima di essere notato per la sua bellezza e proposto per il reality show. Nonostante non abbia vinto, ha impressionato il pubblico, iniziando una carriera televisiva che includeva anche la moda e la recitazione in serie come “Carabinieri”.

Il suo debutto cinematografico è avvenuto con il film “Saturno contro” di Ferzan Ozpetek, in cui ha interpretato il ruolo di Lorenzo, un omosessuale che muore improvvisamente, segnando l’inizio di una carriera cinematografica impegnativa. Ha poi recitato in diversi film, tra cui “A casa nostra” e “Diverso da chi?”, dimostrando la sua versatilità come attore. Argentero ha continuato a ottenere ruoli da protagonista in film come “Il grande sogno” e “La donna della mia vita”, consolidando la sua presenza nell’industria cinematografica italiana.

Nel corso degli anni, ha affrontato una varietà di ruoli, mostrando la sua abilità in generi diversi, dalla commedia al thriller. Ha continuato a ottenere successo con film come “Noi e la Giulia” e “Poli opposti”. Oltre al cinema, ha anche lavorato in televisione, interpretando ruoli da protagonista in serie come “Doc – Nelle tue mani”.

Argentero ha dimostrato di essere un talento versatile e apprezzato nel panorama dello spettacolo italiano, conquistando il pubblico con la sua espressività convincente e la sua notevole presenza fisica. La sua carriera continua a evolversi con nuove sfide e ruoli che dimostrano la sua capacità di adattarsi a una varietà di generi e formati.

23.40: Casa mia è già una hit. Alzi la mano chi non l’ha cantata o ballata in questi giorni. Pezzo intelligente e parte di un percorso intrapreso da Ghali, che riceverà una spinta importante da questa partecipazione a Sanremo

23.38: “Casa mia” di Ghali si presenta come un affresco elettro-rap di una città dove «siamo tutti zombie con il telefono in mano» e di un quartiere in cui il concetto di casa sembra essere andato perduto, forse a causa di una crisi di valori e sicuramente a causa del contrasto tra le diverse comunità. La canzone affronta, con piccole suggestioni, diversi temi impegnati, ma assume una dimensione politica ancora più esplicita quando dichiara: «Bombardate un ospedale per un pezzo di terra o per un pezzo di pane».

“Casa mia” – Ghali – Testo

di G. Amdouni – D. Petrella – M. Zocca

Ed. Jimmy/Universal Music Publishing Ricordi/Garage Days/ Eclectic Music Publishing/Music Union – Milano – Napoli – Milano

Il prato è verde, più verde, più verde

Sempre più verde (sempre più verde)

Il cielo è blu, blu, blu

Molto più blu (ancora più blu)

Ma che ci fai qui da queste parti

Quanto resti e quando parti

Ci sarà tempo dai per salutarci

Non mi dire che ho fatto tardi

Siamo tutti zombie col telefono in mano

Sogni che si perdono in mare

Figli di un deserto lontano

Zitti non ne posso parlare

Ai miei figli cosa dirò

Benvenuti nel Truman show

Non mi chiedere come sto

Vorrei andare via però

La strada non porta a casa

Se la tua casa non sai qual è

Ma il prato è verde, più verde, più verde

Sempre più verde (sempre più verde)

Il cielo è blu, blu, blu

Molto più blu (ancora più blu)

Non mi sento tanto bene

Però

Sto già meglio se mi fai vedere

Il mondo come lo vedi tu

Non mi serve un’astronave, lo so

Casa mia,

Casa tua,

Che differenza c’è? Non c’è

Ma qual è casa mia

Ma qual è casa tua

Ma qual è casa mia

Dal cielo è uguale, giuro

Mi manca la mia zona

Mi manca il mio quartiere

Adesso c’è una sparatoria

Baby scappa via dal dancefloor

Sempre stessa storia

Di alzare un polverone non mi va (va)

Ma, come fate a dire che qui è tutto normale

Per tracciare un confine

Con linee immaginarie bombardate un ospedale

Per un pezzo di terra o per un pezzo di pane

Non c’è mai pace

Ma il prato è verde, più verde, più verde

Sempre più verde (sempre più verde)

Il cielo è blu, blu, blu

Molto più blu (ancora più blu)

Non mi sento tanto bene

Però

Sto già meglio se mi fai vedere

Il mondo come lo vedi tu

Non mi serve un’astronave, lo so

Casa mia,

Casa tua,

Che differenza c’è? Non c’è

Ma qual è casa mia

Ma qual è casa tua

Ma qual è casa mia

Dal cielo è uguale, giuro

23.37: Ghali si distingue come uno dei rapper italiani più acclamati degli ultimi anni, emergendo sulla scena musicale milanese nel 2017 con il lancio del suo primo album in studio intitolato “Album”. L’album ha ottenuto notevole successo grazie a brani iconici come “Habibi”, “Happy Days” e “Cara Italia”. Con quattro album all’attivo, Ghali ha consolidato la sua presenza nel panorama musicale italiano attraverso collaborazioni di rilievo e una partecipazione al Festival di Sanremo nel 2020, in cui ha svolto il ruolo di ospite.

Nel 2024, il rapper intraprenderà una nuova avventura a Sanremo, facendo il suo debutto ufficiale come concorrente, a poco più di un anno dal rilascio del suo ultimo lavoro, l’album “Pizza Kebab Vol. 1”. Con il suo stile unico e la sua energia travolgente, Ghali si prepara a portare la sua creatività e il suo talento sulla prestigiosa scena di Sanremo, promettendo un’esperienza memorabile per i suoi fan e per gli appassionati della musica italiana.

23.28: Mario Molinari, noto con lo pseudonimo di Tedua, è nato a Genova il 21 febbraio 1994. Dopo essere stato affidato a una famiglia per le difficoltà della madre, è cresciuto con la nonna materna a Milano, tornando poi a Cogoleto, in Liguria, durante l’adolescenza. Qui entra a far parte del collettivo Wild Bandana. Nel 2015, tornato a Milano, inizia a scrivere brani che confluiranno nel mixtape “Aspettando Orange County”, prodotto da Charlie Charles e Sick Luke. Questo progetto lo porta alla pubblicazione del suo primo album vero e proprio, “Orange County California”, nel 2017, certificato disco d’oro.

L’anno successivo, esce il suo secondo album, “Mowgli”, apprezzato dalla critica per la sua originalità rispetto alla trap italiana mainstream. Il disco raggiunge la vetta delle classifiche e conferma la crescita di Tedua nell’hip hop italiano. Nel 2018 collabora con artisti come Ernia, Rkomi e Fedez. Nel 2023, Tedua pubblica il suo terzo album, “La Divina Commedia”, che ottiene un enorme successo, certificato doppio disco di platino in sole sei settimane. L’artista intraprende una serie di concerti estivi e nei palazzetti, consolidando la sua posizione nel panorama musicale italiano.

Il suo nome è stato accostato al Festival di Sanremo 2024, anche se non è stato incluso nel cast ufficiale. Tuttavia, è stato annunciato come super ospite della kermesse, con esibizioni previste nella serata inaugurale e in quella finale. La sua carriera sembra destinata a ulteriori successi, con date già annunciate per il 2024.

23.21: Nata a Verona nel 1947, Gigliola Cinquetti ha iniziato la sua carriera da cantante dopo aver vinto il Festival di Castrocaro nel 1963 con la canzone “Le strade di notte” di Giorgio Gaber. L’anno successivo ha trionfato al Festival di Sanremo con “Non ho l’età”, diventando la vincitrice più giovane nella storia del festival. Il brano ha ottenuto successo internazionale anche all’Eurofestival di Copenaghen. Gigliola ha continuato a partecipare a Sanremo negli anni ’60, vincendo di nuovo nel 1966 con “Dio, come ti amo!” in collaborazione con Domenico Modugno.

Negli anni successivi, ha esplorato una musica più autorale e si è avvicinata al folk con brani come “Qui comando io” e “Quel mazzolin di fiori”. Negli anni ’80 ha continuato a riscuotere successo, partecipando nuovamente a Sanremo nel 1985 con “Chiamalo amore”. Tuttavia, alla fine degli anni ’80 la sua carriera ha iniziato a declinare, segnata da risultati poco brillanti a Sanremo.

Negli anni successivi, Cinquetti si è dedicata al giornalismo e ad altri ruoli nello spettacolo, mantenendo comunque il suo amore per la musica. Nel 2012 ha partecipato a “Tale e quale show” e nel 2015 ha pubblicato il suo ultimo album “20.12”. Nel 2022, dopo quasi sessant’anni dalla sua partecipazione, è apparsa come super ospite alla finale dell’Eurovision Song Contest a Torino, sigillando così la sua carriera straordinaria.

23.20: Sessant’anni fa partecipava e vinceva Sanremo Gigliola Cinquetti con “Non ho l’età” che poi avrebbe trionfato anche all’Eurofestival

23.18: Accorato Irama. Il pezzo è toccante, acchiappa, resta in testa. Arrangiamento minimal nella prima parte ma quando esplode è davvero avvolgente. Non è la prima volta che Irama porta un pezzo interessante a Sanremo. Bravo!

23.16: “Tu no” di Irama è una ballata intensa, caratterizzata dalla voce profonda dell’artista. La canzone si focalizza sul ricordo e sulla nostalgia di una persona assente: «Bastasse solo una stupida canzone per riuscire a riportarti da me» canta Irama nel ritornello.

“Tu no” – Irama – Testo

di F. M. Fanti – G. Nenna – E. Mattozzi – F. Monti – G. Colonnelli Ed. Thaurus Publishing/Maira/Iris Flower – Milano

Ma tu no

Tu no

Tu no

Tu no

Quando non c’eri

E non stavo in piedi

Avrei voluto aggrapparmi a un ricordo

Soltanto per vivere

E griderò forte

Ma non starò meglio

Cado ma in fondo me lo merito

Il fondo è così gelido

No

Tu no

Tu no

Tu no

Tu sorridevi

Cercavi un modo per proteggermi

Però non c’eri

Quando volevo che tu fossi qui

Bastasse

Solo una stupida canzone per riuscire a riportarti da me

Soltanto un’ultima canzone per riuscire a ricordarmi di te

Di te

Quando non c’eri

Passavano i mesi

E in un secondo tutto intorno era invisibile

E dimenticherò chi sei

Mi dimenticherò di te

E non lascerò

Non ti lascerò

Ancora una volta vedermi crollare

E mi innamorerò di lei

Ma tu non saprai mai chi è

Cado ma in fondo me lo merito

Il fondo è così gelido

No

Tu no

Tu no

Tu sorridevi

Cercavi un modo per proteggermi

Però non c’eri

Quando volevo che tu fossi qui

Bastasse

Solo una stupida canzone per riuscire a riportarti da me

Soltanto un’ultima canzone per riuscire a ricordarmi di te

Di te

Non posso riportarti da me

Tu sorridevi

Cercavi un modo per proteggermi

Però non c’eri quando volevo che tu fossi qui

Bastasse

Solo una stupida canzone per riuscire a riportarti da me

Soltanto un’ultima canzone per riuscire a ricordarmi di te

 

23.15: Nato a Carrara nel 1995, Irama ha fatto il suo esordio nel panorama musicale proprio al Festival di Sanremo. Nel 2015, il giovane talento, di nome Filippo Maria Fanti, partecipò al 66º Festival nella categoria Nuove Proposte, dopo essersi distinto come vincitore di Sanremo Giovani. Irama presentò il brano “Cosa resterà” in gara, scritto insieme a Giulio Nenna, e si classificò al settimo posto nella classifica finale. L’esperienza di Irama a Sanremo ha avuto un seguito negli anni successivi. Nel 2019, ha presentato il brano “La ragazza con il cuore di latta”, ottenendo il settimo posto nella classifica finale. Due anni dopo, è tornato all’Ariston con “La genesi del tuo colore”, piazzandosi al quinto posto, anche se non ha potuto esibirsi dal vivo a causa della quarantena dovuta a un caso di positività al COVID-19 tra il suo staff.

La svolta per Irama è arrivata al Festival di Sanremo 2022, quando il suo brano “Ovunque sarai” si è classificato al quarto posto. Nel 2024, Irama tornerà in gara al Festival di Sanremo per la quinta volta, confermando la sua presenza costante e il suo impegno nella rinomata competizione musicale italiana.

23.13: E’ interessante Alfa, lo ha dimostrato ieri duettando con Vecchioni. Il pezzo purtroppo è un clone degli One Republic. Country pop che ha avuto un momento auge negli anni scorsi grazie ad Avicii e i suoi adepti… Fossimo in lui, vireremmo su altri generi…

23.11: Nel brano, Alfa, inizia con un fischiettio che lo accompagna fin dai primi secondi. Il giovane artista canta (e rappa) su una base musicale che richiama in qualche modo il genere country, ma con influenze dance. Il testo esprime il desiderio di abbracciare completamente, senza esitazioni, i propri sentimenti: «Io voglio solo vivere, sia piangere che ridere, il cielo sarà il mio limite».

“Vai!” – Alfa – Testo

di A. De Filippi – I. B. Scott – M. A. Jackson – A. De Filippi Ed. Nelida Music/Mark Jackson Music Publishing/ Gamma Tone Music Publishing – Milano

Mi han detto che il destino te lo crei soltanto tu

Vai a tempo col respiro e se corri ne avrai di più

Ma se morirò da giovane

Spero che sia dal ridere

Mi han detto se ti senti così vivo

Non guardare indietro mai e vai uh uh

Non guardare indietro mai e vai uh uh

Non guardare indietro e vai vai

Mi han detto punta al sole ma non come Icaro

Che il mondo è troppo grande per pensare in piccolo

Ma se morirò da giovane

Qualcosa avrò da scrivere

Mi han detto aspetta che arrivi il mattino

Dopo prendi tutto e vai

Io voglio solo vivere

Sia piangere che ridere

Il cielo sarà il limite

Se stai via dalla strada e via dai guai

Tu non guardare indietro mai e vai uh uh Io voglio solo vivere

E piangere dal ridere

Il cielo sarà il limite

Se stai via dalla strada e via dai guai

Tu non guardare indietro mai e vai uh uh

Non guardare indietro mai e vai uh uh

Non guardare indietro e vai

Mi han detto tempo al tempo

E non avere fretta più

Ricordo che cantavo lì disteso nel letto

Sognandomi cantare ma dentro a un palazzetto

Provo a inseguire il vento

Ma se va fuori rotta

Punterò al cielo aperto

E vedo dove mi porta

Perché anche se non sai dove vai

L’importante è solo che vai, che vai, che vai Io voglio solo vivere

Sia piangere che ridere

Il cielo sarà il limite

Se stai via dalla strada e via dai guai

Tu non guardare indietro mai e vai uh uh Io voglio solo vivere

E piangere dal ridere

Il cielo sarà il limite

Se stai via dalla strada e via dai guai

Tu non guardare indietro mai e vai uh uh

Non guardare indietro mai e vai uh uh

Non guardare indietro mai e vai uh uh

E vai uh uh

Se stai via dalla strada e via dai guai

Tu non guardare indietro mai e vai

23.10: ALFA

Alfa, nome d’arte di Andrea De Filippi, è un talentuoso artista genovese nato nel 2000, che ha ottenuto visibilità nel 2017 con il brano “Chiara Ferragni”, realizzato in collaborazione con Olly e Matsby. Da quel momento in avanti, il giovane rapper e cantautore ha continuato a costruire la sua carriera in modo costante.

Alfa ha pubblicato due album dal 2019 ad oggi, intitolati “Before Wanderlust” e “Nord”, dimostrando la sua versatilità e la sua crescita artistica nel corso degli anni. La sua presenza nella scena musicale è stata caratterizzata anche da collaborazioni significative con artisti del calibro di Annalisa, Rosa Chemical, Giordana Angi, Mr Rain e Cristina D’Avena.

Il 2024 segna un momento significativo per Alfa, poiché farà il suo debutto come concorrente al Festival di Sanremo. La sua partecipazione rappresenta un’opportunità di mettersi ulteriormente alla prova e di far conoscere il suo talento a un pubblico più ampio. Con il suo stile distintivo e le collaborazioni di successo, Alfa promette di portare una ventata di freschezza al palco del festival.

23.06: Ci sono Amadeus e Fiorello sul palco, si parla di cuore

23.03: E’ Alessandra Amoroso, niente di più, niente di meno. Ha portato se stessa al Festival e ovviamente non stiamo parlando dell’ultima arrivata. Un’operazione non particolarmente coraggiosa, gradevole ma non indimenticabile. Il compito lo svolge con professionalità.

23.00: Il brano inizia con l’immagine di una Roma notturna e sonnolenta. Nel ritornello di questa coinvolgente ballata, la protagonista si assimila alla “Sally” di Vasco Rossi, ma non si discute di amore in senso romantico. Piuttosto, si narra di una lunga discesa da un metaforico grattacielo (un richiamo al film “L’odio”) in cui, “durante il volo, piano dopo piano, mi ripeto: fino a qui tutto bene”. Tra i firmatari del testo e della musica figurano anche i produttori Takagi & Ketra.

“Fino a qui” – Alessandra Amoroso – Testo

di A. Amoroso – J. Ettorre – F. Abbate – F. Clemente – A. F. Merli – J.Ettorre – F. Abbate – P. Pasini – F. Clemente – A. F. Merli Ed. Sony Music Publishing (Italy)/Universal Music Publishing Ricordi/Jet Music Publishing/Dodo Music Italia/Hitaka/Faber/ Peermusic Italy/Sandrina & Family – Milano – Bologna – Roma

Roma dorme

Per miracolo

Le sue piazze

I suoi caffè

Caramelle anti-panico

Alle 2:43

Un’altra notte di pioggia

Scivola come una goccia

Non sanno che sto male

Forse nemmeno gli importa

Prendo la borsa

Esco di corsa

Fuori un

Freddo cane

Io che da sola

Non so stare

Ad occhi chiusi

Sopra la follia

Basta solo un po’ di vento

E tutto vola via

Sarà che questa vita

Non la prendo mai sul serio

E che magari un giorno me ne pento

Ma ora no

E anche se lentamente cado giù

Da un grattacielo

Durante il volo

Piano dopo piano

Mi ripeto

Fino a qui tutto bene

Ma che sarà mai

Se ti sembro un po’ smarrita

In questa notte infinita

So chi sono io

Nello spazio

Una formica

Che si perde tra i vicoli

Di questa città

Che mi ascolta

Come nessun altro

Ha fatto mai con me

Va bene

Io prendo la borsa

Esco di corsa

Fuori il temporale

Io che da sola

Non so stare

Ad occhi chiusi

Sopra la follia

Basta solo un po’ di vento

E tutto vola via

Sarà che questa vita

Non la prendo mai sul serio

E che magari un giorno me ne pento

Ma ora no

E anche se lentamente cado giù

Da un grattacielo

Durante il volo

Piano dopo piano

Mi ripeto

Fino a qui tutto bene

E quante notti

Sono stata sveglia

A disegnare sul soffitto

Anche solo una stella

A sentirmi

Come Sally

Senza avere più voglia

Di fare la guerra

E poi cadere cadere

Cadere cadere

Cadere giù

Sarà che questa vita

Non la prendo mai sul serio

E che magari un giorno me ne pento

Ma ora no

E anche se lentamente cado giù

Da un grattacielo

Durante il volo

Piano dopo piano

Mi ripeto

Fino a qui tutto bene

22.59: ALESSANDRA AMOROSO

Alessandra Amoroso, vincitrice dell’ottava edizione di “Amici di Maria De Filippi” nel lontano 2009, sarà protagonista del suo debutto come concorrente al Festival di Sanremo il 6 febbraio 2024, durante la prima serata in cui tutti gli artisti si esibiranno. Nata a Galatina nel 1986, l’artista, che vanta sette album nella sua carriera, affronterà per la prima volta la competizione canora di Sanremo.

Pur essendo alla sua prima esperienza come concorrente, Alessandra Amoroso ha calcato più volte il palco dell’Ariston in qualità di ospite. Nel 2010, ha affiancato Valerio Scanu nella serata dei duetti, replicando l’esperienza nel 2012 insieme ad Emma. Nel 2019, ha partecipato come super ospite durante la kermesse canora sotto la direzione di Claudio Baglioni. Nel 2020, è tornata all’Ariston insieme a Fiorella Mannoia, Laura Pausini, Gianna Nannini, Emma, Giorgia ed Elisa per annunciare il concerto-evento “Una. Nessuna. Centomila” contro la violenza di genere.

Il debutto di Alessandra Amoroso come concorrente a Sanremo 2024 promette di essere un momento emozionante e significativo nella sua carriera, consolidando ulteriormente la sua presenza nel panorama musicale italiano.

22.58: Un’altra canzone che resta nella mente e che ascolteremo a ripetizione. Riempie il palco come se ci fosse un grande gruppo. La voce è sempre la stessa. Pezzo affascinante

22.55: Fiorella Mannoia ha optato per esibire un brano dal ritmo incalzante intitolato “Mariposa”. Le melodie giocano con le influenze del folklore latino, così come il testo, che dipinge il ritratto intricato e sfaccettato di un personaggio femminile dalle sfumature quasi mitologiche, rappresentando ogni donna che abbia mai vissuto: «Mi chiamano con tutti i nomi, tutti quelli che mi hanno assegnato». Il ritornello, con il suo incisivo «Ahia ia ia ia iai», si presta immediatamente a essere cantato all’unisono.

“Mariposa” – Fiorella Mannoia – Testo

di Cheope – F. Mannoia – C. Di Francesco –

F. Abbate – M. Cerri – C. Di Francesco

Ed. Universal Music Publishing Ricordi/Dodo Music Italia/ Iansà Ed. Mus./Edizioni Curci/Warner Chappell Music Italiana Milano – Roma – Milano

 

Sono la strega in cima al rogo

Una farfalla che imbraccia il fucile

Una regina senza trono

Una corona di arancio e di spine

Sono una fiamma tra le onde del mare

Sono una sposa sopra l’altare

Un grido nel silenzio che si perde nell’universo

Sono il coraggio che genera il mondo

Sono uno specchio che si è rotto

Sono l’amore, un canto, il corpo

Un vestito troppo corto

Una voglia un desiderio

Sono le quinte di un palcoscenico

Una città, un impero

Una metà sono l’intero

Ahia ia ia ia ia iai

Ahia ia ia ia ia iai

Mi chiamano con tutti i nomi

Tutti quelli che mi hanno dato

E nel profondo sono libera, orgogliosa e canto

Ho vissuto in un diario, in un poema e poi in un campo

Ho amato in un bordello e mentito non sai quanto

Sono sincera sono bugiarda

Sono volubile, sono testarda

L’illusione che ti incanta

La risposta e la domanda

Sono la moda, l’amore e il vanto

Sono una madonna e il pianto

Sono stupore e meraviglia,

Sono negazione e orgasmo

Nascosta dietro a un velo

Profonda come un mistero

Sono la terra, sono il cielo

Valgo oro e meno di zero

Ahia ia ia ia ia iai

Ahia ia ia ia ia iai

Mi chiamano con tutti i nomi

Tutti quelli che mi hanno dato

E anche nel buio sono libera, orgogliosa e canto

Sono stata tua e di tutti di nessuno e di nessun altro

Con le scarpe e a piedi nudi

Nel deserto e anche nel fango

Una nessuna centomila

Madre figlia, luna nuova sorella, amica mia Io ti do la mia parola

Ahia ia ia ia ia iai

Ahia ia ia ia ia iai

Mi chiamano con tutti i nomi

Tutti quelli che mi hanno dato

Ma nel profondo sono libera, orgogliosa e canto

Mi chiamano con tutti i nomi

Con tutti quelli che mi hanno dato

E per sempre sarò libera, e orgogliosa canto!

22.54: FIORELLA MANNOIA

Fiorella Mannoia è stata la prima artista annunciata da Amadeus per il Festival di Sanremo 2024. Il conduttore ha sottolineato che l’ordine di presentazione degli artisti era casuale, ma la scelta di cominciare con Mannoia ha sicuramente un significato speciale. La cantante è una delle icone della musica italiana, e la sua carriera è rinomata senza necessità di presentazioni.

Nata a Roma il 4 aprile 1954, Mannoia ha iniziato la sua carriera nel 1968. La sua presenza a Sanremo è stata notevole, partecipando in cinque occasioni. In due di queste, ha conquistato il prestigioso Premio della Critica: nel 1987 con “Quello che le donne non dicono” (anche se si è classificata ottava nella classifica generale) e nel 1988 con “Le notti di maggio” (posizionandosi al decimo posto).

La sua prima partecipazione risale al 1981 con “Caffè nero bollente”, in cui si è piazzata all’undicesimo posto. Nel 1984 è tornata con uno dei suoi brani più celebri, “Come si cambia”, raggiungendo la 14ª posizione. Dopo i due riconoscimenti della critica, Mannoia si è tenuta lontana per un periodo dalla competizione di Sanremo, ritornando come superospite nel 2000 e partecipando in un duetto con Frankie hi-nrg mc nel 2014. Nel 2017 è tornata in gara con “Che sia benedetta”, raggiungendo il secondo posto, e ha nuovamente partecipato come ospite nel 2019.

Dal 2021 è legata da un matrimonio con il musicista e produttore cinematografico Carlo Di Francesco, con il quale ha formato una coppia dal 2007. La sua presenza a Sanremo 2024 rappresenta un altro capitolo importante nella sua straordinaria carriera.

22.44: Classe, eleganza, tutto quello che “tocca” dicenta oro. Diodato è uno dei pochi fuoriclasse contemporanei del cantautorato italiano. E’ credibile nell’interpretazione, gode di un arrangiamento di altissima qualità, in particolare con la sezione archi. Non so a voi ma a noi è il pezzo che piace di più di questa edizione di Sanremo… casomai non si fosse capito…

22.42: “Ti muovi” è una ballata coinvolgente in cui è impossibile non riconoscere lo stile distintivo del cantautore pugliese. Diodato firma da solo un brano avvincente in cui si cerca un’ultima speranza dopo un amore apparentemente svanito. «Forse un’ultima parte di me crede davvero che sia possibile».

“Ti muovi” – Diodato – Testo

di A. Diodato

Ed. Music Union/Gli Alberi – Milano – Roma

Cosa ci fai qui

Non vorrai mica deludermi

Hai sciolto le catene che abbiamo stretto insieme

Per tenerci lontani

E già mi parli così

Ma a cosa serve ora insistere

Me lo ricordo bene

Il nostro tempo insieme

Me lo ricordo

Ma anche se sai che è inutile

Anche se sai che è inutile

Tu ancora ti muovi

Qui dentro ti muovi

Cerchi l’ultima parte di me

Che crede ancora che sia possibile

Davvero è questo quel che vuoi

Un sorso di veleno e poi

Un altro gioco di parole

Un’altra dose di dolore

Ma ormai sei già nella tempesta

Non puoi pensare a ciò che resta

E vuoi toccare il fondo, andare a fondo, fino in fondo

E ancora ti muovi

Qui dentro ti muovi

Cerchi l’ultima parte di me

Che crede ancora che sia possibile

Che se poi mi trovi, tu ancora mi trovi

Forse un’ultima parte di me crede davvero che sia possibile

Se ancora ci sei,

Se in mezzo a tutto il resto ancora ci sei

Forse esiste una parte di me che spera ancora che sia possibile

22.41: DIODATO

Diodato, conosciuto unicamente attraverso il suo nome d’arte, che in realtà coincide con il suo cognome, è un cantautore di grande intensità e raffinatezza, annoverato tra i più apprezzati nel panorama del nuovo pop italiano. Nato ad Aosta il 30 agosto 1981, sebbene originario della Puglia, Diodato ha costruito una carriera musicale di notevole successo.

La sua consacrazione è giunta con la vittoria alla 70ª edizione del Festival di Sanremo, dove il suo brano “Fai Rumore” ha ottenuto il triplo platino. Il suo trionfo lo ha reso uno degli artisti più premiati dell’anno, aggiudicandosi il prestigioso Premio della critica Mia Martini Sanremo 2020 e il Premio Sala Stampa Radio Tv e Web Sanremo 2020. Nel 2020 ha ricevuto il Premio Lunezia, il David di Donatello 2020, i Nastri d’Argento 2020 e il Ciak D’Oro del pubblico 2020 con la canzone “Che vita meravigliosa” (disco d’oro) come “Migliore canzone originale”.

Diodato ha calcato il palco dell’Ariston per la quarta volta, dopo le partecipazioni nel 2014 con il brano “Babilonia”, nel 2018 con “Adesso” insieme al trombettista Roy Paci, e nel 2019 nella serata cover con Ghemon e i Calibro 35, eseguendo “Rose Viola”. La sua trionfante vittoria nel 2020 con “Fai Rumore” ha confermato la sua statura nel panorama musicale italiano.

Dopo il successo a Sanremo 2020, Diodato è stato protagonista di “Europe Shine a Light – Accendiamo la musica”, evento che ha sostituito l’Eurovision, esibendosi nell’Arena di Verona con “Fai Rumore”. Ha poi fatto il suo ritorno ufficiale all’Eurovision nel 2022, presentando una versione inedita e alternativa del brano vincitore, creando un immaginario onirico e condiviso.

Nel corrente anno, Diodato ha pubblicato il suo nuovo album dal titolo “Così Speciale”, un viaggio musicale introspettivo, solido e intenso, che riflette la verità di ognuno di noi. La ricerca di un sound dinamico e mai prevedibile caratterizza lo stile distintivo del cantautore. I successi musicali di Diodato sono stati accompagnati da un tour in Italia avviato quest’anno, e da alcune esibizioni live internazionali in Europa e America.

Attualmente, Diodato è presente nelle sale cinematografiche con il brano “La mia terra”, parte della colonna sonora del film “Palazzina Laf”, diretto da Michele Riondino, con il quale condivide la direzione artistica dell’Uno Maggio Taranto Libero e Pensante. La sua presenza multidimensionale nel mondo dell’arte continua a consolidarsi, riflettendo la sua versatilità e il suo impatto significativo.

22.34: La standing ovation del pubblico dell’Ariston per Roberto Bolle

22.30: L’0ingterpretazione del Bolero di Ravel di Roberto Bolle

22.20: Roberto Bolle, Étoile della Scuola del Teatro alla Scala di Milano dal 2004, ha danzato nei principali teatri del mondo con compagnie prestigiose come l’American Ballet Theatre, il Balletto dell’Opéra di Parigi e il Royal Ballet. Ha partecipato a eventi di grande risonanza come il Golden Jubilee della Regina Elisabetta nel 2002 e la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici Invernali di Torino nel 2006. Dal 2008 ha portato con successo il suo Gala “Roberto Bolle and Friends” in luoghi insoliti per la danza, come il Duomo di Milano e Piazza Plebiscito di Napoli. È stato nominato “Principal” dell’American Ballet Theatre nel 2009, un onore mai tributato prima a un ballerino italiano. È anche Ambasciatore di buona volontà per l’UNICEF e collabora con il FAI e il World Economic Forum di Davos.

Nel 2012 è stato nominato Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e nel 2014 ha ricevuto la Medaglia dell’UNESCO per il suo contributo alla promozione delle idee dell’UNESCO attraverso la danza. Ha anche lavorato con Eni per la campagna “Rethink Energy” e nel 2015 è uscito il libro fotografico “Viaggio nella Bellezza” che ritrae Bolle in alcuni dei luoghi simbolo del patrimonio artistico italiano. Nel 2015 si è avvicinato al cinema nel ruolo di regista nel progetto corale “Milano 2015”, presentato al Festival di Venezia. Nel 2016 ha partecipato come ospite al Festival di Sanremo e Raiuno gli ha dedicato uno show evento intitolato “Roberto Bolle – La Mia Danza Libera”.

22.17: Il coro intone “Io che amo solo te” di Sergio Endrigo per ricordare i morti delle foibe

22.16: Sono indubbiamente bravi, I Santi Francesi. Il pezzo ricorda le arie lounge anni ’90, atmosfere stile Delta V. Base accattivante, voce affascinante. Da sentire e risentire ma da esplorare il progetto intero

22.15: Durante il Festival, i Santi Francesi presentano l’unico brano di questa edizione, caratterizzato dall’unicità di contenere la parola “amore” nel titolo. “L’affetto in linguaggio” si configura come un gioco di parole con “l’amaro” ed è ciò che persiste dopo un breve incontro, ma che già fa sperare in una possibilità futura: «Abbandonerò gli indumenti sul percorso, sembrerà insolito seguire un filo di seta».

“L’amore in bocca” – Santi Francesi – Testo

di A. De Santis – M. L. Francese – C. Del Bono – A. De Santis – M. L.Francese – A. Filippelli – D. Bestonzo

Ed. Sony Music Publishing (Italy)/Taiga/Gorilla Publishing Milano

Mi hai lasciato con l’amore in bocca

Senza farlo apposta

Sono le ultime gocce di pioggia

Scivoliamo sopra tetti

Prima di cadere a pezzi

Ma l’amaro torna

Ed è la prima volta

La vita che mi togli

Passa dalle mani

Ma tu già lo sai

Che io non sarò mai

Un porto sicuro

In un mare calmo

Mi hai lasciato con l’amore in bocca

Senza farlo apposta

Sono le ultime gocce di pioggia

Scivoliamo sopra tetti

Prima di cadere a pezzi

Lascerò i vestiti per strada

Ti sembrerà strano

Seguire un filo di lana

Ma l’amaro torna

Ed è la prima volta

La rabbia tiene svegli

Tutti gli animali

Ti rivedrò in un quadro

In un ricordo vago

In un porto sicuro

In un mare stanco

Mi hai lasciato con l’amore in bocca

Senza farlo apposta

Sono le ultime gocce di pioggia

Scivoliamo sopra tetti

Prima di cadere a pezzi

Lascerò i vestiti per strada

Ti sembrerà strano

Seguire un filo di lana

Mi hai lasciato con l’amore in bocca

E intanto la tua luce sorge

Forte

Brucia la mia pelle

A volte

Mi racconterai delle tue ombre

E poi mi ci nasconderò

Mi hai lasciato con l’amore in bocca

(Mi hai lasciato con l’amore in bocca)

Lascerò i vestiti per strada

Ti sembrerà strano

Seguire un filo di lana

Mi hai lasciato con l’amore in bocca

Sono le ultime gocce di pioggia

22.14: SANTI FRANCESI

I Santi Francesi, Alessandro De Santis e Mario Francese, costituiscono un duo il cui nome gioca in modo spiritoso con i cognomi dei due membri. La loro visibilità nel panorama musicale è cresciuta notevolmente, partecipando a programmi televisivi di rilievo come Amici, e raggiungendo il culmine della loro carriera vincendo X Factor nel 2022.

La loro partecipazione a Sanremo Giovani 2023 con la toccante canzone “Occhi tristi” li ha catapultati tra i migliori tre insieme a Clara e i Bnker44, garantendo loro il diritto di competere dall’6 al 10 febbraio all’Ariston con i big del Festival di Sanremo. La loro presenza nella colonna sonora di “Summertime” di Netflix sottolinea la loro crescente presenza nel mondo della musica e dell’intrattenimento.

Alessandro De Santis, oltre alla sua carriera musicale, ha attratto l’attenzione anche nelle pagine di gossip, grazie alla sua storia sentimentale con l’attrice Matilda De Angelis. Questo aspetto della sua vita personale ha contribuito ad accrescere l’interesse del pubblico nei confronti dei Santi Francesi, aggiungendo un fascino ulteriore alla loro figura nel panorama dell’intrattenimento italiano.

22.10: Tananai da Piazza Colombo canta “Tango”

22.07: E’ il Mahmood che ti aspetti. Suoni arabeggianti, senso del ritmo, racconti di periferia e di immigrazione. E’ trascinante, la mano di Dardust è tangibile, tutto ben costruito, tutto non particolarmente originale

22.05: “Tuta gold” è un brano che dipinge la periferia con immagini concrete, quasi neorealistiche (la tuta del titolo rappresenta quella di uno spacciatore), ma non prive di ironia. Il testo è impreziosito da parole inglesi come moonlight, night, fake, rave, bitch, e il ritornello ha un ritmo implacabile. Un passaggio che tutti canteranno è: «Cinque cellulari nella tuta gold, baby non richiamerò».

“Tuta gold” – Mahmood – Testo

di J. Ettorre – A. Mahmoud – F. Catitti – J. Ettorre – A. Mahmoud Ed. Universal Music Publishing Ricordi/Milotic/Jet Music Publishing – Milano – Bologna

Se partirò

A Budapest ti ricorderai

Dei giorni in tenda quella moonlight

Fumando fino all’alba

Non cambierai

E non cambierò

Fottendomi la testa in un night

Soffrire può sembrare un po’ fake

Se curi le tue lacrime ad un rave

Maglia bianca, oro sui denti, blue jeans

Non paragonarmi a una bitch così

Non era abbastanza noi soli sulla jeep

Ma non sono bravo a rincorrere

5 cellulari nella tuta gold

Baby non richiamerò

Ballavamo nella zona nord

Quando mi chiamavi fra

Con i fiori fiori nella tuta gold

Tu ne fumavi la metà

Mi passerà

Ricorderò i gilet neri pieni di zucchero

Cambio numero

5 cellulari nella tuta gold

Baby non richiamerò

Dov’è la fiducia diventata arida

È come l’aria del Sahara

Mi raccontavi storie di gente senza dire mai il nome nome nome

Come l’amico tuo in prigione ma

A stare nel quartiere serve fottuta personalità

Se partirai dimmi tua madre chi la consolerà

Maglia bianca, oro sui denti, blue jeans

Non paragonarmi a una bitch così

Non era abbastanza noi soli sulla jeep

Ma non sono bravo a rincorrere

5 cellulari nella tuta gold

Baby non richiamerò

Ballavamo nella zona nord

Quando mi chiamavi fra

Con i fiori fiori nella tuta gold

Tu ne fumavi la metà

Mi passerà

Ricorderò i gilet neri pieni di zucchero

Cambio numero

5 cellulari nella tuta gold

Baby non richiamerò

Mi hanno fatto bene le offese

Quando fuori dalle medie le ho prese e ho pianto

Dicevi ritornatene al tuo paese

Lo sai che non porto rancore

Anche se papà mi richiederà

Di cambiare cognome

Ballavamo nella zona nord

Quando mi chiamavi fra

Con i fiori fiori nella tuta gold

Tu ne fumavi la metà

Mi passerà

Ricorderò i gilet neri pieni di zucchero

Cambio numero

5 cellulari nella tuta gold

Baby non richiamerò

5 cellulari nella tuta gold, gold, gold, gold, gold

5 cellulari nella tuta gold

Baby non richiamerò

22.04: Mahmood farà il suo ritorno al Festival di Sanremo nel 2024, segnando la sua terza partecipazione, e con già due vittorie alle spalle. L’artista milanese, noto anche come Alessandro Mahmoud, salirà nuovamente sul palco dell’Ariston nel prossimo febbraio, portando con sé i trionfi ottenuti nel 2019 con “Soldi” e nel 2022 in collaborazione con Blanco con la celebre canzone “Brividi”.

Nelle edizioni in cui ha vinto a Sanremo, Mahmood ha rappresentato l’Italia all’Eurovision Song Contest, ottenendo un secondo posto a Tel Aviv nel 2019 e un sesto posto a Torino nel 2022 insieme a Blanco. Il 3 novembre scorso, Mahmood ha lanciato il singolo “Cocktail d’amore”, che funge da primo estratto dal suo terzo album in studio previsto per il 2024. Con un percorso già ricco di successi, l’attesa è alta per vedere cosa ci riserverà Mahmood in questa nuova edizione del Festival.

22.03: Alberto Cotta Ramusino, conosciuto come Tananai, è nato a Milano il 8 maggio 1995 ed è del segno del Toro. Fin da bambino ha avuto una grande passione per la musica e ha iniziato il suo percorso con il progetto elettronico “Not for Us”, prima di cambiare nome d’arte e dedicarsi al mondo dell’indie. Nel 2018, Tananai ha iniziato la sua carriera nel mondo dell’indie. Tra i suoi singoli più noti ci sono “Ichnusa” e “Maleducazione”, quest’ultimo diventato particolarmente famoso e amato.

Entrato nella selezione “Scuola Indie” di Spotify, Tananai ha sempre mostrato una grande indipendenza, che gli ha permesso di scrivere e comporre con libertà. Nel 2021 ha collaborato con Fedez nel brano “Le madri degli altri”, ottenendo visibilità a livello nazionale. Successivamente, ha partecipato a Sanremo Giovani e, arrivando tra i tre finalisti, è stato selezionato come uno dei Big del Festival di Sanremo 2022 con il brano “Sesso occasionale”. Nonostante sia arrivato ultimo, è diventato molto popolare grazie alla sua simpatia e alla sua presenza sui social media.

Nel 2023, ha pubblicato l’album “Rave, Eclissi” e ha partecipato nuovamente al Festival di Sanremo. L’anno successivo, nel 2024, è stato ospite a Piazza Colombo a Sanremo e ha collaborato con Merk & Kremont e Marracash per il singolo estivo “Un altro mondo”. Tananai ha mostrato progressi significativi nella sua carriera musicale e si sta affermando sempre di più nel panorama musicale italiano.

22.02: C’è Tananai sul palco dell’Ariston. Dove è stato lanciato.

21.59: E’ il ritornello più trascinante del Festival quello dei Negramaro, cantato da un interprete straordinario come Giuliano Sangiorgi. I cori fionali faranno cantare Palasport e stadi. I Negramaro hanno portato se stessi a Sanremo, non poteva fare diversamente

21.57: “Ricominciamo tutto” porta la firma esclusiva del leader Giuliano Sangiorgi. Il brano, tra suggestioni “on the road” e citazioni più o meno esplicite di Battisti (come «bionde trecce», «discese e risalite»), narra di una fuga al mare per ricucire un amore ferito. La voce di Sangiorgi raggiunge l’apice nell’impetuoso crescendo rock orchestrale.

“Ricominciamo tutto” – Negramaro – Testo

di Giuliano Sangiorgi

Ed. Sugarmusic/Sangiorgi Edizioni Musicali/ Casa 69 Edizioni Musicali – Milano – Copertino (LE)

Quanto tempo ti manca per esser pronta?

Io sono sotto che ti aspetto,

Così ti porto al mare.

Quanto è passato dall’ultima volta

Che mi hai detto, sì, mi hai detto,

Che ti manca il sale

Che brucia le ferite?

E sulla pelle, tra i capelli, sulla tua bocca,

Eravamo ghiaccio che si scioglie in mezzo al nulla,

In mezzo a tutta quella neve:

Dio, com’eri bella?!

E ogni volta che sembra essere tutto perfetto,

C’è sempre un pezzo

Che ci manca

Anche sotto il tetto:

Non rifacciamo il letto!

E allora piove da quel buco sulle teste,

Sì, ma non fa niente.

Tanto si riparte:

Non so nemmeno dove.

Tu dici: “Andiamo ovunque, basta sia lontano dalla gente

E non fa niente, non fa niente…

Basta saper andare, andare, andare…

Chi se ne frega dove?!”.

Quanto è rimasto addosso di quella rincorsa

Che tu hai preso, sì, mi hai preso,

Solo per poi cantare:

“Discese e risalite”?

E sulla pelle, tra i capelli, sulla tua bocca,

Eravamo una canzone di Battisti all’alba,

Anche senza “bionde trecce”:

Dio, quanto sei bella?!

E allora piove da quel buco sulle teste,

Sì, ma non fa niente.

Tanto si riparte:

Non so nemmeno dove.

Tu dici: “Andiamo ovunque, basta sia lontano dalla gente

E non fa niente, non fa niente…

Basta saper andare, andare, andare…

Chi se ne frega dove?!”.

Ma a me importa solo di poter restare

Fermo sulle mie gambe, qui, ad aspettare.

E che sia al mare, che sia dove soffia il vento,

Non mi importa:

Ricominciamo tutto!

E chi se ne fotte di tutti quei sogni,

Di una canzone o uno stupido testo?!

Io, qui, ti aspetto!

Dici che poi ti trovo in un cassetto,

Intatto come quel sogno mai fatto?

Scendi, che ti aspetto:

Ricominciamo tutto!

21.55: NEGRAMARO

I Negramaro, con quasi 24 anni di carriera, otto album all’attivo e numerosi singoli in vetta alle classifiche, faranno il loro ritorno a Sanremo a distanza di 19 anni dal loro debutto. Nel 2005, la band guidata da Giuliano Sangiorgi si presentò al pubblico di Rai 1 partecipando in gara nella sezione Giovani con il brano “Mentre tutto scorre”. Anche se la vittoria andò a Laura Bono con “Non credo nei miracoli”, i Negramaro ricevettero il Premio Sala Stampa Radio e TV nella sezione Giovani. Da quel momento in avanti, i Negramaro hanno continuato a collezionare successi, con brani come “Estate”, “Solo3min”, “Nuvole e lenzuola” e “Parlami d’amore”.

La band è tornata a Sanremo nel 2021, questa volta in veste di ospite, omaggiando Lucio Dalla con “4/3/1943”. Il Festival di Sanremo del 2024 segnerà il debutto ufficiale dei Negramaro come concorrenti, o “Big” come vengono comunemente chiamati nell’ambito del festival. Questa partecipazione rappresenta un importante capitolo nella loro lunga e illustre carriera musicale.

21.54: Si riparte con Fiorello sul palco

21.44: Loredana racconta se stessa con il graffio rock che ha caratterizzato buona parte della carriera. Il pezzo si sta già sentendo tanto e si sentirà tanto. E’ un animale da palcoscenico, la attendiamo live

21.42: La canzone di Loredana Bertè è decisamente rock e energica. «Io sono pazza di me e voglio gridarlo ancora»: “Pazza” si configura come un inno all’amore verso se stessi e alla consapevolezza di smettere di odiarsi, non dando eccessiva importanza alle opinioni altrui, per riscoprire la vera vita. Una frase da annotare è: «Io cammino nella giungla con gli stivaletti a punta».

“Pazza” – Loredana Berté – Testo

di L. Bertè – A. Bonomo – L. Chiaravalli – A. Pugliese Ed. Edizioni Curci/Music Union/Star/Bandabebè – Milano

Sono sempre la ragazza

Che per poco già s’incazza

Amarmi non è facile

Purtroppo io mi conosco

Ok ti capisco

Se anche tu te ne andrai via da me

Col cuore che ho spremuto come un dentifricio

E nella testa fuochi d’artificio

Adesso vado dritta ad ogni bivio

Va bene sono pazza che c’è, che c’è

Io sono pazza di me, di me

E voglio gridarlo ancora

Non ho bisogno di chi mi perdona io, faccio da sola, da sola

E sono pazza di me

Sì perché mi sono odiata abbastanza

Prima ti dicono basta sei pazza e poi

Poi ti fanno santa

Io cammino nella giungla

Con gli stivaletti a punta

E ballo sulle vipere

Non mi fa male la coscienza

E mi faccio una carezza perché non riesco a chiederle

Col cuore che ho spremuto come un dentifricio

E nella testa fuochi d’artificio

E se in giro è tutto un manicomio

Io sono la più pazza che c’è, che c’è

Io sono pazza di me, di me

E voglio gridarlo ancora

Non ho bisogno di chi mi perdona io, faccio da sola, da sola

E sono pazza di me

Sì perché mi sono odiata abbastanza

Prima ti dicono basta sei pazza e poi

Poi ti fanno santa

Scusa se ti ho fatto male

Forse non sono normale, o forse

Io sono pazza di me, di me

E voglio gridarlo ancora

Non ho bisogno di chi mi perdona io, faccio da sola, da sola

E sono pazza di me

Sì perché mi sono odiata abbastanza

Prima ti dicono basta sei pazza e poi

Poi ti fanno santa

21.42: LOREDANA BERTE’

Loredana Bertè, un’icona della musica italiana, si distingue come una veterana del Festival di Sanremo con ben undici partecipazioni, iniziando nel lontano 1986. In quell’occasione, al culmine della sua fama, presentò il brano “Re” con uno spettacolare ingresso sul palco, simulando addirittura una gravidanza. Nel 1988, fece il bis con “Io”, mentre nel 1991 ritornò in gara con “In questa città”, brano scritto appositamente per lei da Pino Daniele. Nel 1993, partecipò al festival in coppia con la sorella Mia Martini, esibendosi con il brano “Stiamo come stiamo”, mentre nel 1994 tornò in gara con “Amici non ne ho”. L’anno successivo, presentò “Angeli & angeli”, e nel 1997 si classificò ultima con “Luna”.

Dopo una pausa significativa dal festival, Bertè tornò nel 2002 con “Dimmi che mi ami”, piazzandosi al 17esimo posto. Nel 2008, la sua partecipazione con “Musica e parole” fu interrotta dopo la prima esibizione, poiché il brano era già stato pubblicato con un titolo diverso, “L’ultimo segreto”. Nel 2012, si esibì con Gigi D’Alessio, raggiungendo il quarto posto con “Respirare”. La sua ultima partecipazione come concorrente risale al 2019, quando si classificò quarta con “Cosa ti aspetti da me”. Nel 2021, Amadeus l’ha chiamata come ospite per la prima serata di Sanremo, dove ha incantato il pubblico con un medley dei suoi successi e il nuovo singolo “Figlia di…”. Nel 2024, Loredana Bertè farà il suo ritorno in gara a Sanremo per la dodicesima volta.

 

21.41: La standing ovation dell’Ariston. Il bacio a Mara Venier di orfdinanza, porta punti al FantaFestival

21.40: E’ un pezzo che resta in mente, quello de Il Volo. Operazione pop riuscita, Possono piacere o non piacere, di sicuro questo è un pezzo ben costruito con un bell’arrangiamento. Diventerà un caposaldo del trio che riuscuote successo in tutto il mondo

21.38: Il brano “Capolavoro” de Il Volo si configura come una ballata orchestrale in continua crescita, puntando sull’abilità dei tre interpreti e, forse ancor più che in precedenza, sulla diversità delle loro voci che si muovono agilmente tra il lirico e il pop. Il ritornello afferma: «Scendi dal firmamento come un’opera d’arte, prima di te non esisteva nulla di pregevole».

“Capolavoro” – Il Volo – Testo

di E. Roberts – S. Marletta – M. Tenisci

Ed. Music Union/MT Ed. Mus. di Michael Tenisci/Il Volo/ Oracle Ed. Mus. di Ernesto Ginoble – Milano – Roma

Io che sto seduto dentro a un cinema

A sognare un po’ d’America e un po’ di casa tua

E mi chiedo sempre quanto durerà

Questo amore infinito che infinito non è Io che mi sentivo perso

Una vela in mare aperto

E all’improvviso tu, tu

Cadi dal cielo come un capolavoro

Prima di te non c’era niente di buono

Come se

Tu fossi l’unica luce a dare un senso

E questa vita con te

È un capolavoro

Guarda come sta piovendo

Ma è stupendo averti qua

Maledetto tempo che ti da

E poi ti porta via

Io che mi sentivo perso

Come un fiore nel deserto

E all’improvviso tu, tu

Cadi dal cielo come un capolavoro

Prima di te non c’era niente di buono

Come se

Tu fossi l’unica luce a dare un senso

E questa vita con te

È un capolavoro

Cadi dal cielo come un capolavoro

Prima di te non c’era niente di buono

Come se

Tu fossi l’unica luce a dare un senso

E questa vita con te

Sì, la mia vita con te

È un capolavoro

21.37: IL VOLO

Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, noti come Il Volo, faranno il loro ritorno al Festival di Sanremo nel 2024, partecipando come concorrenti per la terza volta dopo il loro esordio trionfante nel 2015 con “Grande amore”, brano che ha vinto quell’edizione del festival. Il trio, famoso a livello mondiale, è tornato a gareggiare nel 2019 presentando il brano “Musica che resta”, che si è classificato al terzo posto nella graduatoria generale. La loro presenza al Festival di Sanremo rappresenta sempre un momento di grande attesa e interesse per i fan, confermando la loro risonanza e il loro successo continuativo nella scena musicale italiana.

21.32: Fiorello e Amadeus duettano amabilmente sul palco dell’Ariston

21.22: Fiorello entra in scena con abiti luminosi, base di Billie Jean e parole di Vecchio Frac

21.21: Dargen si fa un giro per l’Ariston, distribuisce baci (il più vistoso a Mara Venier) ed energia

21.19: Base techno, si parla di immigrazione e delle stragi sul Mediterraneo. Sembra stridere, un po’ potrebbe anche stridere però Dargen rende tutto più credibile

21.18: “Onda alta” è forse il brano più veloce di questo Festival di Sanremo, ma affronta tematiche di grande importanza. Il testo fa esplicito riferimento alle rotte dei migranti. «Sta arrivando l’onda alta, stiamo fermi e non si parla e non si salta» canta il rapper e produttore. Il brano si conclude con: «Navigando verso Malta senza aver nuotato mai nell’acqua alta».

“Onda alta” – Dargen D’Amico – Testo

di Cheope – J. M. L. D’Amico – G. Fazio – S. Marletta – E. Roberts – J. M. L. D’Amico – G. Fazio – S. Marletta – E. Roberts

Ed. Edizioni Curci/Music Union/Giada Mesi/ Visionary Sapiens Publishing – Milano

‘O sentimento

C’è chi mi chiama

Figlio di puttana

Che c’è di male?

L’importante è aver la mamma

Che non lavori troppo che la vita è breve

A volte un mese

Se prendi il treno, sai

Ci metti meno

E non l’hai visto il meteo?

Non l’hai visto il cielo?

Ma a volte ci si vuole troppo bene

Anche così, un giovedì, senza un sì, come viene

Come faccio a volere una vita in incognito

Se parlo solo di me?

Se basta un titolo a fare odiare un intero popolo

Non lo conosci Noè?

No eh?

Sta arrivando sta arrivando l’onda alta

Stiamo fermi, non si parla e non si salta

Senti il brivido

Ti ho deluso lo so

Siamo più dei salvagenti sulla barca

Sta arrivando sta arrivando l’onda alta

Non ci resta che pregare finché passa

Sembri timido

Mi hai sorriso o no?

Sono già promesso sposo con un’altra

Hey hey bambino

Questa volta hai fatto proprio un bel casino

Alla contraerea sopra un palloncino

Tutta questa strada per riempire un frigo

Per sentirti vivo

Hai solo un tentativo

Ormai ho deciso

Scusa se non ti avviso

Ti mando quello che mi avanza se ci arrivo

Mamma, ti ho sognata che eri bimba

Figlia, ti ho sognata che eri incinta

Quando hai meno

Vivi più sereno

Qua abbiamo tutto ma ci manca sentimento

E non riusciamo più a volerci bene

Neanche così, un giovedì, senza un sì, come viene

Come faccio a volere una vita in incognito

Se parlo solo di me?

Se basta un titolo a fare odiare un intero popolo

Non lo conosci Noè?

No eh?

Sta arrivando sta arrivando l’onda alta

Stiamo fermi, non si parla e non si salta

Senti il brivido

Ti ho deluso lo so

Siamo più dei salvagenti sulla barca

Sta arrivando sta arrivando l’onda alta

Non ci resta che pregare finché passa

Sembri timido

Mi hai sorriso o no?

Sono già promesso sposo con un’altra

Hey hey bambino

Questa volta hai fatto proprio un bel casino

Alla contraerea sopra un palloncino

Tutta questa strada per riempire un frigo

Per sentirti vivo

C’è una guerra di cuscini

Ma cuscini un po’ pesanti

Se la guerra è dei bambini

La colpa è di tutti quanti

Abbiamo cambiato le idee

Abbiamo cambiato leader

Ma la madre e le altre donne

Non hanno niente da ridere

Hey bambino

Bel casino

Su un palloncino

Per riempire un frigo

Navigando navigando verso Malta

Senza aver nuotato mai nell’acqua alta

Navigando navigando verso Malta

Senza aver nuotato mai nell’acqua alta

 

21.17: DARGEN D’AMICO

 Jacopo Matteo Luca D’Amico, noto con lo pseudonimo artistico Dargen D’Amico, è un poliedrico artista milanese nato il 29 novembre 1980. Oltre ad essere un affermato cantautore, D’Amico riveste i ruoli di produttore discografico e DJ. La sua carriera artistica è stata caratterizzata da diverse sfaccettature e ha visto la sua partecipazione attiva nella fondazione dell’etichetta indipendente Giada Mesi, in collaborazione con Francesco Gaudesi.

Nel corso degli anni, Dargen D’Amico ha esplorato varie sfere musicali, definendo il suo stile come “emo rap” e identificandosi come un “cantautorap”. La sua discografia annovera ben dieci album, tra cui spiccano opere significative come “Musica senza musicisti” del 2006 e “Di vizi di forma virtù” del 2008. Durante il suo percorso, ha instaurato collaborazioni di rilievo con artisti del calibro di Fedez, Fabri Fibra, Marracash, Rkomi, Benny Benassi, Enrico Ruggeri, 883 e Tedua.

Attualmente, D’Amico si trova per la seconda volta a ricoprire il ruolo di giudice nella rinomata competizione musicale “X Factor”. Nel 2022, ha fatto il suo debutto al Festival di Sanremo come interprete con il brano “Dove si balla”, ottenendo il nono posto ma conquistando notevole visibilità nelle radio e nelle discoteche.

21.13: La quota cantautorato è ben rappresentata da un Gazzelle che emoziona e che ha scritto una canzone che cresce, giorno dopo giorno, ascolto dopo ascolto come nelle migliori tradizioni. La classifica non conta

21.12: “Tutto qui” è una dolcissima ballata che ci ha restituito un retrogusto Anni 90 ed è “ambientata” esplicitamente nella zona di Roma Nord. Che è dipinta come un luogo da cui si può e si vuole scappare, per vivere insieme un minuto (o forse anche tre) di felicità.

“Tutto qui” – Gazzelle – Testo

di F. Pardini (Gazzelle) – F. Nardelli – F. Pardini (Gazzelle) Ed. Maciste Dischi/Sony Music Publishing (Italy) – Milano

Lo so che sei stanca

Lo sono anche io

Sembriamo due panda

Amore mio

Ed ogni mattina ti svegli e pensi

“Boh, chissà com’è che oggi tutte a me”

Ma chiamami quando riatterri sul mondo perché

Mi stringo un po’ e sposto un po’ di me

Vorrei guardare il passato con te

Addosso al muro col proiettore

Viverlo insieme un minuto anche tre

Scappare per un po’ da Roma Nord

Lo sai che sei matta, lo sono anche io

Hai perso la calma appresso al mio

Cuore che tutte le notti fa

– Ah

E sai com’è mi sa che centri te

Ma chiamami quando ripasserai da casa mia

Che scendo un po’ o sali tu da me

Vorrei guardare il passato con te

Addosso al muro col proiettore

Viverlo insieme un minuto anche tre

Scappare per un po’ da Roma Nord

(da Roma Nord)

Perché perché perché perché ogni tanto è giusto stare anche così

Con il terrore sai di perdersi

E questa vita non impara mai

Ma domani domani domani potremmo anche ridere

O almeno sorridere

Tutto qui

Vorrei guardare il soffitto con te

Stesi sul letto col raffreddore

Chiudere gli occhi e vedere com’è

Chiudere gli occhi e vedere com’è

21.11: GAZZELLE

Gazzelle, il cui vero nome è Flavio Bruno Pardini, è un rinomato cantautore romano con quattro album di grande successo nel suo repertorio e importanti collaborazioni con artisti come Lorenzo Fragola, Zero Assoluto, Rkomi, Marco Mengoni, Mahmood ed Ernia. Nato nel 1989, Gazzelle ha fatto il suo ingresso nel mondo della musica nel 2016 con il singolo “Quella che” e da allora ha continuato a costruire una solida carriera.

Nonostante la sua notorietà, Gazzelle non ha mai partecipato né come concorrente né come ospite al Festival di Sanremo. Tuttavia, l’artista si appresta a fare il suo debutto in gara durante l’edizione del 2024. La sua presenza al Festival rappresenta un momento molto atteso dai suoi fan e offre l’opportunità di esplorare ulteriormente il suo talento musicale e la sua capacità di coinvolgere il pubblico attraverso la sua musica distintiva.

21.10: “Dedicata alle persone insicure. Credete nei vostri sogni!”

21.08: Il pezzo di Big Mama funziona, è per tutte le età. Fa cantare, ballare e pensare. E’ un personaggio e prenderà la sua strada, forse lontano da Sanremo. Anche gtecnicamente la ragazza c’è

21.06: “La rabbia non ti basta” di Big Mama è un brano molto veloce che sfrutta il ritmo e la grinta vocale di BigMama. Il pezzo rappresenta una confessione personale molto intensa, focalizzandosi sulla trasformazione e sul riscatto da un passato caratterizzato da violenza e crisi interiore. «Guarda me, adesso sono un’altra, la rabbia non ti basta».

“La rabbia non ti basta” – BigMama – Testo

di M. L. Lazzerini – M. Mammone – E. Botta – E. Brun Ed. Sony Music Publishing (Italy)/Tuttomoltobenegrazie/ Pluggers/Oyez!/BMG Rights Management Italy Milano – Padova – Brescia – Milano

 

Se potessi andare indietro ti darei una casa vera in cui dormire

Se anche fossi solo vetro ti coprirei per strada e mi farei colpire

Spalle larghe, la testa sopra ma i sogni ancora più in alto

Parole tante, ma poi strappate da ciò che diceva un altro

Pochi anni ma tanti sbagli che manco facevi tu

Li nascondevi tra lacrime d’odio che riempiva i tuoi occhi blu

Coi pugni stretti e i pensieri fragili, guardati adesso

Crollavi sempre anche con basi stabili, ma ora detesto

Pensare a te come una di quelli li, che ci hanno perso

Pezzi di loro per darne agli altri

Pezzi di cuore come gli scarti

Guarda me

Adesso sono un’altra

La rabbia non ti basta,

Hai cose da dire

Se ti perdi segui me

Quel vuoto non ti calma

È il buio che ti mangia e non ti fa dormire

Animo buono ma riempito d’odio

Per far testa a quello degli altri

Più di un colpo d’arma da fuoco

E ti restava solo incassarli

È facile distruggere i più fragili

Colpire e poi affondare chi è solo

Copri le lacrime segreti da tenere, non farti scoprire

Lo sai che a casa non devon sapere, cosa dovrai dire

Una figlia che perde chi la vuole avere, quindi apri ferite

Vorresti solo un altro corpo

Ma a quale costo?

Guarda me

Adesso sono un’altra

La rabbia non ti basta,

Hai cose da dire

Se ti perdi segui me

Quel vuoto non ti calma

È il buio che ti mangia e non ti fa dormire

Non ti fa dormire

Non ti fa dormire

Se potessi andare indietro ti darei una casa vera in cui dormire

Se anche fossi solo vetro ti coprirei per strada e mi farei colpire

Guarda me

Adesso sono un’altra

La rabbia non ti basta,

Hai cose da dire

Se ti perdi segui me

Quel vuoto non ti calma

È il buio che ti mangia e non ti fa dormire

Credere nei propri sogni salva

Se vuoi ballare balla

Non puoi sparire

Se ti perdi segui me

Quel vuoto non ti calma

È il buio che ti mangia e non ti fa dormire

Non ti fa dormire

Non ti fa dormire

21.06: BIG MAMA

Big Mama, l’alter ego artistico di Marianna Mammone, si appresta a fare il suo esordio ufficiale come concorrente al Festival di Sanremo nel 2024, dopo essersi esibita già sul prestigioso palco dell’Ariston l’anno precedente, nel 2023. In quell’occasione, Big Mama ha condiviso il palco con Elodie nella serata dei duetti, regalando al pubblico una performance su “American Woman” di Lenny Kravitz.

Rapper e figura di spicco nel movimento body positive, Big Mama ha lanciato il suo primo EP, intitolato “Next Big Thing”, nel 2022. La sua presenza nel panorama musicale è cresciuta nel tempo, contribuendo anche attraverso la piattaforma YouTube a farsi conoscere e apprezzare da un vasto pubblico. Con l’approdo al Festival di Sanremo, Big Mama avrà un’ulteriore opportunità di esprimere il suo talento e di conquistare il pubblico con la sua presenza unica e la sua musica coinvolgente.

21.05: Si sono diveretiti, Renga e Nek, preludendo ad un Tour che porterà i loro pezzi in giro per l’Italia. Questo pezzo non resterà nella storia però il pezzo si canta e nei palazzetti si attenderà con ansia il “pezzo di Sanremo”

21.03: Il brano descrive l’amore che i due interpreti portano come qualcosa di stupido, inutile e irresponsabile. Tuttavia, viene anche dipinto come qualcosa di nobile, fragile e soprattutto capace di rendere folle una persona: «E non sai come vorrei farne a meno» recitano le parole. Le voci potenti e inconfondibili di Francesco Renga e Nek completano l’esperienza musicale.

“Pazzo di te” – Renga Nek – Testo

di F. Renga – D. Mancino – D. Faini – Nek – F. Renga

Ed. Universal Music Publishing Ricordi/Edizioni Curci/Favole/ Neviani Publishing/Interno32

Milano – Brescia – Sassuolo (MO) – Milano

 

L’amore è stupido

Ma ti fa piangere

Prima sorride e poi

Ti vuole uccidere

L’amore è inutile

E’ irresponsabile

Tu chiedi aiuto ma

Lui non sa dartene

E per questo anch’io

Sono pazzo di te

E non sai come vorrei farne a meno

E lo sa solo Dio

Chi è più pazzo di me

Sotto questo mantello di cielo

L’amore è un giudice

È un miserabile

Lo trovi in tasca ma

Non lo puoi spendere

L’amore è nobile

È fatto di un metallo indistruttibile

Ma è così fragile

E per questo anch’io

Sono pazzo di te

E non sai come vorrei farne a meno

E lo sa solo Dio

Chi è più pazzo di me

Sotto questo mantello di cielo

Io e te cambiamo la realtà

Perché nessuna verità

È così facile

Amarsi è semplice

Ma ingovernabile

Indispensabile

Non sai come vorrei farne a meno

Forse per questo anch’io

Sono pazzo di te

Perché è quello che conta davvero

21.02: RENGA E NEK

Francesco Renga e Nek si uniranno per la prima volta come coppia concorrente al Festival di Sanremo nel 2024, dando seguito alla loro collaborazione artistica avviata nel 2023 con un tour in giro per l’Italia e il singolo di grande successo “L’infinito più o meno”.

Nek, già noto al pubblico sanremese, ha partecipato al Festival in veste di artista in gara nel 2002 nella categoria Nuove Proposte, raggiungendo il terzo posto con “In Te”. Nel 1997 si è classificato settimo con il tormentone “Laura non c’è”, mentre nel 2015 è tornato in gara con “Fatti avanti amore”, arrivando secondo. Nel 2019 si è piazzato al 19º posto a Sanremo con “Mi farò trovare pronto”.

Francesco Renga, storico frontman dei Timoria, ha debuttato al Festival di Sanremo nel 2005 vincendo con il brano “Angelo”. Nel 2009 è tornato all’Ariston con “Uomo senza età”, pur rimanendo fuori dal podio. Nel 2012 si è classificato ottavo con “La tua bellezza” e due anni dopo è arrivato al quarto posto con “Vivendo adesso”, brano scritto per lui da Elisa. Dopo un periodo di pausa, Renga è ritornato in gara nel 2021, ottenendo il 22º posto con “Quando trovo te”. La loro collaborazione a Sanremo 2024 promette un ulteriore capitolo emozionante nella loro carriera musicale congiunta.

20.57: 10) Alta, 9) Diodato, 8) Loredana Bertè, 7) Alessandra Amoroso, 6) Mahmood, 5) Irama, 4) Ghali, 3) Annalisa, 2) Angelina Mango, 1) Geolier

20.55: 20) Ricchi e Poveri, 19) Negramaro, 18) Mr. Rain, 17) Santi Francesi, 16) Il Tre, 15) The Kolors, 14) Fiorella Mannoia, 13) Gazzelle, 12) Emma, 11) Il Volo

20.53: 30 Sangiov anni, 29) Fred de Palma, 28) La Sad, 27) BNKR 44, 26) Renga Nek, 25) Maninni, 24) Clara, 23) Rose Villain, 22) BigMama, 21) Dargen D’Amico

20.52: Classifica prossivorio sconosciuta, questa è la somma di tutto

20.46: Inno d’Italia suonato dalla Fanbfara dei Carabinieri

20.43: Tra gli ospiti all’Ariston, Luca Argentero, Claudio Gioè per presentare “Màkari 3”, Gigliola Cinquetti per i 60 anni di “Non ho l’età” e il grande ballerino Roberto Bolle. Il rapper Tedua torna una seconda volta sulla nave Costa, mentre in piazza Colombo si esibisce Tananai.

20.40: A condurre il Festival è per il quinto anno consecutivo è Amadeus, che ogni sera viene affiancato da un co-conduttore diverso. Questa sera ad affiancare Amadeus sarà l’amico e collega di sempre, lo show-man Fiorello.

20.38: Questa la lista dei duetti in programma questa sera:

Renga Nek – “Pazzo di te”

BigMama – “La rabbia non ti basta”

Gazzelle – “Tutto qui”

Dargen D’Amico – “Onda alta”

Il Volo – “Capolavoro”

Loredana Berté – “Pazza”

Negramaro – “Ricominciamo tutto”

Mahmood – “Tuta gold”

Santi Francesi – “L’amore in bocca”

Diodato – “Ti muovi”

Fiorella Mannoia – “Mariposa”

Alessandra Amoroso – “Fino a qui”

Alfa – “Vai!”

Irama – “Tu no”

Ghali – “Casa mia”

Annalisa – “Sinceramente”

Angelina Mango – “La noia”

Geolier – “I p’ me, tu p’ te”

Emma – “Apnea”

Il Tre – “Fragili”

Ricchi e Poveri – “Ma non tutta la vita”

The Kolors – “Un ragazzo una ragazza”

Maninni – “Spettacolare”

La Sad – “Autodistruttivo”

Mr.Rain – “Due altalene”

Fred De Palma – “Il cielo non ci vuole”

Sangiovanni – “Finiscimi”

Clara – “Diamanti grezzi”

Bnkr44 – “Governo Punk”

Rose Villain – “Click boom!”

20.36: Verranno riproposte attraverso esecuzione dal vivo o registrazione audio video le 5 canzoni (o parte di esse) degli Artisti in gara con la posizione più elevata nella suddetta nuova classifica generale. Le votazioni precedenti verranno azzerate e si procederà a una nuova votazione del pubblico con il Televoto, della Giuria della Sala Stampa, Tv e Web e della Giuria delle Radio. I tre sistemi di votazione avranno un peso percentuale sul risultato complessivo di questa ultima votazione in Serata così ripartito: Televoto 34%: Giuria della Sala Stampa, Tv e Web 33%; Giuria delle Radio 33%. La canzone/Artista con la percentuale di voto complessiva più elevata ottenuta in quest’ultima votazione verrà proclamata Vincitrice di SANREMO 2024. Verranno proclamate anche le canzoni/Artisti classificatesi seconda, terza, quarta e quinta.

20.33: Nella quinta e ultima serata è prevista l’interpretazione-esecuzione delle 30 canzoni in gara da parte dei rispettivi 30 Artisti. Le canzoni verranno votate dal pubblico attraverso il Televoto. Verrà comunicata al pubblico la classifica generale delle 30 canzoni determinatasi al termine della precedente Quarta Serata. La media tra le percentuali di voto ottenute in Serata attraverso il Televoto e quelle ottenute nelle Serate precedenti determinerà una nuova classifica generale delle 30 canzoni/Artisti. Verrà comunicata al pubblico la nuova classifica generale delle 30 canzoni.

20.30: La kermesse sanremese si conclude, dopo quattro serate dagli ascolti altissimi e con grande incertezza sulle graduatorie, anche se Geolier e Angelina Mango sembrano favoriti su tutti gli altri, con Annalisa che potrebbe rientrare in gioco per la vittoria finale. La serata odierna, però, contribuirà a fare classifica, oltre a consegnare il premio speciale dei duetti e quindi è molto importante.

20.28: Nella prima serata la classifica dei primi cinque vedeva prima Loredana Bertè, seconda Angelina Mango, terza Annalisa, quarto Diodato, quinto Mahmood. La seconda serata, che ha visto esibirsi i primi 15 artisti in gara ha visto prevalere Geolier davanti a Irama, Annalisa, Loredana Bertè e Mahmood. Nella terza serata la classifica dei primi cinque ha visto prima Angelina Mango, secondo Irama, terza Alessandra Amoroso, quarto Il Tre, quinto Mr. Rain. Nella quarta serata, dedicata ai duetti e alle cover, il successo è andato a Geolier (con Guè, Luche e Gigi D’Alessio) che ha preceduto Angelina Mango, Annalisa (con La Rappresentante di Lista), Ghali (con Ratchopper) e Alfa (con Roberto Vecchioni).

20.26: Vi racconteremo tutto, dalla qualità delle canzoni in gara al comportamento di presentatori e ospiti italiani e internazionali, vi terremo aggiornati su classifiche, votazioni, immancabili polemiche e novità, fino ad arrivare alla proclamazione del vincitore dell’edizione 2024 al termine dei questa serata che si preannuncia ricca di musica ed emozioni.

20.23: OA Sport segue minuto per minuto le cinque serate del Festival con l’aiuto di alcuni esperti del settore che vi aiuteranno nell’ascolto delle canzoni in gara, nell’individuare le qualità sonore, l’originalità di testi e musiche, magari anche qualche plagio, e nel giudicare gli outfit dei partecipanti.

20.20: Buonasera e benvenuti alla DIRETTA LIVE della quinta e ultima serata della 74ma edizione del Festival di Sanremo 2024.

IL CACHET DI AMADEUS

IL CACHET DI FIORELLO

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Buonasera e benvenuti alla DIRETTA LIVE della quinta e ultima serata della 74ma edizione del Festival di Sanremo 2024. OA Sport segue minuto per minuto le cinque serate del Festival con l’aiuto di alcuni esperti del settore che vi aiuteranno nell’ascolto delle canzoni in gara, nell’individuare le qualità sonore, l’originalità di testi e musiche, magari anche qualche plagio (qualcosa, purtroppo, c’è), e nel giudicare gli outfit dei partecipanti. Vi raccontiamo tutto, dalla qualità delle canzoni in gara al comportamento di presentatori e ospiti italiani e internazionali, vi terremo aggiornati su classifiche, votazioni, immancabili polemiche e novità, fino ad arrivare alla proclamazione del vincitore dell’edizione 2024 al termine di questa serata che si preannuncia emozionante.

Nella prima serata la classifica dei primi cinque vedeva prima Loredana Bertè, seconda Angelina Mango, terza Annalisa, quarto Diodato, quinto Mahmood. La seconda serata, che ha visto esibirsi i primi 15 artisti in gara ha visto prevalere Geolier davanti a Irama, Annalisa, Loredana Bertè e Mahmood. Nella terza serata la classifica dei primi cinque ha visto prima Angelina Mango, secondo Irama, terza Alessandra Amoroso, quarto Il Tre, quinto Mr. Rain. Nella quarta serata, dedicata ai duetti e alle cover, il successo è andato a Geolier (con Guè, Luche e Gigi D’Alessio) che ha preceduto Angelina Mango, Annalisa (con La Rappresentante di Lista), Ghali (conRatchopper) e Alfa (con Roberto Vecchioni).

La kermesse sanremese si conclude, dopo quattro serate dagli ascolti altissimi e con grande incertezza sulle graduatorie, anche se Geolier e Angelina Mango sembrano favoriti su tutti gli altri, con Annalisa che potrebbe rientrare in gioco per la vittoria finale. La serata odierna, però, contribuirà a fare classifica, oltre a consegnare il premio speciale dei duetti e quindi è molto importante.

Nella quinta e ultima serata è prevista l’interpretazione-esecuzione delle 30 canzoni in gara da parte dei rispettivi 30 Artisti. Le canzoni verranno votate dal pubblico attraverso il Televoto. Verrà comunicata al pubblico la classifica generale delle 30 canzoni determinatasi al termine della precedente Quarta Serata. La media tra le percentuali di voto ottenute in Serata attraverso il Televoto e quelle ottenute nelle Serate precedenti determinerà una nuova classifica generale delle 30 canzoni/Artisti. Verrà comunicata al pubblico la nuova classifica generale delle 30 canzoni. Verranno riproposte attraverso esecuzione dal vivo o registrazione audio video le 5 canzoni (o parte di esse) degli Artisti in gara con la posizione più elevata nella suddetta nuova classifica generale. Le votazioni precedenti verranno azzerate e si procederà a una nuova votazione del pubblico con il Televoto, della Giuria della Sala Stampa, Tv e Web e della Giuria delle Radio. I tre sistemi di votazione avranno un peso percentuale sul risultato complessivo di questa ultima votazione in Serata così ripartito: Televoto 34%: Giuria della Sala Stampa, Tv e Web 33%; Giuria delle Radio 33%. La canzone/Artista con la percentuale di voto complessiva più elevata ottenuta in quest’ultima votazione verrà proclamata Vincitrice di SANREMO 2024. Verranno proclamate anche le canzoni/Artisti classificatesi seconda, terza, quarta e quinta.

A condurre il Festival è per il quinto anno consecutivo è Amadeus, che ogni sera viene affiancato da un co-conduttore diverso. Questa sera ad affiancare Amadeus sarà l’amico e collega di sempre, lo show-man Fiorello. Tra gli ospiti all’Ariston, Luca ArgenteroClaudio Gioè per presentare “Màkari 3”, Gigliola Cinquetti per i 60 anni di “Non ho l’età” e il grande ballerino Roberto Bolle. Il rapper Tedua torna una seconda volta sulla nave Costa, mentre in piazza Colombo si esibisce Tananai.

Sono 30 gli artisti in gara: di seguito i nomi dei partecipanti e l’elenco dei titoli:
Alessandra Amoroso – “Fino a qui”
Alfa – “Vai!”
Angelina Mango – “La noia”
Annalisa – “Sinceramente”
BigMama – “La rabbia non ti basta”
Bnkr44 – “Governo Punk”
Clara – “Diamanti grezzi”
Dargen D’Amico – “Onda alta”
Diodato – “Ti muovi”
Emma – “Apnea”
Fiorella Mannoia – “Mariposa”
Fred De Palma – “Il cielo non ci vuole”
Gazzelle – “Tutto qui”
Geolier – “I p’ me, tu p’ te”
Ghali – “Casa mia”
Il Tre – “Fragili”
Il Volo – “Capolavoro”
Irama – “Tu no”
La Sad – “Autodistruttivo”
Loredana Berté – “Pazza”
Mahmood – “Tuta gold”
Maninni – “Spettacolare”
Mr.Rain – “Due altalene”
Negramaro – “Ricominciamo tutto”
Renga Nek – “Pazzo di te”
Ricchi e Poveri – “Ma non tutta la vita”
Rose Villain – “Click boom!”
Sangiovanni – “Finiscimi”
Santi Francesi – “L’amore in bocca”
The Kolors – “Un ragazzo una ragazza”

OASport vi propone la DIRETTA LIVE quinta e ultima serata della 74ma edizione del Festival di Sanremo 2024: cronaca in tempo reale ed aggiornamenti costanti per non perdervi nulla di questo spettacolo. Appuntamento alle 20.40 circa. Buon divertimento!

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