Ciclismo

Lorenzo Fortunato e il caos alla Vuelta a Andalucia: “Trattori non ne ho visti. Punto al Giro d’Italia”

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Fortunato / Sprint Cycling

La Ruta del Sol, o Vuelta a Andalucía, scatterà venerdì con una cronometro ad Alcaudete per concludersi domenica. A causa dell’impossibilità di avere i membri della sicurezza dello Stato, l’organizzazione della corsa spagnola ha dovuto ridurre la gara a tre tappe, modificando, in parte, il percorso della stessa che sarebbe dovuta partire mercoledì 14 febbraio. Abbiamo così raggiunto telefonicamente in Spagna Lorenzo Fortunato, che ha visto ritardare il suo debutto in maglia Astana di qualche giorno.

Lorenzo, come stai? Com’è andata la preparazione invernale?

“Sto bene, la preparazione quest’inverno è stata buona. Ho fatto due ritiri con la squadra (uno a dicembre e uno a gennaio) e poi insieme a Simone Velasco siamo stati tre settimane sull’Etna per fare altura in vista dell’inizio di stagione”. 

In termini di lavori specifici sono cambiati i tuoi allenamenti rispetto i scorsi anni?

“Alla base ci sono tante ore e molta salita, mi sono concentrato maggiormente su lavori più brevi ma intensi, focalizzandoci su due giorni di lavoro e uno di stacco al posto di tre giorni continuativi”. 

Debutto in maglia Astana Qazaqstan rimandato di qualche giorno alla Vuelta a Andalucia. Che aria si respira lì? 

“Qui è tutto tranquillo, alla partenza non c’erano proteste né trattori. Il mio debutto in maglia Astana sarà quindi venerdì con la cronometro di 5 km dove correremo con la bici da strada, perché la prova contro il tempo non era in programma”. 

Sono state cancellate le prime due frazioni, si partirà venerdì con una crono individuale di 5 km. Pensi che in ottica classifica possa cambiare qualcosa? 

“Penso che possa cambiare molto: è una cronometro molto breve, piatta e con le bici da strada, per poi proseguire sabato con un circuito di 100 km con un dislivello cumulativo di 2000 metri. Per domenica invece non sappiamo ancora come sarà il percorso, lo scopriremo il giorno stesso in base alla situazione qui in Spagna. E’ un percorso che non si addice alle mie caratteristiche, ma non ci si può fare niente, cercherò come sempre di dare il massimo per poi focalizzarmi sui prossimi appuntamenti di questa stagione”. 

Ad oggi quali sono le maggiori differenze che hai notato con il passaggio in una formazione World Tour rispetto a quando correvi per una Professional? 

“Poter decidere il calendario senza dover aspettare i vari inviti alle corse. In una squadra World Tour c’è anche un’organizzazione maggiore grazie anche alla presenza di maggior staff, ma io alla Eolo mi sono sempre trovato molto bene così come sono felice adesso in Astana”. 

Che aria si respira in casa Astana? 

“Tranquilla. Mi trovo molto bene con tutti dai corridori allo staff e ho trovato tanta Italia”.

Hai trovato tanta Italia, in effetti: Davide Ballerini (anche tuo compagno di allenamento), Simone Velasco, Michele Gazzoli, Samuele Battistella, Christian Scaroni e Gianmarco Garofoli. Con chi hai legato maggiormente? 

“Con il Ballero e con Velasco sono più legato, entrambi li conosco da tantissimo tempo”.

Quali obiettivi ti sei posto per questa stagione? 

“I miei obiettivi sono i Grandi Giri, soprattutto il Giro d’Italia”. 

Vuoi tornare a vincere una tappa al Giro o ci vai con l’intenzione di fare classifica?

“Punterò alle tappe di montagna, per la classifica vedremo. Vorrei sicuramente farmi vedere e provare a fare qualcosa nell’ultima settimana. Quest’anno arriverò al Giro con meno giorni di corsa rispetto alla passata stagione e quindi probabilmente sarò meno stanco; e questo rispecchia un po’ il programma di avvicinamento fatto nel 2021, anche se con corse differenti”. 

Che corsa ti aspetti al Giro?

“Sicuramente una corsa dura, spero solo che il tempo sia più clemente rispetto all’anno scorso”.

Come proseguirà il tuo calendario per questa prima parte di stagione?

“Farò il Giro di Catalogna, per poi andare in altura tre settimane sul Teide in vista del Giro”.

Farai anche qualche altro Grande Giro?

“Forse la Vuelta, ma il mio primo obiettivo è il Giro. Valuteremo strada facendo”.

A fine stagione sarai felice se… 

“Se riuscirò a vincere qualche tappa nei Grandi Giri”.

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