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Lorenzo Musetti in crisi di risultati: non vince due partite di fila da settembre. E si avvicinano delle cambiali

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Lorenzo Musetti
Musetti / IPA Agency

Lorenzo Musetti è stato sconfitto dal ceco Tomas Machac agli ottavi di finale del torneo ATP 250 di Marsiglia. Il tennista italiano, che all’esordio aveva regolato il tedesco Maximilian Marterer, ha perso malamente in due set sul cemento indoor della località francese. Il toscano è apparso inerme contro il numero 66 al mondo, che lo ha liquidato con il nitido punteggio di 6-3, 6-2 in un’ora e 23 minuti di gioco. Il momento è decisamente molto complicato per il 21enne, che ha incominciato la settimana da numero 27 del ranking ATP (ora è virtualmente 26mo e potrebbe subire il sorpasso da massimo tre giocatori: il canadese Felix Auger-Aliassime, gli argentini Tomas Martin Etcheverry e Sebastian Baez).

Lorenzo Musetti ha disputato quattro partite nel 2024: 4 vittorie e 4 sconfitte. All’ATP 250 di Hong Kong aveva battuto il padrone di casa Coleman Wong e poi si era arreso a Pavel Kotov, all’ATP 250 di Adelaide aveva regolato l’australiano Jordan Thompson e poi aveva perso contro il kazako Alexander Bublik, agli Australian Open aveva avuto la meglio sul francese Benjamin Bonzi ma poi era capitolato al quinto set contro l’altro transalpino Luca Van Assche, a seguire la già raccontata parentesi di Marsiglia.

Emerge un dato emblatico: Lorenzo Musetti non vince due partite consecutive da ormai cinque mesi. Era metà settembre quando all’ATP 250 di Chengdu riuscì a spuntarla contro l’australiano Philip Sekulic e il transalpino Arthur Rinderknech, capitolando poi in semifinale contro il russo Roman Safiullin. Basti pensare che, dopo il relativo exploit in terra cinese, ha infilato un solo successo e ben sei sconfitte fino alla conclusione della passata annata agonistica. Per trovare tre sigilli di fila bisogna risalire al Roland Garros (maggio 2023), quando surclassò nell’ordine Mikael Ymer, Alexander Shevchenko, Cameron Norrie per poi andare a sbattere contro Carlos Alcaraz agli ottavi di finale.

Lorenzo Musetti sta comunque difendendo la top-30 nel ranking ATP perché anche i risultati della passata stagione non furono eclatanti nelle prime battute: è vero che raccolse quattro comode affermazioni alla United Cup, ma poi perse al primo turno agli Australian Open, ai quarti all’ATP 250 di Buenos Aires, al primo turno all’ATP 500 di Rio de Janeiro e agli ottavi all’ATP 250 di Santiago del Cile. Il nostro portacolori cercherà di invertire la rotta tra l’ATP 500 di Rotterdam (12-18 febbraio), l’ATP 250 di Doha (19-24 febbraio) e l’ATP 500 di Dubai (26 febbraio-2 marzo), poi a marzo ci sarà il doppio impegno nei Masters 1000 statunitensi dove non ha praticamente nulla da difendere: a Indian Wells e Miami venne eliminato al secondo turno dopo aver beneficiato di un bye.

Il cemento non è di sicuro la superficie più congeniale al gioco del toscano, che spera poi di tornare in auge sulla terra rossa. Proprio sul mattone tritato arriveranno le cambiali più importanti: i 180 punti dei quarti di finale del Masters 1000 di Montecarlo (riuscì a battere Novak Djokovic agli ottavi di finale, arrendendosi poi a Jannik Sinner), i 180 punti della semifinale all’ATP 500 di Barcellona (ko contro Stefanos Tsitsipas), i 90 punti degli ottavi di finale al Masters 1000 di Roma (sconfitto ancora dal greco) e poi i 180 punti del terzo turno al già citato Roland Garros.

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