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‘Maurizio racconta…’: da Sinner a Tortu. Le più leggendarie rimonte dello sport italiano (prima parte)

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Filippo Tortu

VOTO, BORSINO E MIGLIORI DELLA SETTIMANA DELL’ITALIA

Voto della settimana per l’Italia: 7,5

Borsino della settimana (chi sale e chi scende)

G. Taddeucci (nuoto fondo) Marsaglia/Tocci (trampolino 3 metri sincro)
R. Fiamingo (scherma)          P. Arese (atletica)

Atleta della settimana (uomo). Nicolò Renna (vela): il coraggio paga. Possiamo usare questa frase per definire l’impresa compiuta dal giovane trentino ai Mondiali iQFOiL di Lanzarote, in Spagna. Dopo aver dominato in semifinale, nell’atto conclusivo ha rimontato dalla terza alla prima posizione grazie a una scelta tattica di prendere la direzione opposta rispetto ai rivali. Dunque, un capolavoro di strategia e coraggio per Renna, che ora avrà la possibilità di conquistare un clamoroso triplete a Parigi 2024: dopo il titolo continentale e quello iridato, lo aspettano i Cinque Cerchi.

Atleta della settimana (donna). Alice Bellandi (judo): battere, tra le altre, con un ippon Shori Hamada, giapponese oro olimpico a Tokyo, ma non poter vincere la categoria dei -78 Kg brucia sicuramente. Tuttavia, il secondo posto ottenuto da Alice nel Grand Slam di Parigi è stato superlativo, ed è l’ennesima conferma che sarà sicuramente tra le protagoniste alle Olimpiadi. Purtroppo, la finale contro la sua storica rivale Wagner si è messa subito male sulle penalità, e per colpa di un gesto istintivo (presa sotto al gonnellino del judogi) Bellandi non ha potuto festeggiare l’oro. Ma, a mio avviso, in questo momento l’azzurra è più forte della tedesca in tutti i fondamentali.

LE LEGGENDARIE RIMONTE DELLO SPORT ITALIANO

La vittoria di Jannik Sinner agli Australian Open di tennis, rimontando ben 2 set al russo Medvedev in finale, ha entusiasmato tutto il popolo italiano e, allo stesso tempo, sollecitato le nostre menti a paragonarla con altre simili imprese di atleti o squadre italiane, nel corso della nostra gloriosa storia sportiva. Soprattutto dopo gare quasi compromesse, dove avevamo praticamente tirato i remi in barca come appassionati. Ma non sicuramente per loro, che con un colpo di reni finale, con un’azione magica o con un guizzo da fuoriclasse sono riusciti a tagliare per primi il traguardo, tra la nostra esultanza e, allo stesso tempo, incredulità. Cari lettori, ecco a voi le 10 rimonte “impossibili” dello sport azzurro, scelte tra dieci diverse discipline (prima parte). NB: l’ordine è casuale, non in ordine di importanza.

1) Jannik Sinner (tennis, 2024). Agli Australian Open, ecco la rimonta epica più recente dello sport azzurro, ma non per questo meno bella. Il russo Medvedev prende a pallate Jannik nei primi due set, che appare ai nostri occhi irriconoscibile. Quando pensavamo che avesse speso tutte le energie fisiche e nervose contro Djokovic in semifinale, ecco spuntare il coniglio dal cilindro di Sinner: inizia una lenta ma progressiva rimonta, che minerà tutte le certezze mentali del russo, fino a cambiare l’inerzia del match e ad imporsi 3-6, 3-6, 6-4, 6-4, 6-3. Una cavalcata trionfale, per ridare all’Italia uno Slam di tennis in campo maschile dopo ben 48 anni.

2) Valentina Vezzali (scherma, 2012). Pechino 2008 e Londra 2012: due rimonte a Cinque Cerchi per Vezzali, contro la medesima avversaria, la coreana Nam Huynhee. Alle Olimpiadi cinesi, in una finale tesa, tattica e dal punteggio basso, l’azzurra subisce due stoccate e da 4-3 va sotto 4-5. Ma a 20 secondi dalla fine Valentina pareggia e a 4’’ dal tempo supplementare piazza la stoccata vincente: 6-5 e medaglia d’oro. Stesse scene nella finale per il bronzo di 4 anni dopo: la Nam è in vantaggio di quattro stoccate a 21’’ dalla fine, ma Vezzali pareggia incredibilmente a un secondo dal termine e vince nella stoccata supplementare.

3) Gustav Thoeni (sci alpino, 1974). Mondiali di sci a Saint Moritz: nella seconda manche dello slalom Gustav Thoeni ottenne l’oro grazie a una rimonta da urlo. Ottavo dopo la prima manche, tutto sembrava compromesso riguardo l’esito finale della gara. Mentre il compagno e rivale, Pierino Gros, era in prima posizione provvisoria. Ma con cinquantuno secondi di classe assoluta, entrati di diritto nella storia dello sport, ribaltò tutto.

4) Vincenzo Nibali (ciclismo, 2016). Il secondo trionfo al Giro d’Italia dello “Squalo di Messina” arrivò grazie all’impresa sul Colle dell’Agnello e alla stoccata vincente di Sant’Anna di Vinadio, dove strappò – definitivamente – la maglia rosa al colombiano Esteban Chaves recuperando in due tappe un distacco abissale di 4’43”, grazie anche al prezioso lavoro del compianto Michele Scarponi. Una rimonta epica, soprattutto per il ciclismo dei nostri giorni.

5) Filippo Tortu (4×100 atletica, 2021). Il 6 agosto del 2021 abbiamo vissuto un’altra notte magica per il Bel Paese alle Olimpiadi di Tokyo: Lorenzo Patta, Marcell Jacobs, Fausto Desalu e Filippo Tortu – qualificati alla finale olimpica della 4×100 metri piani con il quarto tempo – vincono l’oro al fotofinish grazie alla sensazionale rimonta di ‘Super Pippo’, che nell’ultima frazione supera in sequenza il canadese André De Grasse e beffa l’inglese Mitchell Blake di un centesimo! L’Italia vince così il primo oro, in qualsiasi staffetta dell’atletica, nella storia a Cinque Cerchi!

Alla prossima settimana, dove vi racconteremo delle altre cinque rimonte epiche dello sport azzurro.

Maurizio Contino

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