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‘Maurizio racconta…’: l’Italia e il tabù del doppio oro tra Olimpiadi giovanili e senior

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Ceccon / LaPresse

VOTO, BORSINO E MIGLIORI DELLA SETTIMANA DELL’ITALIA

Voto della settimana per l’Italia: 8,5

Borsino della settimana (chi sale e chi scende)

F. Ganna (ciclismo)                 M. Bassino (sci alpino)
L. Magistris (pesi)                    M. Furlani (atletica)

Atleta della settimana (uomo). Davide Ghiotto (speed skating): uomo-copertina (assieme allo statunitense Stolz) dei Mondiali di Calgary. Due ori (10000 e team pursuit) ed un argento (5000) per il veneto, che praticamente ha portato da solo il trenino azzurro alla vittoria, tirando da solo in testa per quasi tutta la gara. Il primo storico trionfo in questo format (con record italiano demolito di 1″54) è un risultato memorabile, così come il primato tricolore nei 10000 abbassato fino a 12’38″82. A due anni esatti dalle Olimpiadi casalinghe, non possiamo che sognare ad occhi aperti.

Atleta della settimana (donna). Simona Quadarella (nuoto): in molti diranno che non c’era Ledecki. Io invece affermo: chi non c’è ha sempre torto. Quadarella diventa la seconda donna italiana della storia (dopo Federica Pellegrini) capace di vincere un titolo iridato in due specialità diverse (800 e 1500 stile libero). E scusate se è poco. Inoltre, la vittoria nella distanza più breve è stata ottenuta proprio nella modalità in cui la romana non eccelle, ovvero in un arrivo allo sprint. Ora sotto con i Giochi di Parigi, dove Simona vorrà confermarsi sul podio a Cinque Cerchi dopo 3 anni.

NESSUN ITALIANO HA MAI VINTO UN ORO AGLI YOG ED AI GIOCHI OLIMPICI

I Giochi Olimpici giovanili (YOG), ispirati ai Giochi Olimpici senior ed anch’essi patrocinati dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO), vedono protagonisti gli atleti tra i 14 ed i 18 anni. Nonostante la sua breve vita (la prima edizione degli YOG estivi si è svolta nel 2010 a Singapore, mentre la prima edizione invernale si è tenuta ad Innsbruck nel 2012), l’Italia si è spesso comportata molto bene in queste manifestazioni, come accaduto nei recenti Giochi Invernali di Gangwon 2024, dove per la prima, storica, volta abbiamo vinto il medagliere.

In totale, il Bel Paese ha vinto nelle sette edizioni disputate finora (tre estive e quattro invernali) ben 39 ori, 36 argenti e 38 bronzi, occupando il sesto gradino nel medagliere globale e confermandosi una potenza sportiva davanti a Nazioni quali Francia, Germania o Gran Bretagna. Dei 39 ori, ben 23 provengono dalle discipline estive e le altre 16 da sport invernali.

Una domanda sorge spontanea: quanti di questi ori giovanili sono stati poi replicati dagli stessi atleti nella competizione maggiore? La risposta è lapidaria: nessuno, finora. Chi ci è andato più vicino? Negli sport estivi Simona Quadarella, oro negli 800 stile libero a Nanchino 2014 e bronzo nella stessa gara a Tokio 2021, e tra le discipline invernali Amos Mosaner, d’argento nel curling a squadre miste ad Innsbruck 2012, d’oro dieci anni dopo (assieme a Constantini) nel curling mixed doubles a Pechino 2022.

Alle prossime Olimpiadi di Parigi 2024 ci sarà la possibilità di sfatare questo tabù con diversi azzurri. Ecco chi sono:

  • Davide di Veroli e Martina Favaretto (scherma)
  • Veronica Toniolo (judo)
  • Thomas Ceccon e Simona Quadarella (nuoto)
  • Giorgia Villa (ginnastica artistica)

Tutti gli atleti sopracitati hanno vinto almeno una medaglia d’oro nell’ultima edizione estiva degli YOG (Buenos Aires 2018), ad eccezione di Quadarella, che lo ha ottenuto a Nanchino 2014. La loro partecipazione (al netto di infortuni) in terra francese è quasi assicurata. L’impressione è che Ceccon sia il più accreditato per riuscire nell’impresa, ma anche gli altri azzurri si giocheranno le loro carte, in particolare Di Veroli. Non sempre la precocità nello sport porta agli stessi risultati quando si passa alla categoria senior, ma in questo caso vorremmo essere piacevolmente smentiti.

Maurizio Contino

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