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Nuoto, Alessandro Miressi sfida il cinese Pan nei 100 sl! Razzetti in gara nei 200 misti in attesa della finale dei 200 farfalla

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Alessandro Miressi
Miressi/Lapresse

Quarta giornata e ancora tanta Italia in vasca nella quarta giornata del Mondiale di nuoto a Doha. E’ il giorno del debutto a livello individuale di Alessandro Miressi che punta in alto nei 100 stile libero, in una mattinata che vedrà impegnata la staffetta mista mista 4×100 a caccia di un posto nella finale del pomeriggio, la presenza di Costanza Cocconcelli nelle batterie dei 50 dorso, oltre all’impegno di Alberto Razzetti nei 200 misti che vanno ad intrecciarsi con i 200 farfalla.

Si parte con i 50 dorso donne e Costanza Cocconcelli che punta ad un posto in semifinale in una gara dove mancano tante protagoniste di primissimo piano. Lauren Cox emerge come favorita dopo aver conquistato il bronzo a Fukuoka con un tempo di 27″20, vicino al record britannico di Kathleen Dawson. La canadese Ingrid Wilm è un’altra contendente forte con un personale di 27″37 e questa potrebbe essere la sua prima volta sul podio individuale ai Mondiali. Altre atlete sotto i 28 secondi includono Curzan, Anderson, Piskorska, Drakou, de Waard e Barclay. 

Alessandro Miressi è tra i grandi favoriti dei 100 stile libero. Ai Mondiali non è mai riuscito a salire sul podio e questa potrebbe essere l’occasione giusta anche se la condizione, dopo aver toccato il picco tra novembre e dicembre (dove ha strappato il pass per i Giochi Olimpici ed ha ben figurato agli Europei in corta) probabilmente non è ideale. Al via per l’Italia anche Manuel Frigo che non ha rubato l’occhio in staffetta ma ha le capacità tecniche per puntare ad un buon risultato. Il favorito numero uno, neanche a dirlo, è il cinese Pan Zhanle, per il momento (ma sarà dura fare meglio) l’uomo dei Campionati con il record mondiale dei 100 stile libero stabilito nella prima frazione della staffetta veloce.

Poi un gruppo di atleti di buon livello che è in cerca della zampata sub 48″ che avvicinerebbe non poco al podio. Attenzione al britannico Matt Richards a cui la staffetta britannica deve la qualificazione olimpica: non è al meglio della condizione ma se la può giocare. Gli altri pretendenti al podio: il coreano Hwang Sun-Woo, che ha nuotato un eccezionale 47″56 a Tokyo nel 2021, gli australiani Jack Cartwright (47″84 di personale) e Kai Taylor, il portoghese Matos Ribeiro, galvanizzato dal titolo iridato nei 50 farfalla, il giapponese Katsuhiro Matsumoto, Nandor Nemeth e Matt King degli Stati Uniti sono anche da tenere d’occhio per il loro talento e le loro performance recenti. La competizione si preannuncia quindi aperta e piena di sorprese, con ogni nuotatore che ha molto da dimostrare.

C’è Alberto Razzetti fra un turno dei 200 farfalla e l’altro, al via delle batterie dei 200 misti. All’azzurro basterà un tempo di ordinanza per avanzare alla semifinali ma non potrà distrarsi più di tanto perchè il livello medio di questa gara è piuttosto alto. Tanti i protagonisti annunciati di ottimo livello che si giocheranno prima l’accesso in finale e poi un posto sul podio. Con Marchand fuori e Dean non iscritto, Duncan Scott è il principale candidato per la vittoria a Doha. Tra gli americani, Shaine Casas e Carson Foster sono tra i principali contendenti nei 200 misti. Casas si è classificato 4° e Foster 5° nella gara dello scorso anno a Fukuoka. I giapponesi Daiya Seto e Tomoru Honda sono anche da tenere d’occhio. 

Non ci sono azzurre (Sara Franceschi era iscritta ma ha rinunciato) nei 200 farfalla con un campo partenti molto risicato. La nuotatrice bosniaca Lana Pudar va a caccia del suo primo oro iridato. Pudar si presenta come favorita con il suo record personale di 2’06″26 ottenuto agli Euro Juniors lo scorso luglio. La danese Helena Bach (2’07″15) e la britannica Laura Stephens (2’06″62) non sono molto distanti con i loro record personali.

L’Italia punta alla finale della 4×100 mista mista ma non sarà facile con una formazione che dovrà fare i conti con due prime frazioni, dorso e farfalla (Lamberti e Laquintana?) non particolarmente brillanti, mentre Viberti e una delle staffettiste veloci potrebbero assicurare un finale di qualità. In finale si vedrà quali atleti sono pronti per affrontare una sfida che interessa il giusto visto che si tratta dell’unica staffetta non olimpica e andare a medagli appare abbastanza complicato.

Nel pomeriggio finale molto attesa quella degli 800 stile libero con tanti protagonisti di altissimo livello. Gregorio Paltrinieri che parte dalle corsie laterali, cercherà di fare gara sul ritmo, Luca De Tullio, bravo in batteria a far segnare il miglior tempo, si vuole confermare su alti livelli ma Wiffen (primatista europeo), Schwarz (ieri mortifero nel finale dell’ultima batteria), Romanchuk e Johansson non saranno facili da battere.

I 50 rana sono sempre una gara strana, forse quella dove i piccoli particolari hanno maggiore peso nell’esito finale. Chi riesce a trovare una buona partenza e una buona subacquea già ha un vantaggio enorme, poi c’è la fase finale dove non si può sbagliare niente perché si possono lasciare per strada centesimi preziosi. Nicolò Martinenghi questo lo sa bene ed ha dichiarato senza mezzi termini di aver commesso più di un errore oggi. Dovesse trovare la gara perfetta, dunque, potrebbe dare l’assalto anche al suo record italiano, non lontano dal crono fatto segnare dal varesino in semifinale. Martinenghi dovrà fare attenzione in particolare all’australiano Sam Williamson, uno specialista della gara breve che oggi ha fatto segnare il miglior tempo in semifinale con una nuotata che gli permette di sviluppare un’ottima velocità. A dare fastidio al varesino, però, è soprattutto Nic Fink che Martinenghi non riesce a battere da Budapest 2022 ma nei 100, perchè nei 50 Fink è stato primo a Budapest e secondo a Fukuoka con Martinenghi giù dal podio e lo statunitense ha vinto anche i due scontri diretti in vasca corta nel dicembre 2022. Non si può certo sottovalutare un campione come Adam Peaty, già bronzo sui 100 e discreto ieri in semifinale, seppure chiusa alle spalle di Martinenghi e attenzione anche a Simone Ceraruolo che, se riuscirà a fare tutto bene, potrà dire la sua in chiave podio.

Compito tutt’altro che semplice anche per Alberto Razzetti che affronta la finale dei 200 farfalla in mezzo a due turni dei 200 misti. Razzetti ha fatto segnare il miglior tempo in semifinale dando l’impressione di avere ancora tanta benzina in corpo. Uscito di scena per squalifica il polacco Krszysztof Chmielewski, il ligure se la dovrà vedere con il leader mondiale stagionale, il giapponese Tomoru Honda che però come gli altri nipponici ha finalizzato la preparazione sui trials olimpici e dunque qualcosa potrebbe pagare all’azzurro, che il pass olimpico ce l’ha già in tasca. Qualche insidia potrebbe arrivare dai due atleti che occupano le corsie esterne, che sono abituati a finali di questo livello, l’ungherese Marton e il sudafricano Sates ma entrambi non hanno rubato l’occhio oggi sia in batteria che in semifinale. Da tenere sotto controllo invece il polacco Micha Chmielewski, al momento meno forte del fratello, ma capace ieri, con una sparata a metà gara di prendere un buon vantaggio da gestire nel finale. Lasciargli troppo spazio potrebbe essere pericoloso.

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