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Nuoto di fondo, la maledizione del doppio pass olimpico colpisce ancora l’Italia in campo femminile

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Bridi / LaPresse

Maledizione del doppio pass olimpico per l’Italia nella 10 km di nuoto di fondo femminile? Un po’ sì. Le acque libere di Doha hanno sorriso ad Arianna Bridi che con l’ottavo posto mondiale, nella prova vinta dall’olandese Sharon van Rouwendaal, è riuscita a rientrare nel novero della top-13 qualificante per i Giochi di Parigi 2024. Niente da fare per Ginevra Taddeucci, che ha terminato al 22° posto.

Una storia che si ripete. In principio, Martina Grimaldi era stata l’unica a potersi fregiare di questo riscontro nelle prime due uscite della specialità nei Cinque Cerchi. Nel caso di Pechino 2008, la bolognese ebbe la meglio nella prova di qualificazione nei confronti di Alice Franco, conquistando l’unico posto per nazione disponibile.

Parlando del pass per Londra 2012, l’argento ai Mondiali di Shanghai 2011 diede a Grimaldi la certezza di essere ai Giochi, mentre Giorgia Consiglio fu costretta al ritiro per problemi di salute. Martina che poi ottenne il primo bronzo per l’Italia nella 10 km, unico podio del nuoto in quell’edizione per il Bel Paese.

Nella qualificazione per Rio 2016, il quarto posto mondiale a Kazan (Russia) confortò Rachele Bruni, avendo la chance di essere in Brasile e di conquistare uno storico argento, mentre Aurora Ponselè non centrò il target. L’ultimo episodio è stato a Gwangju, in Corea del Sud, nei Mondiali in cui Bruni si tinse di bronzo, mentre proprio Arianna Bridi giunse 13ma e quindi fu esclusa.

Riepilogando schematicamente:

PECHINO 2008

  • Martina Grimaldi (un solo posto per nazione)

LONDRA 2012

  • Martina Grimaldi unica qualificata (Giorgia Consiglio non qualificata)

RIO 2016 

  • Rachele Bruni unica qualificata (Aurora Ponselè non qualificata)

TOKYO 2020

  • Rachele Bruni unica qualificata (Arianna Bridi non qualificata)

PARIGI 2024

  • Arianna Bridi unica qualificata (Ginevra Taddeucci non qualificata)

 

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