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Nuoto
Nuoto, la desolazione della 4×200 sl. Pochi progressi, tempi mediocri e il rimpianto per la Pellegrini
Parigi 2024 c’è, ma la prestazione manca. Il responso delle batterie odierne dei Mondiali 2024 di nuoto a Doha (Qatar) per l’Italia nella 4×200 stile libero donne ha un valore da interpretare. Il pass olimpico è stato ottenuto grazie al decimo posto delle heat che teneva conto dei piazzamenti anche dei Mondiali 2023 a Fukuoka (Giappone) e di quanto ottenuto quest’oggi. In altre parole, 13 squadre si contendevano il biglietto per la città degli Innamorati, escluse Australia, USA e Cina già qualificate per la top-3 iridata dell’anno passato.
Bastava rientrare nelle 13 e le azzurre l’hanno fatto, ma il responso cronometrico non è certo una bella notizia, anche perché il tutto è stato favorito da un’edizione dei Mondiali tra tante assenze in cui diverse formazioni erano rimaneggiate. Per questo l’8:00.19 delle nostre portacolori è un segnale negativo.
Sofia Morini in 1:59.33 in prima frazione, Giulia Ramatelli in 2:00.30, Emma Virginia Menicucci in 2:00.65 e Giulia D’Innocenzo in 1:59.91 sono riscontri che non alimentano grosse speranze nell’immediato in vista dei Giochi. Preso atto dell’assenza di una fuoriclasse come Federica Pellegrini che per anni ha rappresentato l’eccezione e non la regola, è evidente come ora manchino atlete tali da elevare lo standard.
Una stagnazione pericolosa verso il basso che, se si va a leggere questo risultato, non promette nulla di buono. Salvo sorprese clamorose, per le Olimpiadi di Parigi è già tardi e si dovrà lavorare per Los Angeles 2028 in modo diverso per avere un quartetto che possa quantomeno guadagnarsi una Finale olimpica e recitare un ruolo da protagonista.