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Nuoto, Nicolò Martinenghi si tinge d’argento nei 100 rana. Pilato e Castiglioni deludono

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Nicolò Martinenghi
Martinenghi / LaPresse

Entrata a far parte dell’album dei ricordi la seconda giornata di semifinali e di Finali dei Mondiali 2024 di nuoto in corsia. Nell’Aspire Dome di Doha (Qatar) le emozioni non sono mancate di certo e andiamo a raccontarvi cosa sia accaduto nel day-2.

L’argento di Nicolò Martinenghi ha regalato un sorriso al Bel Paese. Per Tete è la terza medaglia mondiale in tre edizioni iridate consecutive ed era la prova di consistenza che voleva. Il 58.84, tempo non eccezionale, è stato sufficiente per salire sul podio in un momento in cui la forma non è assolutamente al top. Successo per l’americano Nic Fink che in 58.57 ha riportato gli USA sul tetto del mondo dei 100 rana uomini a distanza di 17 anni dall’ultima volta, quando fu Brendan Hansen a laurearsi campione del mondo a Melbourne (Australia). Bronzo per Adam Peaty, di ritorno sul podio mondiale dopo l’oro di Gwangju del 2019, ma molto distante dai suoi crono migliori (59.10).

Nelle semifinali dei 100 rana donne, invece, la grande delusione azzurra: Benedetta Pilato e Arianna Castiglioni fuori dalla Finale. Si era intuito già nel corso delle batterie che la forma non fosse smagliante, ma si sperava che questa fosse sufficiente per entrare nell’atto conclusivo. Non è stato così. Pilato è stata la prima atleta esclusa dall’atto conclusivo, con il crono di 1:06.70 a soli 0.04 dall’ultimo crono utile della canadese Sophie Angus (1:06.66). Un grande peccato per la pugliese. Ancor più deludente la prestazione di Castiglioni, solo 16ma nell’overall in 1:07.57 e lontana anni luce dall’1:06.3 che avrebbe voluto nuotare per volare a Parigi 2024. La migliore è stata la cinese Tang Qianting (1:05.36), l’unica a infrangere il muro dell’1:06, mentre per il resto un livello piuttosto mediocre, che amareggia ancor di più per quanto fatto dalle italiane.

Niente da fare anche per Michele Lamberti, solo 11° nell’overall in 53.89 e distante dal 53.2 richiesto per la qualificazione olimpica nei 100 dorso. Una distanza nella quale l’americano Hunter Armstrong ha ottenuto il miglior tempo delle semifinali di 53.04 a precedere il sudafricano Peter Coetze (53.07) e lo spagnolo Hugo Gonzalez (53.22). Stessa storia, stesso mare nei 100 dorso donne in cui Francesca Pasquino è rimasta molto lontana dai suoi migliori tempi, concludendo 16ma nel penultimo atto (1:01.68), nella graduatoria comandata da Claire Curzan.

Semifinali dei 200 stile libero uomini senza italiani in cui il lituano Danas Rapsys ha mostrato i muscoli, nuotando in 1:44.95, unico a infrangere la barriera dell’1:45. Secondo e terzo crono per il coreano Hwang Sunwoo (1:45.15) e il tedesco Lukas Märtens (1:45.21), mentre ultimo tempo di ingresso nell’atto conclusivo del britannico Duncan Scott (1:46.24).

Nelle altre Finali, è arrivato lo storico oro del Portogallo con Diogo Matos Ribeiro nei 50 delfino uomini 22.97, a precedere l’americano Michael Andrew (23.07) e l’australiano Cameron McEvoy (23.08), mentre nei 100 delfino donne la tedesca Angelina Kohler, con il suo solito entusiasmo, è riuscita a regalare alla Germania un oro dalla portata rilevante in ambito mondiale (56.28) davanti alla statunitense Curzan (56.61) e alla svedese Louise Hansson (56.94). Nei 200 misti femminili, bis d’oro di Kate Douglass, impostasi in 2:07.05, davanti alla canadese Sydney Pickrem (2:08.56) e alla cinese Yu Yiting (2:09.01).

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