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Nuoto, risultati Mondiali: Martinenghi e Razzetti di qualità e d’argento. Bronzo a Paltrinieri, un lottatore

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Nicolò Martinenghi
Martinenghi / LaPresse

Entrata a far parte dell’album dei ricordi la quarta giornata di semifinali e di Finali dei Mondiali 2024 di nuoto in corsia. Nell’Aspire Dome di Doha (Qatar) le emozioni non sono mancate di certo e andiamo a raccontarvi cosa sia accaduto nel day-4.

Pronti, via e super Greg ha regalato all’Italia un bronzo. Ci ha provato con la solita tenacia Paltrinieri, desideroso di dimostrare la sua qualità al cospetto di chi è più giovane. La nona medaglia iridata della carriera nella piscina da 50 metri ha questo significato, rappresentato dal 7:42.98. L’irlandese Daniel Wiffen, autentico “squalo” della vasca corta negli Europei a Otopeni, ha ottenuto la sua consacrazione in 7:40.94, a precedere l’australiano Elijah Winnington (7:42.95) e appunto Greg di appena 0.03. Spirito combattivo da apprezzare e si vedrà nei 1500 sl. Settima piazza per un Luca De Tullio un po’ troppo teso in 7:49.79.

La seconda medaglia in casa Italia è stata quella di Alberto Razzetti e ha un valore simbolico. Il ligure, infatti, si è tinto d’argento e ha ottenuto per il Bel Paese la prima medaglia mondiale in vasca lunga della storia nella specifica distanza. 1:54.65 è stato il crono siglato dal “Razzo”, andando a migliorare il suo personale di un paio di decimi (1:54.87), non andando troppo lontano dal record italiano di Federico Burdisso (1:54.28). L’azzurro si è dovuto arrendere al giapponese Tomoru Honda, argento olimpico nella specialità, che ha toccato la piastra in 1:53.88. Il bronzo è stato conquistato dall’austriaco Martin Espernberger (1:55.16).

La medaglia n.3 l’ha conquistata un grande Nicolò Martinenghi. Tete si è tinto d’argento nei 50 rana, replicando il medesimo riscontro dei 100, togliendosi la soddisfazione di precedere lo statunitense Nic Fink (26.49) e il britannico Adam Peaty (26.77). 26.39 il tempo stampato dal nostro portacolori, a sei centesimi dal suo primato italiano e a sette da un eccellente Sam Williamson, che per l’occasione ha realizzato il primato personale di 26.32. Per Martinenghi è arrivato il sesto podio iridato della carriera in vasca lunga. Sesto Simone Cerasuolo che in 26.93 non è andato troppo lontano dal suo personale (26.76).

Bene Alessandro Miressi nelle batterie dei 100 stile libero uomini. Il piemontese ha realizzato il secondo crono di ingresso in Finale di 47.88, preceduto solo dal fresco primatista del mondo, Pan Zhanle (47.73). Vedremo domani, con la tensione dell’atto conclusivo, come andrà a finire. Da osservare con attenzione il coreano Hwang Sunwoo (47.93), l’ungherese Nandor Nemeth (47.96) e il britannico Matthew Richards (48.22), che ha ottenuto l’ultimo tempo utile per esserci domani, sbarrando la strada a un grande Manuel Frigo, autore del personale di 48.25 che per il momento gli vale la qualificazione olimpica. Vedremo poi a Riccione.

Bravissimo poi Razzetti, nonostante le fatiche dell’atto conclusivo del delfino, a centrare l’accesso all’atto conclusivo dei 200 misti in 1:58.21 (quinto tempo) nell’overall comandato dall’americano Carson Foster (1:57.13). Eliminazione a sorpresa dello svizzero Jeremy Desplanches (1:59.08), bronzo olimpico a Tokyo e argento iridato a Gwangju nel 2019.

Niente da fare in casa Italia nella staffetta mista mixed, giunta sesta con il crono di 3:47.29. Non è bastata una bella frazione a rana interna di Martinenghi (58.21) a trascinare gli azzurri. Michele Lamberti (54.48), Giulia D’Innocenzo (1:00.22) e Chiara Tarantino (54.38) sono rimasti lontani dai propri best time. Oro agli USA in 3:40.22 a precedere l’Australia (3:43.12) e la Gran Bretagna (3:45.09).

Poco fortunata Costanza Cocconcelli nelle semifinali dei 50 dorso donne, non riuscendo a rientrare nel novero della top-8 con il suo 28.14 (prima delle escluse) come l’olandese Maaike de Waard. La migliore è stata l’australiana Iona Anderson (27.51). Nei 200 stile libero donne è arrivato l’oro di Hong Kong firmato da un’eccellente Siobhan Haughey (1:54.89), mentre nelle semifinali dei 200 delfino donne la migliore è stata la danese Helena Rosendahl Bach (2:07.45).

Italia, dunque, che chiude con un bilancio giornaliero di due argenti e un bronzo, che porta a un totale per il nuoto in corsia di 1 oro, 4 argenti e 1 bronzo.

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