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Pagelle discesa Crans Montana di oggi: Bassino e Brignone, fuoriclasse senza limiti. L’Italia sbanca in Svizzera

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Marta Bassino
Marta Bassino - LaPresse

PAGELLE DISCESA CRANS MONTANA

Sabato 17 febbraio

MARTA BASSINO, 10 e lode: geniale, favolosa, capolavoro strepitoso. Una discesa che entrerà nella storia. La piemontese oggi si traveste da Sofia Goggia rifilando distacchi abissali a tutta la concorrenza (la più vicina a 54 centesimi, poi tutte le altre oltre il secondo). Ma lo fa a suo modo: leggiadra nei curvoni, spettacolare nei settori tecnici e difesa egregia sui tratti di scorrimento: proprio questa è la grande novità. Se a Crans Montana esiste una discesa perfetta, questa è la cosa più vicina che ci possa essere. Prima vittoria in carriera in discesa per Bassino, primo podio stagionale: la classe 1996 da oggi può tornare quella dei periodi migliori, ma anche entrare in un’altra dimensione, se i passi da gigante nella disciplina più veloce saranno confermati.

FEDERICA BRIGNONE, 10: completa la festa italiana, trovando finalmente una prova senza errori dalla prima all’ultima porta. Scende dieci numeri dopo la compagna di squadra, con la pista sicuramente leggermente meno performante. È la più vicina a Bassino nel secondo settore, dove l’Italia ha fatto la differenza sul resto del mondo. Nulla da dire, la valdostana pennella una discesa fantastica e va a marcare una doppietta italiana in discesa senza Goggia. Amici di OA Sport, oggi molto probabilmente sarebbe stata tripletta. Godiamoci a pieno queste tre fuoriclasse, perché ci stanno facendo sognare ed emozionare tantissimo, e ce ne renderemo pienamente conto solo in futuro.

LARA GUT-BEHRAMI, 8.5: la prima delle umane, lei che fino a ieri sembrava la marziana. L’elvetica non sbaglia mai, anche se oggi si deve accontentare della terza posizione a 1 secondo e 11 centesimi da un’inarrivabile Bassino. Per la ticinese è una discesa senza sbavature, attaccata da cima a fondo nella giusta maniera. Questo podio le fa indossare anche il pettorale rosso di specialità. L’obiettivo per lei è sempre più vicino, la fuga nella generale una realtà e ci sono tutte le premesse per un finale di stagione scoppiettante.

ELVEDINA MUZAFERIJA, 9: la gara della vita, ma non arrivata a caso. La bosniaca sogna il podio quasi per tutta la discesa, fa tremare Gut e solo i 34 centesimi persi negli ultimi dieci secondi di gara negano alla sua Nazione una prima volta storica in Coppa del Mondo (Bosia Erzegovina che oggi archivia il punto più alto della sua storia nel massimo circuito). Per Muzaferija è assolutamente il miglior risultato in carriera, ma arrivato sulla sua pista preferita. Sono su queste nevi le sue due uniche vittorie in Coppa Europa, la prima arrivata l’anno scorso e la seconda sei giorni fa. Era una delle possibili sorprese, non ha sbagliato nulla ed è un quarto posto che la farà crescere tantissimo.

LAURA PIROVANO, 8: cosa dire, tripletta italiana sfiorata per appena 13 centesimi. Quei centesimi che relegano l’azzurra in quinta posizione (quarta fino alla sorpresa Muzaferija). Una sola piccola sbavatura per Pirovano, all’uscita del piano sulla lunga che immette sulle ultime quattro singole: lì Laura si è fatta scaricare un attimo, allungando troppo la traiettoria e non riuscendo a stringere la linea in maniera perfetta alla conclusione della curva. La ventiseienne sta trovando però una continuità più che interessante, il podio è solo questione di tempo, magari già nella giornata di domani.

TERESA RUNGGALDIER, 9: la miglior gara della carriera, in una giornata in cui le italiane sciavano letteralmente sulle nuvole. Bravissima nella parte alta, la più difficile, con qualità che buon sangue non mente, perde qualcosa di troppo in fondo ma la sua è una prova eccezionale. Prima, seconda, quinta e undicesima: l’Italia oggi dà lezioni di sci a tutti.

STEPHANIE VENIER, 5: dopo la vittoria di Cortina era il pettorale rosso virtuale. Per l’austriaca è arrivata una brutta doccia fredda nella doppietta di Crans Montana, con il decimo posto di ieri ancora salvabile, ma il diciassettesimo di oggi che la esclude quasi da ogni velleità. Mai in gara, troppo passiva ed errori che spiovono. Per lei occorre subito un pronto riscatto, o domani in superG o la settimana prossima in Val di Fassa.

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