Rugby
Pagelle Francia-Italia rugby 13-13: Menoncello e Brex guidano un’Italia eroica
Si è conclusa da poco la sfida di Lille tra la Francia e l’Italia, match valevole per il terzo turno del Guinness Sei Nazioni 2024. Una partita finita 13-13 dopo 80 minuti di vera e propria battaglia, dove l’Italia può recriminare molto (meta da annullare alla Francia e il calcio sul palo di Garbisi), ma che esce a testa altissima.
Ange Capuozzo 6,5: si vede solo con qualche calcio tattico, non fa la differenza a lunghi tratti. Ma al 55’ salva gli azzurri su un calcetto geniale dei Bleus e al 70’ si fa trovare pronto per la meta e chiude in crescendo.
Tommaso Menoncello 7,5: gioca in un ruolo non suo, ma placca duro e palla in mano è sempre pericoloso. Il migliore in campo, spaventa più volte i Bleus ed è da lui che parte l’azione della meta di Capuozzo
Juan Ignacio Brex 7: come sempre presente come pochi in difesa, tiene su l’argine azzurro di fronte all’ondata francese.
Federico Mori 6: si vede poco come spettacolo, ma placca bene e palla in mano guadagna spesso un po’ di vantaggio.
Monty Ioane 6: si vede poco, non è il Ioane che fa la differenza. Si vede “solo” nella meta di Capuozzo.
Paolo Garbisi 6: con la Francia che fa la partita ha pochi ovali da giocare, ma quando li ha non sbaglia molto. Sul calcio finale è sfortunato.
Martin Page-Relo 6,5: lento a volte nel punti d’incontro, ma sa creare, anche se ha pochi palloni da giocare. Difende bene e al piede regala punti all’Italia.
Ross Vintcent 4,5: era la prima da titolare per la terza linea e paga come tutto il pack i 100 kg di differenza con la Francia. Troppo allegro palla in mano, perde troppi possessi.
Michele Lamaro 6,5: in mischia i 100 kg fanno male, ma sui punti d’incontro il capitano sa fare la differenza.
Riccardo Favretto 5,5: in mischia soffre come tutti, ma in difesa è un muro. Perde un paio di palloni di troppo, ma col tempo cresce.
Federico Ruzza 6,5: stesso discorso delle terze linee e come per Lamaro nei punti d’incontro mette in difficoltà la Francia. Ruba una touche in difesa e strappa un pallone, confermando il suo peso in squadra.
Niccolò Cannone 5,5: vale lo stesso anche per lui, si vede poco in partita.
Giosuè Zilocchi 5,5: in prima linea il gap è tremento e lo soffre, commette diversi falli in mischia chiusa.
Giacomo Nicotera 6: vale discorso fatto per gli altri, in mischia chiusa soffre tantissimo, ma in difesa è una roccia come tutti gli azzurri.
Danilo Fischetti 6: idem come sopra, vale il discorso identico fatto per Nicotera.
Panchina 7: con i cambi l’Italia trova le soluzioni che servono per impattare il match e chiunque entra prova a fare la differenza.