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Pagelle Italia-Spagna 8-6, Mondiali pallanuoto: Del Lungo è tornato! Condemi è già un campione

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Condemi / Lapresse

PAGELLE ITALIA-SPAGNA 8-6, MONDIALI PALLANUOTO

Giovedì 15 febbraio

Marco Del Lungo, 10: semplicemente mastodontico. Para l’impossibile e si traveste da Superman. Diventa un incubo per i tiratori spagnoli, chiamati a prendersi sempre maggiori rischi. Agli Europei ed anche nella prima parte di questo Mondiale il nostro portierone non si era espresso sui livelli eccelsi cui ci ha abituato. Oggi è salito nuovamente in cattedra: quando gioca così, a dispetto dei quasi 34 anni, è ancora il miglior interprete al mondo in questo ruolo.

Francesco Di Fulvio, 8,5: marcatissimo dagli spagnoli, capisce che deve rendersi utile anche in tante altre piccole cose, a cominciare dalla difesa. In attacco illumina con giocate d’alta classe, poi firma il pesantissimo gol del +2 a 2’01” dal termine. Un fuoriclasse nel pieno della maturità.

Luca Damonte, 6: in attacco non riesce ad incidere. In questo momento fatica a garantire il medesimo livello di Echenique, ancora il miglior mancino in Italia.

Luca Marziali, 6: partita di grande sacrificio in difesa, in attacco però fatica a procurarsi espulsioni e riceve pochi palloni al centro.

Andrea Fondelli, 8: dispensa alcuni assist di una bellezza abbagliante. Ma soprattutto trasforma due rigori su due, in particolare quello che chiude la partita a 60 secondi dal termine. Ha dimostrato una personalità di ferro, perché sappiamo quanto l’Italia abbia penato con i penalty in questo Mondiale. Non ha tremato.

Gonzalo Echenique, 6,5: non è quello di qualche anno fa, soprattutto in fase realizzativa, tuttavia resta un equilibratore tattico di cui il Settebello non può fare a meno.

Nicholas Presciutti, 7: monumentale in difesa, un baluardo che frantuma piano piano le certezze dell’attacco spagnolo.

Lorenzo Bruni, 6,5: all’inizio fatica, commettendo troppi falli in attacco. Cresce nell’arco della partita, rendendosi utilissimo e mettendo anche una importante rete a referto.

Edoardo Di Somma, 6: partita generosa, ma imprecisa al tiro. Parliamo di un giocatore di caratura straordinaria, una delle principali bocche da fuoco del Settebello. Sin qui ci è mancato, ma se lo ritrovassimo in finale…

Alessandro Velotto, 7,5: quando difende così, fa la fortuna di qualsiasi squadra. Davvero un gigante. E ha il merito anche di firmare il gol del 2-1.

Francesco Condemi, 9,5: il migliore in campo dopo Del Lungo. Questo ragazzo di 20 anni ha fatto letteralmente la differenza: due gol, movimenti continui sul fronte d’attacco, fino al rigore procurato ad un minuto dal termine. La dimostrazione che i giovani di talento non mancano in Italia, anzi: basta farli giocare. A dispetto dell’età ancora verdissima, è già un campione.

Matteo Iocchi Gratta, 6,5: è di un anno più ‘anziano’ rispetto a Condemi (classe 2002), tuttavia rispetto al compagno di squadra si trova ancora un po’ più indietro nel percorso di maturazione. Ma arriverà anche lui. Deve solo disciplinarsi tatticamente ed evitare ingenuità. Su Condemi e Iocchi Gratta bisognerà costruire le fondamenta per il Settebello verso Los Angeles 2028.

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