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Pagelle Mondiali nuoto 2024: Quadarella regale, Burdisso notizia negativa di giornata

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Simona Quadarella
Quadarella/Lapresse

PAGELLE MONDIALI NUOTO DOHA 2024 TERZA GIORNATA

L’Italia, dunque, conquista la sua terza medaglia a Doha, la prima d’oro in vasca con Simona Quadarella che domina letteralmente i 1500 stile libero, ottenendo la sesta medaglia iridata in carriera, la seconda d’oro dopo quella dei 1500 di Gwangju. Una cavalcata vincente con tanto di minimo per i Giochi Olimpici che ancora le mancava, per l’azzurra che si è fatta trovare pronta al momento giusto. Per l’Italia sono arrivati altri risultati importanti, come l’accesso alla finale degli 800 stile libero in mattinata di Gregorio Paltrinieri e Luca De Tullio, addirittura con il miglior tempo. Nel pomeriggio bene Martinenghi e Cerasuolo che sono entrati con il secondo e il quinto tempo in finale nei 50 rana e con Alberto Razzetti che ha centrato l’ingresso nella finale dei 200 farfalla con il miglior crono delle semifinali. Niente finale, invece, per Federico Burdisso.

SIMONA QUADARELLA 9.5: Quando nasci in un’epoca dove ad ogni gara importante ti trovi a fianco un fenomeno assoluto come Katie Ledecky devi sfruttare ogni occasione per salire sul gradino più alto del podio. Simona Quadarella ci riesce per la seconda volta in carriera ed è un oro luccicante quello conquistato dalla mezzofondista romana a Doha. Era la più forte in vasca e lo ha confermato dominando in lungo e in largo i 1500 stile libero. Gara al limite della perfezione che le consegna anche il pass olimpico. Quando conta lei c’è sempre, da sete anni a questa parte.

ALBERTO RAZZETTI 8: Quello che si attendeva da lui. Un atteggiamento di grande sicurezza e tranquillità nella sua prima giornata di Mondiali. Non si fa prendere dall’entusiasmo, gestisce al meglio le energie e vola in finale con il miglior tempo, sfruttando anche la squalifica di uno dei rivali più temuti, il polacco K. Chmielewski. Lo attende, domani, una giornata pesante e molto importante per capire il livello raggiunto dopo il gradino salito a novembre ma le premesse sono ottime.

FEDERICO BURDISSO 5.5: E’ ancora lontano dall’atleta che, con la prima parte all’arrembaggio, si è preso soddisfazioni immense. La “cura Antonelli” forse deve essere ancora assimilata e una finale da prendere a 1’56” era alla sua portata. nella gara di Burdisso, però, qualche segnale positivo arriva. Non molla nel finale, come gli era capitato spesso ultimamente, la voglia di lottare non gli manca. Vanno ritrovati condizione ed equilibrio ma forse una piccola luce in fondo al tunnel si intravede.

NICOLO’ MARTINENGHI 8: L’adrenalina per l’argento nei 100 rana è ancora alta e allora perchè non sfruttarla per due 50 rana di buona qualità che lo portano diritto in finale con il secondo miglior tempo? E’ un bel Martinenghi, soprattutto quello che vince di autorità la prima semifinale battendo di nuovo Peaty. Lui dice di avere commesso errori e di poter ancora migliorare, pur non essendo lontano dal personale. Ci proverà oggi, senza particolari patemi.

SIMONE CERASUOLO 7: Va a prendersi un posto in finale, la sua seconda iridata dopo quella di due anni fa a Budapest (quando fu quinto). Non è il miglior Cerasuolo, quello visto ieri ma la sua attenzione in questa fase è posta soprattutto sull’Assoluto che qualifica a Parigi nei 100 rana e i 50 di Doha sono una tappa di passaggio, importante ma pur sempre transitoria. Serve la gara perfetta per inserirsi nella lotta per le medaglie ma non è escluso a priori.

LUCA DE TULLIO 8: La sorpresa del giorno e la risposta a chi sostiene che il mezzofondo italiano è destinato a sparire dai radar quando Paltrinieri deciderà di ritirarsi. Condotta di gara intelligente, energie da vendere, brillantezza e capacità di accelerare al momento giusto per andare a vincere una batteria molto ben frequentata, con gente del calibro di Paltrinieri, Wellbrock e Wiffen. Domani, in finale, può essere protagonista ma già oggi con il personale e la qualifica9zione ad una finale tutt’altro che scontata, ha reso indimenticabile questa esperienza iridata. Aspettiamo la ciliegina sulla torta.

GREGORIO PALTRINIERI 6.5: Attacca il gancio prima a Wellbrock e poi a Wiffen e si fa trascinare, quando cerca il cambio di passo fatica ad imporre il proprio ritmo e nel finale va un po’ in sofferenza ma gente come Wellbrock e Hafnaoui resta fuori, lui no. Sarà nella ormai consueta corsia 1 a dare battaglia e c’è da aspettarsi qualche fuoco d’artificio dai primi metri di gara.

GIULIA D’INNOCENZO 4.5: Delusione, forte, per la pugliese che aveva lanciato segnali inequivocabili sulla sua crescita nei 200 stile libero. Aveva l’obiettivo di entrare in finale con un tempo incoraggiante ma è rimasta lontana dai crono che ci si poteva attendere, uscendo con un crono sora 1’59” di poco dalla semifinale. Occasione persa.

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