Nuoto
Pagelle Mondiali nuoto di oggi: Quadarella vince anche in volata! Miressi: benzina finita?
PAGELLE MONDIALI NUOTO DOHA 2024 SETTIMA GIORNATA
L’Italia festeggia la nona medaglia del suo Mondiale che è un oro, il secondo in questa manifestazione di Simona Quadarella, al termine di una gara bellissima, nella quale l’azzurra ha sopravanzato in volata la tedesca Gose. Le altre buone notizie arrivano dalla semifinale dei 50 rana donne dove Benedetta Pilato ha centrato l’ingresso in finale con il terzo crono ma domani se la dovrà vedere con Meilutyte e Tang che sembrano avere qualcosa in più oggi e dalla semifinale dei 50 dorso maschili con Michele Lamberti che ha centrato l’accesso in finale con il sesto tempo. Ci saranno già due azzurri in finale domani pomeriggio, speriamo se ne aggiungano altri dalle batterie del mattino. Piccola delusione per la 4×100 stile libero mista che non è riuscita a centrare la gara da podio ma sono andati molto forte gli altri e non troppo forte i nostri: quinto posto per gli azzurri. Non è riuscita Anita Bottazzo a centrare la sua seconda finale iridata consecutiva e si è fermata in semifinale. Grande delusione, invece, per Gregorio Paltrinieri che non si è qualificato per la finale dei 1500 stile libero e dunque non potrà dare l’assalto al secondo podio iridato.
SIMONA QUADARELLA 10: E’ la gara che ricorderà e che ricorderemo per sempre! Spalla a spalla per 400 metri con la tedesca Gose che, sulla carta, doveva essere più forte in volata. Accetta la sfida e dimostra tutta la sua grinta e determinazione, andandosi a prendere un altro oro luccicante, il primo negli 800. Sangue freddo nella prima parte di gara quando Fairweather ha provato staccarla e anche alla fine quando ha ingaggiato la sfida all’ultimo centimetro con Gose. Un capolavoro, quello che ci voleva per lanciare al meglio la seconda volata olimpica.
BENEDETTA PILATO 7.5: Doppio 50 sotto i 30″ e finale stavolta centrata senza troppi problemi. I 50 sono sempre casa sua ma domani sarà durissima contro Meilutyte e Tang che sembrano avere qualcosa in più. Se la giocherà, come sa fare, andando a caccia del quarto podio consecutivo ad un Mondiale, a 19 anni…
ANITA BOTTAZZO 6: Vale molto di più di quanto visto oggi ma per lei Doha è stata una tappa di passaggio, onorata con quello che poteva dare e con il passaggio del turno che non è mai scontato. In semifinale ci prova ma quello che ha non basta.
MICHELE LAMBERTI 8: Prima finale mondiale in vasca lunga, con una prestazione di qualità nei 50 dorso. Già al mattino lascia capire che si può fare ma in semifinale piazza una super prestazione, con tanto di personale che gli frutta il sesto tempo complessivo e l’accesso in finale. Piace l’atteggiamento combattivo.
ALESSANDRO MIRESSI 5: Prestazione opaca in apertura della staffetta 4×100. Ancora una volta vede il cinese Pan sfuggire e non riesce ad aprire il gas nel finale, chiudendo quarto alle spalle anche di Usa e Australia.
MANUEL FRIGO 5.5: Prova cronometricamente migliore di quella della staffetta maschile ma che non gli permette di recuperare terreno nei confronti delle squadre rivali. Ci prova ma non ci riesce.
SOFIA MORINI 6: Il suo lo fa ma si rende conto ben presto che davanti hanno un’altra marcia. prova a riportarsi al quarto posto ma deve arrendersi nel finale.
CHIARA TARANTINO 5: In chiusura di staffetta ha il compito di non farsi superare dall’Olanda e lo svolge bene. Davanti sono imprendibili e c’è poco da fare. Irriconoscibile in mattinata nella batteria dei 50 stile, mai in partita per il passaggio del turno.
GREGORIO PALTRINIERI 4: Era una buona occasione per testarsi in vista dei Giochi olimpici ma stavolta il campione modenese la getta al vento, sottovalutando la situazione. Sapeva che nella batteria prima erano andati tutti forte ma dopo 400 metri di discreto ritmo, si fa portare da Wiffen e Tuncelli che, ovviamente, nel finale lo sopravanzano e lui resta col cerino in mano. Meglio sbagliare qui che da altre parti ma ancora meglio sarebbe non sbagliare.
LUCA DE TULLIO 5: I 1500 non sono ancora la sua gara. Cerca di andare in progressione, ci riesce in parte ma fare gara da lontano non paga. Lascia con un po’ di amaro in bocca un Mondiale che lo ha visto grande protagonista.