Tennis
Renzo Furlan, il mentore di Jasmine Paolini: “Se la gioca con tutte. Ha doti fisiche straordinarie”
A TennisMania, appuntamento condotto da Dario Puppo sul canale YouTube di OA Sport, l’ospite del giorno era Renzo Furlan, allenatore di Jasmine Paoli fresca vincitrice dell’importante WTA 1000 di Dubai al termine di un percorso davvero eccezionale. Le domande, ovviamente, non sono mancate, iniziando proprio dal successo nel torneo degli Emirati Arabi.
Renzo Furlan non nasconde la soddisfazione: “Vincere un WTA 1000 ovviamente è tanta roba. Non ce lo aspettavamo. Abbiamo cercato di costruire risultati e miglioramenti. Quello era il nostro obiettivo. Poi arriva un torneo simile e vincerlo non può che essere un piacere enorme”.
Secondo l’ex tennista nativo di Conegliano Veneto, il cammino dell’azzurra a Dubai ha racchiuso in sè numerosi spunti: “Sicuramente ha vissuto una settimana di tennis particolare. Dopotutto, come ben ricordiamo, poteva già essere eliminata al primo turno. Contro la numero 11 del mondo (Beatriz Haddad Maia, ndr) era sotto 4-6 2-4 15-40 e ha rischiato grosso. Poi, riacciuffato quel game, ha alzato il suo livello di gioco in maniera incredibile. Da quel momento la sua espressione tennistica è stata eccellente. In rapida successione ha superato la canadese Fernandez contro la quale aveva sempre perso, quindi la greca Sakkari. Ovviamente si è giovata del forfeit di Rybakina, ma in semifinale ha regolato Cirstea in due set”.
“La Finale poi l’ha giocata contro un’avversaria a mio parere in crescita esponenziale (Anna Kalinskaya, ndr) – prosegue – Una giocatrice che aveva eliminato la numero 1 del mondo, quindi la 3 e la 9. Uno score che non tutte possono vantare. Una vittoria sofferta (4-6 7-5 7-5, ndr) che ci fa capire che ora il livello di gioco è alto”.
Renzo Furlan passa poi ad analizzare il gioco, ed i miglioramenti, della nativa di Castelnuovo in Garfagnana: “Sin dalle prime volte che l’ho vista, quindi fine 2015-inizio 2016, mi sono reso conto del suo potenziale. Aveva una grande capacità di tirare forte e doti fisiche straordinarie, anche se non è altissima. Parlo proprio di elasticità e esplosività. All’epoca giocava un tennis sempre velocissimo, con spostamenti laterali, ma sempre oltre la riga di fondo. Ora ha imparato diverse cose. In primo luogo ha implementato le rotazioni in campo. È più completa e più micidiale. Gestisce meglio i cambi di velocità. Sa giocare in difesa, ma quando mette piede in campo fa davvero male. Il servizio è migliorato, ma può ancora aumentare qualche km/h e, soprattutto, può variare le angolazioni in maniera maggiore. Come si può dire, non abbiamo paura di nessuna rivale, ma rispetto per tutte. Ora può competere con tutte”.
I prossimi impegni in questo 2024 saranno ben calibrati: “Sono curioso di vedere come proseguirà la stagione, anche perché Jasmine ha fatto vedere che può brillare su tutte le superfici. Ora partiremo per la trasferta negli Stati Uniti che sarà lunga e dispendiosa e ci giocheranno tutte le migliori del mondo. Dopodiché penseremo a 2-3 settimane per prepararci per la terra in vista di Stoccarda, Madrid, Roma e Parigi. Dopo il Roland Garros ci prepareremo per l’erba con i tornei di Berlino e Bad Homburg prima di Wimbledon. Siamo molto fiduciosi anche su questa superficie. Ha fatto vedere di avere l’atteggiamento giusto”.
Ultima battuta su un obiettivo molto ambizioso: “Le Finals? Sinceramente non ci pensiamo. C’è troppo tempo e ci sono troppe incognite ancora da affrontare. Vogliamo prendere ogni impegno con grande attenzione senza pensare troppo in avanti. Quel che sarà, sarà. Ma sarà un piacere stupirsi”.