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Rugby
Rugby, Quesada schietto dopo il k.o. in Irlanda: “Non abbiamo mostrato il nostro livello. Ora importante reagire”
L’Italrugby incassa una sconfitta pesante a Dublino contro l’Irlanda nella seconda partita del Sei Nazioni: finisce con un netto 36-0 per i padroni di casa che alimentano ancora il sogno Grande Slam dopo la vittoria in Francia e si tolgono anche lo sfizio di guadagnare il punto bonus.
Una prestazione infelice per gli azzurri, di grande sofferenza per tutta la partita, in controtendenza rispetto al debutto contro l’Inghilterra allo Stadio Olimpico. Queste le parole del capo allenatore Gonzalo Quesada: “Non avevamo dubbi di una prestazione del genere da parte loro, sono forse la squadra più forte del mondo. Noi siamo stati molto lontani dalle prestazioni che vogliamo mettere in campo. Nel primo tempo siamo stati troppo passivi in difesa, sempre perso i contatti con la palla e senza la palla. Non abbiamo messo l’aggressività e la velocità per mettere pressione al loro attacco”.
Sulla reazione avuta nella ripresa: “Durante l’intervallo abbiamo parlato e nel secondo tempo abbiamo difeso meglio, salendo più forte e mettendo più pressione al loro attacco, ma abbiamo perso la palla o nella riconquista o troppo facilmente dopo uno o due tempi di gioco. Quando siamo riusciti a fare qualcosa di simile a quello che abbiamo provato, dopo due o tre tempi di gioco abbiamo sbagliato e siamo molto frustrati non tanto per la sconfitta, ma perché abbiamo un livello diverso rispetto a quello che abbiamo fatto vedere oggi. Questo non mi piace, è solo la seconda partita e continueremo a lavorare”.
Sui prossimi impegni: “Adesso sarà importante vedere quale sarà la reazione della squadra dopo questa partita. Non ricordo un vero e proprio possesso di qualità per attaccare e le uniche due occasioni che abbiamo avuto le abbiamo sbagliate. Una partita da dimenticare che ci dà diversi spunti per lavorare sulla riconquista, sulla difesa con più aggressività e sul mettere più pressione. Senza fiducia con una squadra del genere è difficilissimo. Tanti giocatori ora torneranno nei loro club, ma avremo la prossima settimana per lavorare in vista del match con la Francia. In queste tre settimane abbiamo fatto un lavoro di qualità e la sfida è portare in campo tutto questo lavoro“.