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Rugby, Sei Nazioni 2024: l’Italia U20 all’esame francese

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Italia Under 20 / Federugby via Getty Images

Torna questo weekend il Guinness Sei Nazioni 2024 e venerdì sera va in scena il terzo turno del torneo Under 20. E gli azzurrini di Massimo Brunello andranno in campo allo Stade Raoul-Barriere di Bèziers contro i pari età della Francia. Italia ancora a caccia del primo punto nel torneo, mentre la Francia dopo il ko subito con l’Irlanda ha battuto nettamente la Scozia.

Non sarà un match facile, con i giovani Bleus che mettono in campo tanto talento, come la vittoria di due settimane fa ha dimostrato. Gli azzurrini, invece, hanno sofferto all’esordio contro l’Inghilterra, sfiorando il colpaccio contro l’Irlanda nell’ultimo turno. Anche l’Italia ha tanta qualità in campo, ma dovrà trovare la quadra che è mancata sin qui per provare a espugnare Bèziers.

“Match difficilissimo, come sempre contro di loro. La Francia è con pieno merito Campione del Mondo, e lo è da tre edizioni consecutive, certificando il valore di un movimento capace di esprimere stabilmente quantità e qualità. Affrontiamo la gara con il massimo rispetto per giocatori e staff, cercando di fare tesoro dell’ultimo test amichevole disputato a Viadana, ma senza illuderci che quella sarà il contesto che ritroveremo anche a Béziers” ha detto Brunello alla vigilia.

“Per quanto ci riguarda, sappiamo bene che ogni match richiede per noi un livello di applicazione sempre più alto, proseguendo nel percorso di maturazione visto tra il match inaugurale contro l’Inghilterra e quello di Cork contro l’Irlanda, che non nego ci abbia lasciato quella punta di rammarico che ho chiesto ai ragazzi di trasformare in energia positiva per la partita di venerdì”.

Prosegue il tecnico rodigino: “La formazione prevede un paio di cambi davanti e altrettanti in panchina, come ho sempre detto questo è per me un gruppo unico di 40 giocatori e i turn-over sono determinati di volta in volta da valutazioni mediche e/o strategiche in funzione dell’avversario e di un Torneo che è lungo e molto, molto impegnativo”.

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