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Sei Nazioni 2024: dura lezione per l’Italia in Irlanda, eloquente 36-0

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Ignacio Brea
/Federugby via Getty Images

Si è conclusa la seconda giornata del Guinness Sei Nazioni 2024 e a Dublino sono scese in campo l’Irlanda e l’Italia. Per gli azzurri di Gonzalo Quesada un match alla vigilia considerato durissimo, contro la favorita per il titolo e una squadra che all’esordio aveva espugnato nettamente Parigi. Ecco come è andata.

Buon avvio degli azzurri che difendono bene, poi conquistano una touche e sulla seguente azione obbligano al fallo la difesa irlandese. Va sulla piazzola, ma Paolo Garbisi non trova i pali. Così può rendersi pericolosa l’Irlanda, con i suoi trequarti che avanzano e mettono in difficoltà la difesa azzurra. E, così, al 7’ arriva la meta di Jack Crowley, che entra troppo facilmente nella difesa azzurra e punteggio sul 7-0. Difesa molto aggressiva quella irlandese e Italia che perde subito il possesso e Irlanda che con due falli italiani è subito sui 5 metri, ma si salvano gli azzurri. Prova a reagire l’Italia con la velocità dei soliti Menoncello e Ioane, che portano gli azzurri nei 22, ma poi brutto passaggio e nulla di fatto. Insiste, però, l’Italia e touche ben dentro i 22 metri, ma la difesa irlandese non concede nulla.

Italia in sofferenza, che regge come può, ma al 24’ arriva la seconda meta irlandese, questa volta di Dan Sheehan al largo, con Capuozzo che nulla può per fermarlo e si va sul 12-0. Italia che perde troppi palloni e concede possesso e territorio all’Irlanda, con Varney troppo lento. Al 31’ ci prova Capuozzo, ma il suo scatto non porta a nulla. Così torna in attacco l’Irlanda e al 37’ si porta a un passo dalla linea di meta. Difende come può l’Italia, ma alla fine arriva la terza meta, firmata Jack Conan e punteggio che va sul 19-0 con cui si va al riposo.

Prova a reagire l’Italia, con una bel pallone rubato da Cannone, ma Varney si conferma troppo lento a muovere l’ovale, mentre sugli impatti gli azzurri perdono spesso palla. Così l’Irlanda non fatica a controllare il match e, anzi, a rendersi pericolosa al 50’ e subito arriva la meta di Sheehan, sua seconda marcatura personale, e punteggio sul 24-0. Subito dopo ancora una fiammata irlandese, difesa azzurra sorpresa e padroni di casa che si trovano di nuovo nei 22 italiani. Rischia la tripletta Sheehan, ma miracolosamente Varney salva tutto all’ultimo, anche se l’Irlanda insiste e sul lungo prosieguo dell’azione sembra arrivare la meta numero 5, questa volta con Robbie Henshaw, ma il giocatore gattona a terra e il TMO la annulla. Al 58’ cartellino giallo a Menoncello per uno sgambetto a Lowe e Italia in inferiorità 10 minuti.

È un monologo irlandese e al 62’ è James Lowe a cambiare marcia e nonostante la difesa rompe due placcaggi, si allunga e schiaccia per il 29-0. Match chiuso da tempo, ma Lowe continua a mettere in difficoltà la difesa azzurra, che limita i danni come può. Ormai è garbage time a Dublino, match mai in discussione, con un’Irlanda oggettivamente di due livelli almeno superiore all’Italia, che deve onestamente mettere nel mirino altri avversari in questo momento. Per le statistiche al 78’ arriva anche la meta di Calvin Nash, alla seconda meta nel torneo, e punteggio che va sul 36-0 finale.

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